Il Sindaco delibera gli interventi per la funzionalità della seggiovia………

sci a scanno.jpgSolo qualche chiarimento …

Sig. Sindaco … ma la provincia non ha messo in vendita la seggiovia?????

 

A quale risultato si fa riferimento nella delibera che accludiamo??

“””Che, grazie all’incisiva azione dell’A.C., è stato raggiunto già un importante risultato così come tra l’altro concordato nel corso della riunione congiunta svoltasi il 19 gennaio 2011 a  Monterotondo con rappresentanti del Governo provinciale, Amministratori di Scanno e la Soc “Sciare a Scanno”;

E’ una delibera o per caso uno spot pubblicitario!!!!!!!!????


 

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE 

 

Numero  58   Del  18-05-11

 

 

 

Oggetto:       ESAME RICHIESTA “SCIARE A SCANNO” DETERMINAZIONI

                 

                 

                 

 

 

 

 

 

L’anno  duemilaundici il giorno  diciotto del mese di maggio alle ore 18:45, nella sala delle adunanze.

 

Previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente Legge sull’ordinamento delle autonomie locali, si è riunita la Giunta Comunale nelle persone dei Signori:

 

GIAMMARCO PATRIZIO

PRESIDENTE

P

PIZZACALLA ROBERTO

ASSESSORE

A

GIANSANTE CESIDIO

ASSESSORE

P

 

ne risultano presenti n.     2  e assenti n.    1

 

Assume la presidenza il Signor GIAMMARCO PATRIZIO in qualità di PRESIDENTE assistito dal Segretario Signor GENTILE TITO

 

Il Presidente, accertato il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita la Giunta Comunale ad esaminare e ad assumere le proprie determinazioni sulla proposta di deliberazione indicata in oggetto.

 

 

 

Soggetta a controllo

N

Soggetta a ratifica

N

Immediatamente eseguibile

S

 

 

 


 

            Premesso:

 che in virtù del disciplinare sottoscritto dal Presidente della Provincia, dott.  A. Del Corvo e dal Sindaco di Scanno dott. P. Giammarco nostro protocollo 220 del 19 dicembre 2010,  il Comune di Scanno è assegnatario dell’impianto seggioviario Scanno Collerotondo di proprietà della provincia de L’Aquila attraverso un comodato d’uso gratuito temporaneo;

         Vista la deliberazione N. 4/2011 e s.m.i. avente ad oggetto: “Seggiovia di arroccamento Scanno Collerotondo. Approvazione progetto di miglioramento tecnico” adottata tempestivamente dalla Giunta comunale per poter richiedere una proroga all’USTIF  relativamente alla revisione generale dell’impianto per la quale è prevista  una spesa stimata intorno ai 600 mila Euro;

         Vista la deliberazione di Giunta Comunale n 23/2011 avente ad oggetto: “Art. 11 del disciplinare per l’uso temporaneo dell’impianto seggiviario Scanno Collerotondo- Determinazioni” il cui contenuto e le specifiche proposte in essa contenute si intendono qui integralmente richiamate;

         Che in virtù del contratto sottoscritto il 3 dicembre 2010 e preceduto dalla nota prot. n. 5208 del 4 novembre 2010 la società  “Sciare a Scanno” ha assunto la gestione della “Seggiovia Scanno Collerotondo” nonché di tutto il bacino sciistico Scanno – Monterotondo”;

         Che la stessa società è altresì concessionaria dell’esercizio, giusta nota Regione Abruzzo prot. RA/249802  del 23 dicembre 2010;

         Che a seguito dell’attività svolta il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il tramite della Direzione Generale territoriale del Centro sud U.S.T.I.F. con nota prot 354 del 31 marzo 2011 ha concesso una proroga alla Società “Sciare a Scanno”, rispetto alla revisione generale che andava eseguita entro il 2 agosto prossimo pena la chiusura dell’impiato, a condizione che prima della riapertura estiva venga almeno effettuata la revisione speciale così come disposto dal paragrafo 4 del D.M. N. 23/1985;

