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il Consiglio con l’assenza delle minoranze e del consigliere Silvani delibera il riconoscimento del debito fuori bilancio  per liquidare i danni subiti dalla Spinisa per la mancata assunzione come vincitrice del concorso per una posizione di responsabiità.

Una vicenda che alla lettura degli atti pubblicati nell’albo pretorio lascia veramente senza fiato per il modo come è iniziata e poi proseguita negli ultimi decenni. Colpisce inoltre l’arrendevolezza del Comune che, sempre dalla lettura degli atti, non ha mai mostrato di sostenere con forza eventuali sue ragioni che una pubblica amministrazione, peraltro, dovrebbe comunque sempre avere.

Se poi si era capito l’errore perché non porre tempestivamente rimedio invece di far  trascorrere del tempo che ha favorito solo svuotamento delle casse comunali per oltre 100 mila euro per danni ai quali vanno ovviamente aggiunte le spese di giudizio. La cosa che colpisce poi  è che la posizione incriminata riguarderebbe una posizione di responsabilità oggi ricoperta dallo stesso Sindaco!!!

Una vicenda che ci meraviglia sia passata in consiglio senza una seria assunzione di responsabilità e soprattutto con una forte avversità delle opposaizioni peraltro “assenti”.

CI SARA’  MAI UNA SVOLTA????

Caro amico…..mi complimento  per l’azione che state portando avanti sui rimborsi delle  spese legali agli amministratori comunali.Anche la stampa locale ha dato risalto alle vostre posizioni.

Il fatto balzato agli onori della cronaca è scandaloso: due cittadini querelano il Sindaco, quest’ultimo viene assolto e il Comune paga le spese legali. Si ignora che nell’azione penale la responsabilità è soggettiva: è responsabile chi la propone e chi la subisce.

Esempio  se un Sindaco o un Assessore o un funzionario promuovono degli atti in contrasto con la legge e loro avverso viene promossa querela con relativa condanna pagano quelle persone che ricoprono quella carica, il dolo lo ha commesso la persona e non la carica. Se vengono assolti paga chi ha promosso l’azione. Dicasi la stessa cosa per il contrario. Questo problema potrebbe rientrare in una questione più grande che potrebbe rimettere in discussione la liquidazione di fatture emesse da professionisti che hanno avuto incarichi professionali in passato. La mancata applicazione dell’art.53/14 del DL.vo 165 del 2001,visto che il commissario  solo in data 30-03-2012 invitava il segretario ad individuare la figura addetta a questo servizio. Questo decreto prevede che gli enti locali devono comunicare ad uno speciale albo, presso il ministero della funzione pubblica, gli incarichi esterni a professionisti. Ma il “il bello”viene al comma 15 che vieta di dare altri incarichi se non è stato comunicato il precedente. Visto che nel nostro comune si è iniziato ad applicarla con l’avvento del commissario, nel 2012, mi domando come stiamo messi ?????

Non e’ nostro costume commentare i contributi dei lettori. Riteniamo opportuno pero’ fare uno strappo alla regola solo per dire che proseguiremo la nostra azione per evitare che siano stravolte le regole del buon senso prima ancora di quelle normative. Non e’ possibile infatti che a pagare sia sempre l’ignaro pantalone!!!!!

Sono giorni che vediamo un soggetto NUOVO che si firma CUC che sta pubblicando sull’albo pretorio una serie di liquidazione a carico del bilancio comunale dell’esercizio 2015, peraltro ancora non approvato dal consiglio comunale.  Nessuno ancora ci spiega sulla base di quale delibera dell’organo politico sono assunte le spese ed in particolare se esiste in PIANO APPROVATO.

CI SARA’ MAI CHIAREZZA NEI CONTI????

La domanda sorge spontanea leggendo alcune determine nell’albo pretorio on line del comune.

Si sa che uan corretta e completa delibera deve sempre essere accompagnata dalla copertura finanziaria nel bilancio. Senza tale copertura saremmo di fronte ad una esposizione delle comune senza avere la liquidità necessaria. Tutto infatti è bello e utile ma per poterselo permettere bisogna avere i soldi, un principio questo che ogni comune cittadino conosce bene.

Alla luce dei fatti vissuti negli ultimi anni più volte abbiamo sottolineato come alcune decisioni di spesa non apparivano coerenti con lo stato finanziario del comune che certo non giustifica spese sfarzoze e/o comunque non supportate da una più che adeguata e trasparente motivazione .

Nessuna concreta risposta abbiamo  avuto ANZI….

Dagli atti nell’albo riguardanti ad esempio incarichi temporanei dei mesi di “novembre e dicembre”  che, ancorché privi dell’anno di riferimento, certamente non possono essere riferiti all’anno in corso 2015,   emerge stranamente  che  la spesa è stata imputata al capitolo n.  150 del bilancio 2015, imp. n. 15 del 5-3-15  pur se fatta negli anni passati.

Riteniamo che non occorra una particolare esperienza in materia per capire che  forse  tale spesa non ha trovato copertura nel bilancio di competenza . Peraltro, leggendo un passo della determina  “in data 18-04-2013 con delibera n. 45 sono state aggiunte ulteriori ore di servizio….” sembra che addirittura la spessa possa riguardare l’esercizio “2013”  che, come è ampiamente noto,  è stato oggetto del piano di rientro sottoposto dall’amminsitrazione alle verifiche della Corte dei Conti. Insomma salvo errori potremmo trovarsi di fronte ad  un ulteriore “debito extra bilancio”.

CI SONO ALTRI CASI ANALOGHI????

Chissà.!!!!!!!!!!..