Il Capogruppo Vivere Scanno… fermare lo spopolamento una priorità…

maria pia silla.jpgScanno. Fermare lo spopolamento del paese è una priorità assoluta del paese. Le misure ovviamente sono tante e diverse tra loro per cui occorre condividere le inizative da assumere.

Pensiamo che una di queste e più immediatamente percorribile è certamente quella di agevolare la mobilità attraverso collegamenti pubblici veloci e efficienti con i centri più vicini.

Arrestare lo spopolamento delle aree montane non solo si può ma si deve.

 

Fermare lo spopolamento una priorità del nostro territorio

Scanno a metà del secolo scorso ha superato anche i quattromila residenti, un numero superiore a quelli attualmente raggiunti da tutti i paesi della Valle del Sagittario. Questa dimensione dava a Scanno una certa centralità, che nel tempo è andata via via sminuendo.

Inutile dire che ad una popolazione più ampia corrisponde una vita sociale più ricca, dal punto di vista commerciale, culturale, delle relazioni sociali e del maggior numero di servizi disponibili per i cittadini. Insomma al numero dei residenti è agganciato lo sviluppo economico e sociale di una collettività.

Negli anni più recenti si è assistito ad una graduale riduzione dei residenti, che è stata accompagnata da un generale arretramento delle posizioni del paese, con la contestuale riduzione di opportunità di lavoro e servizi; da ultimo registriamo la chiusura della sede delle Guardie forestali.

In tempi meno recenti c’era stato il trasferimento vgrafico.JPGerso altri Stati, ora invece ci si sposta verso aree italiane più o meno vicine. Tra queste quelle che più hanno attratto i nostri cittadini sono, per ragioni diverse, certamente Sulmona, Roma ed gli altri centri dell’Abruzzo.

La ragione principale dello spopolamento è la scarsità di opportunità di lavoro, ma vi concorre anche la difficoltà di collegamento di Scanno con questi centri. Difficoltà quest’ultima dovuta alla scarsa efficienza  dei collegamenti pubblici, a cui si sopperisce quando necessario con il costoso utilizzo di mezzi privati. Sulla scelta di trasferirsi a Sulmona hanno giocato anche altri fattori quali: il più accessibile costo delle abitazioni e la maggiore  disponibilità di servizi ed in particolare la scuola.

Invertire il “trend” non è facile. Qualcosa va comunque fatta, per esempio sulla strenua difesa del presidio sanitario, scolastico e sul tema dei collegamenti pubblici, che costituiscono uno dei “collanti di una collettività”.

Quest’ultimo argomento ha visto Scanno nell’assoluta indifferenza degli Enti sovra-comunali. Probabilmente a Scanno non è sostenibile la presenza di due “società di linea” come quelle che hanno fatto la storia del nostro paese. E’ vero però che l’offerta odierna dei servizi (collegamenti con Sulmona e Roma) non è all’altezza del ruolo che Scanno e la Valle del Sagittario vogliono svolgere in questa parte dell’Abruzzo aquilano.

I costi ci sono, è vero, ma ci si può aiutare con una intelligente gestione dei servizi di trasporto che può trovare soluzioni praticabili. Concorrono verso una positiva soluzione anche valutazioni più generali. Scelte su questo campo possono accelerare o ritardare la “chiusura” dei piccoli centri montani con la perdita dell’immenso patrimonio culturale che essi racchiudono. Gli Enti preposti riflettano su questi possibili danni e se ne assumano gli eventuali oneri.

In merito allo spopolamento, all’orizzonte si vedono alcuni spiragli, peraltro ancora molto vaghi. Per esempio la tendenza verso la crescita del “telelavoro” potrebbe avviare un cambiamento epocale: il lavoro non è più legato ad un luogo preciso, ma  può essere svolto nel posto che si ritiene più opportuno. C’è poi la tecnologia, che ha permesso di realizzare linee e treni  ad “alta velocità”. Difficilmente avremo una linea ad alta velocità  “Roma – Pescara”, ma un abbassamento dei tempi di percorrenza è certamente possibile. Certo la dimensione del nostro bacino di utenza non agevola gli investimenti in tal senso, ma una gestione intelligente del trasporto regionale plurimodale può “accorciare” sensibilmente la distanza da Roma.