         Che, grazie all’incisiva azione dell’A.C., è stato raggiunto già un importante risultato così come tra l’altro concordato nel corso della riunione congiunta svoltasi il 19 gennaio 2011 a  Monterotondo con rappresentanti del Governo provinciale, Amministratori di Scanno e la Soc “Sciare a Scanno”;

         Vista la nota della “Società Sciare a Scanno” del 3 maggio 2011 inviata sia a questo Ente che alla Provincia de L’Aquila con la quale si sollecitava i due Enti a far conoscere nel più breve tempo possibile le determinazioni che intendevano assumere in merito al punto precedente, facendo presente che i tempi necessari per i lavori sono stimati in 45 giorni e che gli stessi andrebbero iniziati immediatamente onde consentire l’apertura della seggiovia nella prossima stagione estiva (15-20 giungo);

         Vista la descrizione tecnica dei lavori minimi necessari predisposta dall’ing Dino Pignatelli per conto della società “Sciare a Scanno”, al fine di riscontrare con la dovuta celerità e positivamente quanto richiesto dall’USTIF di Pescara con nota del 31 marzo 2011 prot 354, lavori meglio descritti nella nota del 3 maggio 2011 a firma dell’Amministratore Unico della società ing Emanuele Paulone che allegata alla presente deliberazione sotto la lettera “A” ne forma parte integrante e sostanziale;

         Visti i tempi strettissimi a disposizione per rendere l’impianto perfettamente funzionale e rispettoso di quanto previsto dalla legislazione vigente soprattutto in materia di sicurezza onde assicurare anche il normale avvio della stagione estiva;

         Esaminata la proposta avanzata dalla società “Sciare a Scanno” secondo lo schema riportato nella più volte richiamata nota del 3 maggio 2011;

         Che è ferma intenzione di questa Amministrazione comunale assicurare l’assoluta continuità funzionale dell’intero bacino sciistico al fine di evitare pesanti e negative ricadute socio economiche che vanificherebbero tutti gli sforzi e gli investimenti sino ad oggi effettuati, sia da parte pubblica che da parte privata, per far ripartire l’intero bacino sciistico. Investimenti che stanno, non solo rilanciando l’intera economia turistica di Scanno e di quella invernale in particolare, ma stanno generando nuove e positive occasioni occupazionali soprattutto per le giovani generazioni;

         Visto lo Statuto comunale;

         Visti i pareri espressi nei modi di legge;

         Visto il D.Lgs 267/2000

         Con voti unanimi

 

DELIBERA

 

1.     Rendere la narrativa che precede parte integrante e sostanziale del presente dispositivo;

2.     Accogliere positivamente la proposta avanzata dalla “Società Sciare a Scanno” meglio descritta nella nota allegata alla presente deliberazione sotto la lettera “A”;

3.     Inviare la presente deliberazione al Presidente della Provincia de L’Aquila, proprietaria dell’impianto di che trattasi significando che, qualora la Giunta Provinciale avesse già assunto stessa decisione, di ritenere nullo il presente dispositivo;

4.     Inviare la presente deliberazione alla “Società Sciare a Scanno” per il seguito di competenza.————————–

 

 


Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto.

 

Il Presidente

GIAMMARCO PATRIZIO

 

Il Segretario                                                                             L’Assessore

 GENTILE TITO                                                   GIANSANTE CESIDIO

 

                                                                                                     

                                                                                                          

 

 

ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE

 

          Si attesta che la presente deliberazione è stata affissa in data odierna all’Albo Pretorio e vi rimarrà per quindici giorni consecutivi, ai sensi e gli effetti dell’Art. 124, del D.Lgs 267/2000.

 

          Si attesta che la presente deliberazione, a cura del servizio protocollo del Comune viene contestualmente trasmessa, in elenco, ai consiglieri Capogruppo.

