Scanno. Un paese. Un amore.

donne di scanno

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Abruzzo! Terra di sole, montagne, mare! Aspra ma bella…forte…”coraggiosa”….”orgogliosa” e testarda! “Caduta” e prontamente “risollevata”! Soggetta a terremoti piuttosto frequenti e violenti (chi non ricorda quello dell’Aquila del 2009???). Tutta la popolazione ha reagito, si è rimboccata le maniche reagendo alla più totale devastazione! Regione che raccoglie in se i paesaggi più variegati…oltre a montagne e mare, stupendi laghi che contornano paesini ridenti! Scanno è uno di questi. Con uno specchio d’acqua che varia i suoi colori a seconda dell’ora e del tempo…BELLISSIMA!

Proprio a questo noto paese è dedicata la mostra fotografica dal titolo “Scanno. Un paese. Un amore” che si terrà da Sabato 16 Gennaio a Domenica 20 Marzo 2016 ed ancora a Scanno, da Sabato 23 Aprile a Domenica 1 Maggio 2016. Una mostra in onore di Mario Giacomelli, che si recò proprio a Scanno nel 1957. Arroccato nella Valle del Sagittario, è un piccolo borgo che aveva già affascinato Henri-Cartier Bresson. Negli anni ’60 John Szarbowski, direttore del dipartimento di fotografia del MOMA di New York, acquistò alcune immagini della serie “Scanno” e le pubblicò nel volume “Looking at Photographs: 100 Pictures from the collection of the Museum of Modern art”.

“A Scanno ci sono ritornato”- racconta Giacomelli – “ma la seconda volta nevicava e sono tornato indietro. Il lavoro valido l’ho fatto una volta sola; nell’altra non mi sono nemmeno appoggiato al muro…così un attimo! La prima volta ci sono stato un Sabato e una Domenica. E’ sempre stato così per tutti i luoghi: tutto quello che ho fatto l’ho fatto in due giorni! Invece Henri-Cartier Bresson c’è stato un mese!”

Per questa mostra, in particolare, sono state scelte da Gilberto Maltinti, uno degli organizzatori ed anch’egli fotografo, quattro scatti che Mario Giacomelli fece nel 1957, che esprimo due segni antropologici evidenti: gli abiti delle donne, riprese davanti e di spalle, con le tonalità di nero, grigio e bianco, portati ad un’oggettiva esasperazione, come esasperante è la monotonia di un quotidiano femminile sempre uguale. Ed il paese visto da una prospettiva frontale, oggi conosciuta come il belvedere dei fotografi…tetti, muri, case e vicoli velati di un grigio crepuscolare, rumoroso, nato forse dalla nebbia mista al fuoco che esce dai camini, e tutto, incorniciato dai boschi circostanti.

In questo “viaggio” fotografico, Maltinti, ha cercato di trasmettere emozioni simili a quelle provate e testimoniate da Mario Giacomelli. Osservando il materiale, siamo certi che tutti i sentimenti racchiusi, “esploderanno”, per dare una forte risonanza a tutti coloro che visiteranno questa mostra fotografica! Da non perdere!!!

Scanno. Un paese. Un amore.ultima modifica: 2016-01-22T04:19:45+01:00da vivrescanno
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