Immaginiamo solo cosa potrebbe comportare per il nostro territorio un collegamento con Roma in tempi paragonabili a quelli autostradali. Si restituirebbe dinamicità a queste zone con possibile crescita economica e sociale del nostro territorio ed un possibile freno allo spopolamento in atto.

Senza interventi strutturali lo spopolamento continuerà in tutta la Valle del Sagittario (a Scanno la tendenza è di 1750 residenti nel 2050) e con esso l’inevitabile depauperamento delle nostre tradizioni, della nostra cultura e del nostro turismo. Per frenarlo questo fenomeno bisogna essere tutti uniti, solo così si avrà qualche probabilità di incidere nelle decisioni politiche regionali e nazionali.


Un pò di chiarezza… I REVISORI QUALI COMPITI?

revisore conticonrev.jpgTanti e articolati i compiti del Revisore del Conti. A loro il compito di Vigilalare  e “Refertare” la regolarità economico-finanziaria della gestione con verifiche periodiche trimestrali.

Insomma  un ruolo di assoluto rilievo che “non può e deve” essere rilegato a soprammobile.

Ci preoccupa che tale sottovalutazione venga “dalla  più alta carica del Paese”  che ben dovrebbe “valorizzarne” la funzione.

Come non rilevare una spesa per servizi acquisiti all’esterno non supportati da un regolare contratto? .. ancor più poi se si considera che l’attività veniva svolta all’interno del Comune!!!!!!!

Un argomento di rilievo sul quale certamente torneremo nei prossimi giorni.

 

 

I compiti del Revisore sono i seguenti:

a) Collaborazione alle funzioni di controllo e di indirizzo del consiglio comunale esercitata mediante pareri e proposte relativamente a:

1. Bilancio di previsione e documenti di programmazione allegati;
2. Variazioni e assestamento di bilancio;
3. Piani economico-finanziari per investimenti che comportano oneri di gestione indotti;
4. Programmi di opere pubbliche e loro modificazioni;
5. Alienazioni, acquisti e permute di beni immobili;
6. Debiti fuori bilancio riconoscibili ai sensi di legge;
7. Modifiche statutarie, regolamenti e relative modifiche;
8. Convenzioni tra comuni e provincia, costituzione e modificazione di forme associative;
9. Costituzione di istituzioni e aziende speciali;
10. Partecipazione a società di capitali;
11. Indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza.

b) Vigilanza e referto sulla regolarità economico-finanziaria della gestione realizzata mediante verifiche trimestrali in ordine a:

1. Acquisizione delle entrate;
2. Effettuazione delle spese;
3. Gestione di cassa, gestione del servizio di tesoreria e gestione degli agenti contabili;
4. Attività contrattuale;
5. Amministrazione dei beni;
6. Adempimenti relativi agli obblighi fiscali;
7. Tenuta della contabilità;

c) Consulenza e referto in ordine alla:

1. Efficienza, produttività ed economicità della gestione anche funzionale all’obbligo di redazione della relazione conclusiva che accompagna la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto;
2. Rilevazioni di eventuali irregolarità nella gestione;

d) Ogni altro controllo, riscontro e referto previsto dalle disposizioni normative vigenti.

Pubblicata la nostra Interrogazione indirizzata al Prefetto…

corte dei conti.jpgScanno. Pubblicata sul giornale del Capogruppo di maggioranza “Gentile” la copia dell’Interrogazione, acclusa, trasmessa al Prefetto. Ci domandiamo chi ha dato il documento per la pubblicazione?

Ricordiamo che la Interrogazione riguardava la condanna in via definitiva della “Giunta Gentile, Sindaco protempore”, della ditta e del responsabile del Servizio.

UNA COSA NON COMPRENDIAMO, PERCHE’ IL SINDACO SI INDIGNA PER UNA LEGITTIMA RICHIESTA DI CHI  ERA DEPUTATO AI CONTROLLI DI LEGGE NEL COMUNE?

 

CHI ERA IL REVISORE DEI CONTI ALL’EPOCA DEI FATTI!!??