                  Scanno, li 04-06-11

IL SEGRETARIO COMUNALE

 

 

 

 

 

COMUNE DI SCANNO

UFFICIO DI SEGRETERIA

 

Il sottoscritto Segretario Comunale attesta che la su estesa deliberazione del 18-05-2011

 n. 58 è divenuta esecutiva ad ogni effetto di legge, in quanto:

[] Sono decorsi i termini di cui all’art. 134, comma 3 del D.Lgs 267/2000

[] L’atto è stato dichiarato immediatamente eseguibile (art. 134, comma 4, D.Lgs 267/2000)

    Scanno, 18-05-2011

 

IL SEGRETARIO COMUNALE 

                                                                                   

 

 

 

 

COMUNE DI SCANNO (AQ)

Per copia conforme all’originale

Scanno lì_____________________

IL SEGRETARIO COMUNALE

 

Sig. Sindaco… Sig. Vice Sindaco… Ecco le norme!!

images.jpgSi direbbe che il detto “non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare” non sia smentito dalla vicenda Albo pretorio on line… Nonostante le ripetute sollecitazioni a porre rimedio, NULLA sin qui è stato fatto. Benissimo… convinti come siamo che le regole sono alla base di una corretta vita democratica pubblichiamo “le norme” nella speranza che “siano sufficientemente delucidatrici” per le nostre figure Itituzionali…”. Chi rappresenta deve preoccuparsi negli interessi generali e non occuparsi di spiccioli particolarismi!!!!!!!!

Pubblicità atti Pubblica amministrazione – Albo Pretorio online

La legge n. 69 del 18 giugno 2009, perseguendo l’obiettivo di modernizzare l’azione amministrativa mediante il ricorso agli strumenti ed alla comunicazione informatica, riconosce l’effetto di pubblicità legale solamente agli atti e ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli Enti Pubblici sui propri siti informatici.

L’art.32, comma 1 della legge 18 giugno 2009, n.69 ha sancito che “a far data dal 1 gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. Il termine in relazione al quale le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non produrranno più effetto di pubblicità legale è stato prorogato al 1° gennaio 2011 dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25.

 

Il passare da un obbligo pubblicitario mediante affissione degli atti presso un luogo fisico, l’albo pretorio, ad una pubblicazione su uno spazio virtuale quale quello del sito web dell’amministrazione, oltre a confermare la volontà di modernizzare l’azione della Pubblica Amministrazione afferma la volontà di intraprendere un diverso canale di comunicazione e  interazione con i cittadini tutti.

Si pensi che la pubblicità degli atti contempla molteplici aspetti di natura differente, tra i quali citiamo:

  • presupposto per l’efficacia dei provvedimenti;
  • l’espressione di comunicazione delle attività tradizionali;
  • l’adempimento di specifici obblighi previsti dal legislatore;
  • la conformità con le disposizioni contenute nel Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD);
  • le specifiche prescrizioni d’origine statutario, previste dalle singole amministrazione;
  • la disciplina in tema di tutela della riservatezza (Codice della Privacy).

La Legge n. 69 del 18 giugno 2009 riconosce, quindi, l’effetto di pubblicità legale solamente agli atti e ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli Enti Pubblici sui propri siti informatici.

E’ a conoscenza, Signor Sindaco, che in passato ed ancor più il 2 aprile risultano pubblicati atti in modo irrituale, anzi illegale, tanto da inficiarne la validità della pubblicazione?

 

Ci chiediamo e chiediamo al Signor Sindaco del Comune di Scanno:

         Perché continuano ad essere “pubblicati” atti senza che venga allegato il relativo provvedimento?   La pubblicazione non comporta forse che il provvedimento stesso sia reso noto all’esterno?

         Esiste effettivamente l’atto oppure è soltanto nella mente di chi lo avrebbe dovuto adottare?   Signor Sindaco, forse Lei ben conosce quale tipo di reato penale si configura in una eventuale (e non auspicabile!) situazione descritta (atti non ancora compiuti, ma pubblicati!!!);

         Perché tutti gli atti non vengono pubblicati in formato .pdf, con la scannerizzazione del provvedimento (delibera, determina, ecc.) originale, con le firme autografe, come avviene in molti comuni e come dovrebbe avvenire anche nel nostro, se si vuole rispettare la legge?

         Perché le determinazioni del Ragioniere Comunale sono sempre incomplete e lacunose?? Non vengono mai riportati i capitoli di bilancio per conoscere a cosa viene imputata la spesa. Non viene data contezza delle corrette procedure di conferimento degli incarichi. Non si descrivono correttamente tutti i dati (giorni, riunioni, ecc) per il rimborso degli oneri ai vari datori di lavoro (Ferrovie dello Stato, Magneti Marelli, ecc.).  Ed ancora altro.

