L’Associazione Asilo d’Infanzia del Buon Pastore nata nel 1951 veniva riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica; contestualmente cessava la precedente associazione (Asilo d’Infanzia) che aveva la medesima finalità. Negli anni 2000 il legislatore eliminava tale adempimento che veniva assunto dai prefetti.
Lo statuto dell’associazione non sembra dare spazi a soluzioni di parte. L’assenza di almeno un socio fondatore impedisce la operativita’ dell’associazione. Incomprensibili ci so o sembrati sia il ritorno un ex presidente decaduto alla guida dell’associazione (visto anche il momento delicato) sia la decisione di un direttivo frutto di tale guida di dare il via ad un percorso di cessazione dell’associazione peraltro senza l’invio a tutti i soci dell’avviso di convocazione dell’assemblea.
Quanto sopra in un contesto normativo che ha rivoluzionato completamente il terzo settore (ed in genere il no profit). Una normativa che prevede una transizione tra il vecchio e la nuovo regime di non facile applicazione all’associazione viste le stringenti regole statutarie.
Come si inquadra la procedura avviata dall’attuale Direttivo con la quale di fatto vi sarebbe la cessazione dell’associazione Asilo d’Infanzia del Buon Pastore?
Da quanto si legge navigando su internet e non solo sembrerebbe acclarato la necessità di almeno uno degli originari soci fondatori (che non esisto più da tempo). Per evitare la sua cessazione non rimarrebbe che trovare una soluzione condivisa all’unanimità quella di dare la guida al Buon Pastore di Scanno che, peraltro, non e’ stata colta preferendo una incomprensibile contrapposizione che non serve a nessuno tantomeno ai bambini di Scanno.
Cosa fare?
A nostro parere bisogna ripartire dal Buon Pastore di Scanno che, come recita la denominazione dell’associazione, sarebbe la figura più idonea a guidare la stessa associazione in questo particolare momento!!!!!