Soggetto chiave nei controlli perché forte (le sue prerogative sono dettate dalla legge)  e indipendente   in quanto terzo ai processi amministrativi e politici.

Ci sorprende la “personalizzazione” che il Sindaco ha voluto dare alla risposta   soffermandosi quasi completamente in una sorta di  autodifesa d’ufficio assolutamente non richiesta.

E’ nota a tutti la radicale semplificazione dei controlli dei Comuni dando quindi rilievo essenziale al ruolo del “revisore dei conti” come soggetto al di sopra delle parti amministrative e politiche. E’ evidente poi che un “evento anomalo” così grave come quello accertato dalla Corte dei Conti  non può  non indurre  chi   come il “nostro gruppo” ha oggi responsabilità ad attuare doverosi controlli Ispettivi per capire  se e quali inziative debbano assumersi per evitare il ripetersi di eventi così gravi.

Non si capisce come chi ha la massima responsabilità oggi nel Comune non mostri analogo interesse a chiarire .invece di dare solidarietà a chi sono stati riconosciuti  comportamenti che hanno prodotto danni per la collettività.    E’ quindi inaccettabile che si possano giustificare  comportamenti tanto da  mantenere  inalterate  delicate funzioni  e responsabilità politiche e amministrative.

Ancor di più se i fatti non sono avvenuti  “mille anni fa” ma solo “pochi anni or sono”  con quasi tutti i soggetti  ancora presenti nella gestione della Cosa pubblica secondo un anitico e noto teorema: “cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia“.

Vogliamo ricordare alcune procedure che mostrano come il guado non sia ancora passato:

-alcune recenti delibere che fanno rabbrividere per il modo in cui vengono gestiti soldi pubblici e quindi di tutti;

-la perdita di tanti documenti necessari a ricostruire i fatti poi parzialmente sanzionati dalla Corte dei Conti;

-come, in piena notte,  furono ritrovati invece “documenti indispensabili per rimettere in pista la lista del Sindaco”;

-la rapida approvazione della permuta del parcheggio coperto ad un privato;

-i frettolosi affidamenti … e così via.

Per la nostra collettività doverosamente insistiamo affiché il Sindaco -scevro da coinvolgimenti emotivi personali- provveda con urgenza a porre rimedio ad una situazione insostenibile che mina la credibilità del Comune, facendo  finalmente  si che le procedure siano al servizio del paese e non accessorie alle logiche politiche di parte.

Crediamo che chi “gestisce la cosa pubblica” debba sempre rendere conto del proprio operato con atti concreti e trasparenti. Di certo non può ritenersi assolto se nelle delibere si da “carta bianca” senza tracciare e giustificare le spese e le scelte operate.

Si ricordi Sig. Sindaco che i soldi sono della collettività. Una collettività  che oggi fa fatica ad arrivare a fine mese e avrebbe bisogno anche di quel caffè e piatto di pasta che, sin qui, gli hai tolto.

CHIEDIAMO RISPETTO PER LA COLLETTIVITA’ CHE NON VA PRESA IN GIRO.


 

 

Sentenze corte dei conti… ancora nessuna novita’

corte dei conti.jpgScanno. Stiamo attendendo dal Sindaco notizie concrete sulle effettive iniziative assunte  per recuperare delle somme sanzionate in via definitiva dalla Corte dei Conti e sui pronvvedimenti iriorganizzativi nterni alla compagine politica e amministrativa che rriportino “un minimo” di credibilità nelle Istituzioni. Una credibilità messa in forte discussione dau fatti accertati e sanzionati dalla Corte.

L’occasione ci è utile per estendere le domande a tematiche connesse e cioè conoscere se  sussistano nella Casa Comunale altre iniziative della Corte dei Conti ???  se e quali  iniziative sono state assunte nei confronti del revisore a seguito del deliberato del Consiglio????  ed ancora se sono state corrisposte le competenze?????

Insomma sarebbe utile un po’ di luce in tante ombre…

Dal Capogruppo Vivere Scanno… impegno per la rinascita

maria pia silla.jpgUN IMPEGNO PER LA RINASCITA DEL NOSTRO PAESE

Le ragioni, gli obiettivi, al servizio del paese, per Vivere Scanno

 

 

 

Ancora una volta ci sentiamo di dover intervenire per riaffermare le ragioni e gli obiettivi che sostengono il nostro impegno pubblico a favore della rinascita di Scanno.