Signor Sindaco. Se l’Albo Pretorio del Comune di Scanno non si dovesse adeguare correttamente alla legge, saremo costretti a segnalare le inadempienze agli Organi Superiori.

….

Art. 32.

(Eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea)

1. A far data dal 1º gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.

2. Dalla stessa data del 1º gennaio 2010, al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all’adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all’indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza.

3. Gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2 possono essere attuati mediante utilizzo di siti informatici di altre amministrazioni ed enti pubblici obbligati, ovvero di loro associazioni.

4. Al fine di garantire e di facilitare l’accesso alle pubblicazioni di cui ai commi 1 e 2 il CNIPA realizza e gestisce un portale di accesso ai siti di cui al medesimo comma 1.

5. A decorrere dal 1º gennaio 2010 e, nei casi di cui al comma 2, dal 1º gennaio 2013, le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale, ferma restando la possibilità per le amministrazioni e gli enti pubblici, in via integrativa, di effettuare la pubblicità sui quotidiani a scopo di maggiore diffusione, nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio.

6. Agli oneri derivanti dalla realizzazione delle attività di cui al presente articolo si provvede a valere sulle risorse finanziarie assegnate ai sensi dell’articolo 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, e successive modificazioni, con decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie 22 luglio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2005, al progetto «PC alle famiglie», non ancora impegnate alla data di entrata in vigore della presente legge.

7. È fatta salva la pubblicità nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e i relativi effetti giuridici, nonché nel sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 6 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2001, e nel sito informatico presso l’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, prevista dal codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.

 

Sig. Vice Sindaco … e le risposte!!!…

referendum.jpgAncora senza risposte  le tante domende poste alle Istituzioni.

Sarebbe forse utile  un referendum pure a Scanno per verificare lo stato di salute della Maggioranza viste le recenti … diciamo così valutazioni… che vengono esternate a fronte di libere e motivate critiche all’operato della Giunta… Come si può pensare  che forze responsabili che vogliono il bene del paese possano assistere inerti all’agonia in corso!!!!!!!

 

IL Vice Sindaco, ancora una OCCASIONE PERSA…

E’ inutile fare chiacchiere le Istituzoni rispondono con atti amministrativi concreti… DOVE SONO?

La scomposta reazione del Vicesindaco anche al  riconoscimento di una ingente FATICA operativa fatta per compilare i tanti moduli previsti dal regolamento della “bandiera blu”  la dice lunga sullo stato di salute della Maggioranza.

Una Amministrazione che lascia intravedere difficoltà ovunque non riuscendo neanche a pubblicare gli atti regolarmente… insomma l’Amministrazione del fare… finta, che pensa di poter continuare svendendo anche l’aria del paese pur di avere qualche consenso in più in bottega. Uno stato di crisi che  ingenera nervosismo e non solo a Lui.

Il Suo intervento evidenzia che la politica non è cosa per Lui,  se non si riconosce il diritto alla liberta di espressione. Eppure quello che si chiede è veramente poco…  dare le risposte alle quale le Istituzioni sono tenute e non facoltative… invece si continua a nascondere la realtà con chiacchiere… chiacchiere… e ancora chiacchiere… e qualche insulto..

Signor Vicesindaco, dall’alto del Suo ruolo Istituzionale (che dovrebbe rappresentare tutti)  a quale titolo e con quali elementi si “annovera il diritto di giudicare” punitivo il risultato elettorale di Vivere Scanno?

Un movimento che Le ricordiamo rappresenta n Consiglio comuale circa un terzo del paese. Forse la matematica è materia “ostica” ma le ricordiamo che la sua lista ha avuto  solo qualche centesimo percentuale di consenso in più; beneficiando, non lo dimentichi, di un ritrovamento “a notte fonda” di carte “indispesabili” per l’ammissione alla competizione elettorale. La ricorda la vicenda? … per adesso meglio non andare oltre…

Le ricordiamo che la Sua attuale carica è stata occupata in precedenza da altri due Vice Sindaci rottamati insieme ad Assessori,  Consiglieri, Segretarri, Tecnici. In due anni di vita una Maggioranza abbandonata con motivazioni che forse meriterebbero da parte Sua … una attenta meditazione e riflessione … e poi forse trarre le logiche conseguenze.