 

le ragioni

Crediamo maturo il tempo per realizzare la più ampia coesione possibile su progetti e iniziative che favoriscano il rilancio economico e sociale del paese.

Noi pensiamo che a questo processo debbano concorrere tutte le persone che hanno a cuore gli interessi della collettività scannese e che quegli stessi interessi non continuino ad essere usati invece a vantaggio esclusivamente di singoli.

 

Riteniamo doveroso e necessario riaffermare  la piena indipendenza del gruppo “VIVERE SCANNO” che  ha come unico fine il bene di Scanno e per questo siamo al servizio del paese per costruire insieme a quanti hanno a cuore Scanno un percorso condiviso per la rinascita di Scanno.

 

gli obiettivi

Vogliamo affrontare in assoluta trasparenza e con il largo coinvolgimento della società civile le priorità del paese non più procrastinabili:

rilancio programmato del turismo invernale ed estivo con definite finalità,

iniziative opportune per arginare lo spopolamento,

piano del traffico e dei parcheggi,

potenziamento dei servizi sociali,

riqualificazione del centro storico.

 

al servizio della collettività

 

Vanno accantonate presto le logiche di parte o partitiche ponendo fine a contrapposizioni personalistiche – spesso strumentali – che nuocciono allo sviluppo del paese.

 

Cerchiamo quindi di favorire la crescita di “gruppo” che lavori per costruire e unire le forze sulle cose da fare, tante per Scanno, insomma cerchiamo di valorizzare la pluralità per dare spinta a idee e progetti di sviluppo partecipati, dove ognuno si senta attore di un cambiamento di rotta che noi vediamo ormai maturo.

 

per  Vivere Scanno

Teniamo aperte le porte a chiunque abbia voglia di aiutare Scanno e auspichiamo che presto si possa  costruire  insieme una “casa”  comune con quanti vogliano lavorare per costruire un futuro florido per la “Rinascita di Scanno”.

 

 

Scanno torna la bandiera blu sul Lago

E’ ufficiale la bandiera blu torna a sventolare sul Lago di Scannoauspichiamo che sia data stabilità con progetti di sviluppo…

CHI ENTRA E CHI ESCE La maggior parte delle Bandiere Blu anche in questa edizione (91%), rappresenta la riconferma delle località balneari dell’anno precedente, ma anche quest’anno è stato registrato un incremento dovuto sia al rientro di alcune località, che dell’ingresso di località che per la prima volta hanno ottenuto la Bandiera Blu. In particolare ecco chi entra, chi esce e chi ritorna:
-NEW ENTRY: Amendolara (Calabria); Gardone Riviera (Lombardia) Fasano (Puglia); Oristano e Castelsardo (Sardegna); Ispica e Lipari (Sicilia).
RIENTRI: Scanno (Abruzzo); Misano Adriatico (Emilia Romagna) Otranto (Puglia); Quartu Sant’Elena (Sardegna).
– USCITE: Gaeta (Lazio); Castellaneta e Castro (Puglia).

BANDIERA BLU, LA MAPPA DELLE SPIAGGE “PROMOSSE”

ROMA – Sono 233, due in più rispetto allo scorso anno, le spiagge promosse con la Bandiera blu 2011, il vessillo simbolo di qualità non solo per le acque pulite ma anche per i servizi e il rispetto dell’ambiente. Si tratta di 125 comuni premiati, il 6% in più rispetto allo scorso anno. La Liguria con le 17 località del 2010 si conferma regina regionale. La Sardegna mette a segno tutte le 5 località candidate. Per gli approdi turistici quest’anno sono 63 quelli che hanno ricevuto il riconoscimento (due in più). Questi i risultati della 25/a edizione di Bandiera Blu, il riconoscimento assegnato dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) in collaborazione con il Consorzio nazionale batterie esauste (Cobat) ed Enel Sole. In particolare, la Liguria, mantenendo le 17 località dello scorso anno, guida la classifica regionale. A pari merito con 16 località, seguono Marche e Toscana, che si distaccano di poco dall’Abruzzo, 4/o con 14 bandiere, una in più dello scorso anno. Stabile a quota 12 la Campania; l’Emilia Romagna guadagna una bandiera portandosi a quota 9. Stabile a quota 8 la Puglia, dove si registra però la contemporanea uscita di 2 località a fronte dell’ingresso di 2 nuove. Nessuna novità per il Veneto (6 bandiere blu), mentre il Lazio scende a quota 4, e viene superato sia dalla Sicilia, che arriva a 6, sia dalla Calabria che sale a 5. La Sardegna che ha ottenuto la bandiera per tutte e 5 le località candidate. Friuli Venezia Giulia e Piemonte riconfermano le 2 dell’anno scorso, per finire con Molise e Basilicata, con 1 sola Bandiera Blu. In questa edizione entra una località della Lombardia sul Lago di Garda, Gardone Riviera. «Le Amministrazioni che non si orientano nella direzione di un turismo sostenibile nelle proprie località – afferma il presidente di Fee Italia, Claudio Mazza – si precludono la possibilità di sviluppare turismo di qualità in futuro».

LA MAPPA Ecco la mappa del mare Doc italiano secondo l’assegnazione delle Bandiere Blu edizione 2011 da parte della Fee (la Fondazione per l’educazione ambientale):
– PIEMONTE (2): Cannero Riviera (Verbania); Cannobio Lido(Verbania)
– LOMBARDIA (1): Gardone Riviera (Brescia)
– FRIULI VENEZIA GIULIA (2): Grado (Udine); Lignano Sabbiadoro (Gorizia)
– VENETO (6): San Michele al Tagliamento – Bibione, Caorle, Eraclea mare, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia – Lido di Venezia;
– LIGURIA (17): Camporosso, Bordighera (Imperia); Loano, Finale Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazza (Savona); Chiavari, Lavagna, Moneglia (Genova); Lerici, Ameglia – Fiumaretta (Lerici)
– EMILIA ROMAGNA (9): Comacchio-Lidi Comacchiesi (Ferrara); Lidi Ravennati, Cervia-Milano Marittima; Pinarella (Ravenna); Cesenatico, San Mauro Pascoli-San Mauro mare (Forlì-Cesena); Bellaria Igea Marina, Rimini, Cattolica, Misano Adriatico(Rimini)
– TOSCANA (16): Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio (Lucca); Pisa-marina di Pisa-Tirrenia-Calambrone; Livorno-Antignano e Quercianella, Castiglioncello e Vada di Rosignano Marittimo, Cecina, marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Riotorto-Piombino: parco naturale della Sterpaia (Livorno); Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina e Principina di Grosseto, Monte Argentario (Grosseto);
– MARCHE (16): Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta (Pesaro-Urbino); Senigallia, Ancona Portonovo, Sirolo, Numana (Ancona); Porto Recanati, Potenza Picena – Porto, Civitanova Marche (Macerata); Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno);
– LAZIO (4): Anzio (Roma); Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga;
– ABRUZZO (14): Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi Marina (Teramo); Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Vasto, San Salvo (Chieti); Scanno (L’Aquila)
– MOLISE (1): Termoli (Campobasso)
– CAMPANIA (12): Massa Lubrense (Napoli); Positano, Agropoli, Castellabate, Montecorice-Agnone e Capitello, Pollica-Acciaroli Pioppi, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati-Villammare, Sapri (Salerno)
BASILICATA (1): Maratea (Potenza)
– PUGLIA (8): Rodi Garganico (Foggia); Polignano a Mare (Bari); Fasano, Ostuni (Brindisi); Ginosa-Marina di Ginosa (Taranto); Otranto, Melendugno, Salve (Lecce)
– CALABRIA (5): Cariati, Amendolara (Cosenza); Cirò Marina (Crotone); Roccella Jonica, Marina di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria)
– SICILIA (6): Lipari (Messina); Fiumefreddo di Sicilia-Marina di Cottone (Catania), Ispica, Pozzallo, Ragusa-Marina di Ragusa (Ragusa); Menfi (Agrigento) – SARDEGNA (5): Santa Teresa di Gallura-Rena Bianca, La Maddalena-Punta Tegge Spalmatore (Olbia-Tempio); Castelsardo-Ampurias (Sassari); Oristano-Torre Grande (Oristano); Quartu Sant’Elena-Poetto (Cagliari).