Signor Vicesindaco come vede anche questa volta forse ha perso un’occasione per tacere.

Ci dia le risposte su temi di interesse del paese: la sicurezza della scola, la perdita dei finanziamenti, il parcheggio non collauato, il centro storico con infissi in alluminio, il lago con le rive in sventita, la raccolta differenziata ferma, il bilancio in apnea che dice ci fermiamo qui per ora!!!!!!!!!  

Scuola… ancora lavori in corso!!!!!!!!

Sscuola vigilijpg.jpgcuola R. Parente ancora delibere per lavori urgenti.

Che siano quelli richiesti dai Vigili del Fuoco? … Non è certo ma se fosse sarebbe  confermata l’assenza delle Certificazioni di sicurezza , più volte denunciata, necessarie per utilizzare la scuola con più di 100 persone.

Forse è per questo che i documenti sono tenuti segretati. L’Albo pretorio infatti da come indisponibile il documento nè c’è modo di capire gli interventi a cosa servono. Sarebbe poi utile sapere chi è il Responsabile  di tali disservizi ma è “top segret”.

Sig. Sindaco … Sig. Vice Sindaco… quando intervenite?!!!

Numero Pubblicazione:
247 
Anno di Pubblicazione:
2011 
Mittente:
Comune Di Scanno  
Tipo Atto:
Determinazioni 
Tipo Atto Interno:
Determinazioni 
Numero Atto:
12 
Oggetto Atto:
Lavori urgenti alla scuola r. parente. determinazioni 
Data Atto:
27/05/2011 
Data Inizio Pubblicazione:
27/05/2011 
Data Fine Pubblicazione:
11/06/2011 
Documento:
Documento non disponibile Documento non disponibile
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   

Lavoro in Abruzzo … come favorire la crescita

lavoro carriola_omino_530x400.jpgIl tema sarà affrontato  venerdì  10 giugno 2011 ore 16,00      

Grand Hotel Adriatico – Montesilvano (Pe) 

 

    

 FORUM REGIONALE SULLO  STATO DEL LAVORO IN ABRUZZO 

                               

La crisi continua a far sentire le sue conseguenze in Abruzzo. La nostra regione è cresciuta nel 2010 solo dello 0,5%  –  tre volte meno rispetto alle regioni settentrionali, a fronte di uno sviluppo nazionale dell’1%.  Se già la ripresa del nostro Paese è molto più bassa rispetto a quella del resto d’Europa, quella dell’Abruzzo marcia a passo di lumaca.       

Tenendo presente che tra il 2004 ed il 2008 il PIL, l’indicatore per antonomasia, pro-capite regionale è sceso al di sotto del 75% di quello medio europeo a 15 Paesi, valore che prima dell’allargamento avrebbe portato la regione ad essere inserita in quelle “in ritardo di sviluppo. Il dato relativo all’anno successivo (76,3%) non è stato ancora positivo laddove si tenga conto che il tasso di crescita dell’economia regionale è stato inferiore a quello nazionale e dello stesso Mezzogiorno. I definitivi dati del 2010 hanno confermato l’inesorabile ritardo dell’Abruzzo. Quell’Abruzzo che continua a perdere posti di lavoro con un calo dell’1,9% di occupati rispetto al 2009, distribuiti in maniera piuttosto omogenea  tra le quattro province.       

Gli occupati in Abruzzo sono 505.495 (IV trimestre 2010), pari al 56,6%. Negli ultimi due anni, dunque, il tasso di chi ha un impiego in Abruzzo è diminuito di tre punti, nel primo trimestre del 2008 era al 59,6%. Il dato più drammatico riguarda le donne: passate dal 2008 al 2010 dal 47,9% al 45,4%, su una occupazione femminile nazionale del 51,4%.       

Le persone in cerca di occupazione in Abruzzo sono circa 51 mila, di cui circa 26 mila donne.       