Turismo e ambiente un MIX che funziona…

L’ingresso del Parco nazionale d’Abruzzo a Pescasseroli

La natura traina il turismo

Il Parco nazionale d’Abruzzo in cima alle preferenze

TURISMO E AMBIENTE UN ABBINAMENTO CHE FUNZIONA!!!

Nell’anno nero del mercato delle vacanze
italiane, il turismo natura nel Belpaese incrementa fatturato e
presenze. E’ quanto emerge dai dati presentati ierii, nell’ambito
della 21ª edizione di Ecotur in corso, nel centro espositivo della
Camera di commercio di Chieti. I dati, contenuti nel nono Rapporto
sul turismo natura, elaborato dall’Osservatorio Ecotur (composto da
Istat, Enit, università dell’Aquila e Regione Abruzzo), sono stati
illustrati dal coordinatore scientifico del team di ricerca, il
docente universitario, Tommaso Paolini. I numeri
evidenzino come nel 2010 le presenze totali negli esercizi
ricettivi ufficiali siano state 99 milioni 75 mila, con un
incremento di 0,51 punti percentuali a fronte di un settore che,
nel suo complesso, ha perso circa 2 punti percentuali. Un
incremento che ha fatto sentire i suoi effetti anche sul fatturato,
arrivato a 10,75 miliardi di euro sul piano nazionale (+0,34 per
cento).

Sono i parchi e le aree protette il segmento più interessante, che
cattura l’attenzione del 34 per cento del turismo natura, seguito
dalla montagna (20 per cento), dal turismo rurale (12 per cento),
dal segmento mare-riserve marine (10 per cento) e Borghi più belli
d’Italia (9 per cento).

Nel 2010 i tour operator italiani hanno premiato il Parco
nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise quanto a richieste (24 per
cento), seguito dal Parco nazionale del Gran Paradiso (22 per
cento) e dalle Cinque terre (23 per cento). Seguono, nella top ten,
lo Stelvio (16 per cento), il Pollino (15 per cent), il Circeo (11
per cento), l’Arcipelago Toscano (9 per cento), la Maiella (8 per
cento) e la Sila 7%).

Fra i tour operator stranieri la graduatoria viene in testa alle
richieste invece le Cinque Terre, seguite da Dolomiti Bellunesi,
Appennino Tosco-Emiliano, Arcipelago Toscano, Vesuvio, Abruzzo,
Gran Paradiso, Gennargentu, La Maddalena e Stelvio.

I turisti italiani scelgono questo tipo di vacanza prevalentemente
per le attività sportive (42 per cento), l’enogastronomia (19 per
cento), il relax (16 per cento) e la riscoperta delle tradizioni
(13 er cento), mentre gli stranieri subito dopo le attività
sportive (36,7 per cento) prediligono le visite nei borghi (20,5
per cento), le passeggiate nella natura (19,2 per cento),
l’osservazione di flora e fauna (12,8 per cento) e il benessere
presso centri specializzati come spa (10,8 per cento).

Se il 2010 si è chiuso positivamente per il sistema turistico
della natura, i prossimi mesi si prospettano ulteriormente
positivi: per il 2011 il 50 per cento dei tour operator stima che
il movimento turistico sarà in aumento, cifra destinata ad
aumentare al 70 per cento per il 2012.

Alla presentazione del Rapporto hanno partecipato alcuni dei
protagonisti del Rapporto, come la dirigente del servizio
statistiche sull’attività dei servizi Istat, Laura
Romano
, il presidente di Ecotur, Enzo
Giammarino
, il funzionario della Regione Abruzzo,
Quirino Morelli, il direttore dei Borghi più belli
d’Italia, Umberto Forte.

«Questo è un Rapporto estremamente atteso dal settore», ha
spiegato Giammarino, «perché è il primo studio scientifico di
altissimo profilo. Stimiamo esclusivamente le notti trascorse nelle
aree protette e nei Borghi più belli d’Italia e per questo i nostri
dati sono reali, confermati ogni giorno da chi vive la
destinazione. Il fatto che il turismo natura sia cresciuto anche
nel 2010, specie grazie alla presenze straniere, dimostra il grande
potenziale di incremento di questo segmento».

Albo Pretorio… il Comune di Scanno ci informa

Albo Pretorio On Line.jpgScanno. Accludiamo la Comunicazione inviata in via  informatica, dal Comune circa  la Pubblicazione all’albo della delibera sui Zero Assoluto.

Si da atto che dopo tanto tempo viene attivata una procedura nella direzione della trasparenza, tuttavia riteniamo  che  l’invio in via informatica degli atti vada estesa a tutti  quelli necessari a consentire “il controllo” che la normativa assegna  alle forze di minoranza.

Qualche riflessione sulla delibera è comunque doverosa!!! Quale controllo è possibile su un atto pubblicato a cose fatte?

 

QUALE CONTROLLO E’ POSSIBILE SU UN ATTO PUBBLICATO A COSE FATTE?

Vediamo passo  passo la delibera.

Nella premessa, introducendo l’obiettivo della iniziativa, si legge che …come consuetudine questo Comune anche per l’anno 2011 organizza la data   “ O “ di artisti di forma nazionale e internazionale…..”

Una riflessione è d’obbligo; ma se è una iniziativa consueta, e quindi inserita nella programmazione ordinaria del Comune,   perché non è stata seseguita la procedura corretta e cioè  partendo dalla “proposta del responsabile dell’area formulata  in accordo alle previsioni della normativa sui contratti pubblici?”.

La normativa infatti – come più volte da noi richiamata – obbliga gli amministratori ad operare secondo  il principio di una “sana e prudente gestione della cosa pubblica”.  Il quale si realizza, in concreto,  seguendo  la norma dei contratti pubblici che richiede indagini di mercato e  selezione dei fornitori  rispettando pricipi sacrosanti di rotazione e pari oppportunità tra i vari soggetti operanti nel mercato. Non si possono in sostanza distribuire in via diretta risorse pubbliche ad amici degli amici … e così via. Una prassi che ci pare sia stata condannata dalla Corte dei Conti!!!

Diciamo di più perché non si è operato per tempo. E’ curioso che una delibera che da  ancora una volta “(è la seconda  su due che commentiamo in due giorni) “carta bianca”  al Responsabile dell’Area, quindi senza perimetrazione dell’operare, venga pubblicata dopo che tutto è stato fatto e quindi una pubblicazione  “a sanatoria”.

Nella premessa della delibera si legge ancora che “…ritenuto che dal 22 al 30 aprile 2011 sarà ospite di questo Comune il Gruppo Zero Assoluto e che pertanto occorre provvedere all’ospitalità dagli artisti e del personale al seguito, mettendo a disposizione, gratuita, il Palasport…”. Date che risultano antecedenti alla pubblicazione, come se essa non avesse nessun rilievo.

Ci pare che il legislatore lo abbia previsto per garantire trasparenza e quindi controllo sull’operato degli amministratori!! Ci pare che, essendo a sanatoria, si è “ELUSO”  anche quel controllo politico espressamente previsto nell’art. 43 del Dlgs 267/2000. E più volte richiamato su Interrogazioni Scritte al Sindaco, che ci pare continuano ad essere “INASCOLTATE”. Sig. Sindaco le ricordiamo ancore sentenze e richiami della Corte dei Conti che vanno in tutt’altra direzione.

In relazione a ciò  ci risulta assolutamente incomprensibile quindi la citazione della delibera “.. Visto il D.lgs n 267/2000; Visto lo Statuto comunale…”.  Infatti, essendo atti consueti, seppur con tutta la buona volontà, in nessun articolo abbiamo letto che la pubbliocazione può avvenire a cose fatte e che l’aquisizione di beni esterni possa avvenire senza una valutazione di congruità preventiva alla spesa.

 

In ogni caso ci domandiamo, vista la pubblicazione “tardiva”, perché  non  si è  pubblicato con la delibera almeno il resoconto dell’operato del Responsabile dell’Area Amministrativa?!