Il numero di abruzzesi avviati al lavoro attraverso i centri per l’impiego o attraverso le società di somministrazione sono tra luglio 2009 e giugno 2010 169.012, una lieve crescita del 3,4% rispetto al periodo precedente, un terzo del numero degli occupati. Tale lieve aumento è sostanzialmente dovuto al forte incremento della provincia dell’Aquila (+ 19,3%), che aveva però conosciuto un calo drammatico nel periodo precedente a causa delle conseguenze economiche e produttive del terremoto. In tale quadro, l’elemento di rottura è ancora una volta quello di genere: in tutte le province il numero di lavoratori avviati e somministrati uomini è sempre maggiore rispetto al corrispettivo numero di donne. Non solo, la crescita della componente femminile è sempre inferiore rispetto a quella maschile. Infatti, se nel periodo considerato, a livello regionale,  la componente maschile è aumentata del 7,6%, quella femminile è persino diminuita dell’1,5%. Un altro dato estremamente interessante e preoccupante è che tra i lavoratori avviati e somministrati, solo il 30,3% ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato, mentre il 69,7% è stato assunto con contratti a termine.       

I lavoratori parasubordinati abruzzesi sono 25.596 (dicembre 2009), di cui la maggioranza sono collaboratori a progetto, pari al 50,2% del totale.  Un quarto sono amministratori, sindaci e con altri ruoli societari. Il 7,25% sono i co.co.co delle pubbliche amministrazioni, il 4% è associato in partecipazione, il 3,7% riceve borse di studio dal MIUR come dottorando o assegnista di ricerca, il 3,1% è un medico specializzando, il 7,3% è impiegato in altre forme di collaborazione.  Colpisce la crescita del 60,2% dei dottorandi / assegnisti di ricerca nella sola provincia di Pescara. Appartengono alla categoria dei professionisti parasubordinati 3.689 lavoratori, di cui 2.259 uomini e 1.430 donne.       

Insomma, cresce la precarietà in Abruzzo, solo una parte minore dei lavoratori atipici sono professionisti, che pure chiedono maggiori protezioni,  il resto è costituito da lavoratori di fatto subordinati  assunti con forme contrattuali non tutelate.  Questo dato sembrerebbe confermato dal fatto che dal 2008 a dicembre 2009 i lavoratori parasubordinati sono diminuiti del 7,3% ovvero di 2013 unità. Gli atipici sono i primi ad essere mandati via quando la crisi colpisce le aziende e le imprese dell’Abruzzo così come nel resto del Paese.       

I lavoratori autonomi abruzzesi al 2010 sono 107.504; di cui 44.055 artigiani, 47.944 commercianti, 15.505 coltivatori diretti.       

I lavoratori dipendenti occupati nel settore privato sono, a giugno 2010 240.548 rispetto a 36.380 aziende, di cui il 72,1% sono operai e il 26,4% impiegati, l’1,5% tra quadri e dirigenti.       

Che la crisi abbia continuato a colpire l’economia abruzzese e il mondo del lavoro è dimostrata dai dati sulla cassa integrazione nel quale, nel 2009, abbiamo segnato diverse performance a livello nazionale (+ 400%).       

Le ore concesse sono salite a 35.338.447, a fronte delle 6.364.310 del 2008, di cui il 67,1% di gestione ordinaria, il 17,1% di straordinaria e il 15,8% in deroga. Anche nel 2009, come nel 2008, l’industria assorbe la maggior parte delle ore  concesse per una percentuale del 78,7% ma a differenza del 2008 emergono anche le difficoltà delle imprese operanti nel settore del commercio, che ottengono il 12,7% delle ore concesse.       

Segnali positivi di dinamismo provengono dalle imprese abruzzesi, che rimangono la spina dorsale e l’energia vitale dell’economia abruzzese. Il tasso di crescita delle imprese abruzzesi è nel 2010 dell’1,47%, inferiore solo a Lombardia, Lazio e Calabria. Analizzando l’andamento delle imprese per settore di attività, si osserva tuttavia che il comparto delle costruzioni è il settore che traina la crescita del numero delle imprese, con particolare riguardo per la provincia dell’Aquila.  La ricostruzione dell’Aquila e della sua provincia può dunque diventare un’opportunità per rilanciare un’edilizia sostenibile.       