Atti necessari ad effettuare, seppur ex post, un controllo  della correttezza delle procedure  ESEGUITE, cioè il dettaglio delle attività che hanno riguardato la:

1) organizzazione operata dal 22 al  30 aprile la data “O” del Gruppo Zero Assoluto

2) le procedure e atti prodotti  dal responsabile dell’area amministrativa nell’ ambito del  “mandato” avuto, una sorta di cambiale in bianco,  per soldi non irrisori di  € 10.000,00 della collettività scannese.

In sostanza un chiaro resoconto degli  atti e le motivazioni di eventuali scelte “discrezionali”, che comunque andrebbero evitate sempre quando si tratta di soldi pubblici.

Sig. Sindaco le ricordiamo che “le regole” sono un elemento  “fondamentale per la libertà e democrazia ”  e quindi non possono essere considerate accessorie alla gestione politica…  



Il Capogruppo Vivere Scanno… liberare la creatività delle forze giovanili

maria pia silla.jpg Scanno, paese magnifico e singolare  di prepotente bellezza, come fosse  prigioniero dei suoi fasti del passato, sembra oggi faticare a tenere il passo con la realtà.

Colpisce il sentimento di rassegnazione e di frustrazione, individuale e generazionale che lo

pervade. Si avverte soprattutto una generale mancanza di speranze per l’avvenire della quale voi giovani siete le prime vittime, consapevoli e inascoltate. È urgente ed indifferibile aprire un dialogo civile con voi, ascoltare le vostre ragioni e le vostre richieste, ma soprattutto coinvolgervi ed assegnare a voi un ruolo pubblico da protagonisti nelle decisioni politiche e di governo proprio perché queste concorrono al vostro futuro.

 Vivere a Scanno non è e non deve essere una soluzione di ripiego: è una libera scelta.

Può risultare particolarmente difficile pensare alla montagna come luogo di innovazione e di speranza.

La vita “di pianura” appare più attrattiva, più ricca di opportunità, più vicina allo stile di vita vivace dei giovani. Purtroppo il senso e il ruolo della montagna  vengono continuamente declinati al passato, senza considerare le nuove opportunità, economiche e culturali, che la montagna può offrire, non  come galleria del tempo andato ma come laboratorio  del futuro.

È indubbio che la bellezza dei grandi scenari  naturali, la biodiversità, il tesoro di varietà locali vegetali ed animali, il sapere delle comunità, i beni immateriali della montagna –dialetto, leggende, tradizioni, cultura popolare, ecc.- devono poter offrire una possibilità di lavoro e di realizzazione di  strategie che il mercato apprezzi e di modelli  alternativi e concorrenti per la pianura e per la città.

Voi giovani dovete e potete far emergere la  possibilità che la montagna, che Scanno offre, sia strumento idoneo in generale per tutti di “costituire” impresa con la creazione di attività speciali volte al benessere e alla salute, alla garanzia di  genuinità, ai modi “sostenibili” di produrre e di consumare, in antitesi con la globalizzazione dei grandi centri urbani, creando il rilancio della propria identità e della qualità del territorio.

Pescasseroli… chiarimento gestione impianti sciistici

 

Il chiarimento riguarderebbe la situazione creatasi con gli inadempimenti della Assifer.

Chiesta la convocazione del Consiglio Comunale e, in subordine, l’integrazione del prossimo consiglio del 12 maggio dai sei consiglieri di opposizione, tre del Pd, uno della Federazione di sinistra, oltre a due Pdl fino all’anno scorso in maggioranza. Punto di discussione la questione della dismissione del ramo di azienda, dalla Gisp Spa all’Assifer service srl, per la vendita degli impianti sciistici di Pescasseroli.

Sull’istanza presentata al protocollo dell’ufficio di polizia municipale sabato scorso ci sarebbero gli inadempimenti contrattuali dell’Assifer service srl relativi all’accollo di due mutui esistenti e il pagamento di due cambiali da 240mila euro l’una. L’accordo politico, da intraprendere prima dello svolgimento del consiglio, potrebbe portare alla formazione di un nuova coalizione di maggioranza, attraverso l’estromissione di altri due componenti del Pdl, attualmente in maggioranza, e alla nomina di un nuovo cda della Gisp spa in previsione della reintegra del possesso della stazione sciistica a favore della stessa societa’.