Negativi i saldi in tutta la regione del settore dei servizi. Reggono solo, con un lieve andamento positivo in numeri assoluti,  i servizi di informazione e comunicazione, le attività professionali, scientifiche e tecniche, i servizi di supporto alle imprese, l’istruzione e le attività artistiche, sportive, di divertimento ed intrattenimento. Un segnale di cambiamento del mercato del lavoro e delle professioni, ma anche una conseguenza del fatto che, in tempo di crisi, la creazione di imprese che non richiedono investimenti iniziali elevati né particolari qualificazioni professionali rappresentano uno sbocco appetibile.       

Complessivamente, ciò che emerge è un Abruzzo che perde terreno e rimane indietro rispetto alle altre regioni più avanzate e rispetto agli obiettivi ambiziosi che c’eravamo dati come comunità regionale dopo l’uscita dall’obiettivo 1, ossia dallo status di regione assistita.       

L’obiettivo che ci vogliamo prefiggere con il Forum del lavoro è di mettere nei prossimi dieci anni l’Abruzzo in linea con i traguardi di crescita sostenibile ed inclusiva, fissati nel documento dell’Ue “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.       

 Partiamo dai nostri valori rispetto agli obiettivi medi UE indicati per il 2020:       

·        Il nostro tasso di occupazione è del 56,6% (circa 20 punti % sotto)       

·        Il PIL investito in ricerca & sviluppo è dell’1% (66 punti % sotto)       

·        Il tasso di abbandono scolastico è del 15,6% (50 punti % sotto)       

·        La percentuale di giovani laureati è del 22,6% (la metà dell’obiettivo UE)       

·        La povertà tocca il 15,4% della popolazione (il doppio dell’obiettivo Ue).       

 Sono questi i parametri che vogliamo rovesciare, assumendo l’impegno e la missione di concorrere alla costruzione di un futuro europeo per il nostro Abruzzo in grado di fornire risposte adeguate alla comunità intera.       

        

La possibilità di riassorbire la disoccupazione  e di creare muove opportunità di lavoro dipende in primo ed  esclusivo luogo dalla crescita dell’economia che invece nel caso abruzzese è stagnante da troppo tempo. Ritrovare il cammino di una crescita più alta e duratura ed allo stesso tempo sostenibile, comporta sia l’introduzione di riforme che rimuovano gli ostacoli burocratici, corporativi e di altra natura che ne frenano le potenzialità, sia la realizzazione di scelte di politica economica,fiscale ed industriale consone al raggiungimento di questo obiettivo.

Ai partecipanti al Forum del lavoro chiediamo di offrirci idee e suggerimenti, sulla base delle priorità e degli obiettivi strategici che qui di seguito indichiamo.       

1.      Far crescere il capitale umano dell’Abruzzo, investire nel sapere e nell’intelligenza delle giovani generazioni, nella formazione e nella ricerca di qualità, nella scuola e nell’università.  Individuare le soluzioni e le proposte per creare una sinergia positiva tra scuola, università e mondo delle imprese, per una formazione che effettivamente sostenga i giovani e i lavoratori adulti ad entrare nel mercato del lavoro e a non esserne espulsi.       

2.      Rendere più facile e veloce l’apertura di un’attività economica. Far crescere le piccole e medie imprese locali. Creare le condizioni per una loro maggiore internazionalizzazione (capacità di andare nei mercati esteri). Rendere più facile l’accesso al credito.        

3.      Individuare quale politica di sviluppo deve darsi l’Abruzzo, quali i settori (green economy, turismo, automotive,  altro) sui quali investire, in che modo e con quali strumenti.       

4.      Aggiornare e realizzare relazioni sindacali favorenti lo sviluppo economico complessivo, la progressiva riduzione della precarietà, l’ampliamento del lavoro qualificato, l’ampliamento della partecipazione effettiva dei lavoratori (specie dei giovani lavoratori) ai processi decisionali, favorire il turnover delle rappresentanze dei lavoratori in fabbrica.       

5.      Contrastare la precarietà del lavoro.  Quali sono le misure di un possibile piano regionale, che si integri con politiche nazionali adeguate, per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e la loro stabilizzazione.       

6.      Far crescere l’occupazione femminile per rendere più facile conciliare lavoro, e famiglia; per incentivare le imprese ad assumere un maggior numero di donne; per estendere le tutele sociali alle donne che svolgono un lavoro precario o attività professionali.      

 

Abruzzo sarà un soggetto gestore ad utilizzare il fondo per finanziare la ripresa

abruzzo_logo.JPGIl fondo di 24 milioni di euro  per il finanziamento della ripresa in abruzzo sarà utilizzato da un “soggetto gestore”. Lo ha annunciato l’Assessore allo Sviluppo economico che ha illustrato le misure nel corso di una conferenza stampa. “Con tale provvedimento – ha spiegato l’Assessore – giungiamo alla definizione del quadro della nuova articolazione del tessuto economico che la Giunta regionale ha programmato per la crescita dei livelli di ricchezza dell’Abruzzo, mentre ci auguriamo che il Soggetto gestore sia operativo già entro l’anno”.


2011-06-01

ECONOMIA: 24 MLN PER ULTIMI DUE BANDI RIVOLTI A PMI

REGFLASH) Pescara, 1 giu. Sarà un Soggetto gestore con una capacità tecnico economico adeguata ad utilizzare un fondo di rotazione di 24 milioni di euro, per finanziare lo star up di impresa e un fondo rischi dei consorzi fidi. Si tratta degli ultimi due bandi, a valere sull’Asse I Por Fers 2007-2013, in favore delle reti d’impresa e dei poli di innovazione. Lo ha annunciato l’Assessore allo Sviluppo economico che ha illustrato le misure nel corso di una conferenza stampa. “Con tale provvedimento – ha spiegato l’Assessore – giungiamo alla definizione del quadro della nuova articolazione del tessuto economico che la Giunta regionale ha programmato per la crescita dei livelli di ricchezza dell’Abruzzo, mentre ci auguriamo che il Soggetto gestore sia operativo già entro l’anno”. Il primo bando di 9 milioni di euro è destinato agli aiuti alle piccole imprese innovative per realizzare programmi di ricerca e di innovazione, attraverso la costituzione di capitali di rischio, abbuono di interessi ed aiuti agli investimenti. In questo senso un elemento di premialità è legato alla scelta di individuare come luogo fisico di insediamento dell’azienda uno dei tre incubatori: Mosciano, Sulmona ed Avezzano. La seconda misura di 15 milioni di euro è rivolta al miglioramento della capacità di accesso al credito per le Pmi, per consolidare il sistema di garanzie, rafforzando la patrimonializzazione dei Confidi regionali. “La scarsa patrimonializzazione – spiega l’Assessore – non consente ai Consorzi di svolgere compiutamente l’azione di garanzia che le banche richiedono”. L’accesso al bando è consentito ai fondi rischi dei confidi che rispettano i limiti previsti dalla L.r. 37/2010: patrimonio netto di 5 milioni di euro e un volume di attività pari a 10 mln. “Vale la pena di ricordare – ha concluso l’Assessore – che la coerenza e la riconoscibilità della nostra programmazione in favore dei poli di innovazione e delle reti di impresa ci ha fatto guadagnare le prime posizioni tra le regioni italiane per capacità di canalizzare le risorse europee su una pianificazione strategica e di lungo termine, volta all’economia della conoscenza”. (REGFLASH) AT/11/06/01

Tv digitale, l’Abruzzo inizia dal giugno 2011

Tv digitale, l’Abruzzo inizia dal giugno 2011

Roma 14 apr 2011 – Il comitato nazionale Italia digitale (composto dai rappresentanti dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, delle Regioni, delle associazioni di Tv locali e delle emittenti nazionali, dei produttori, distributori e consumatori) si è riunito questa mattina presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Il ministro ha presentato la novità legislativa contenuta nel decreto legge 34, oggi in conversione al Senato, che ha introdotto con l’articolo 4 le Misure di razionalizzazione dello spettro radioelettrico. La norma fornisce gli strumenti di legislazione primaria per dare avvio alla procedure per svolgere l’asta delle frequenze liberate dagli operatori televisivi così come previsto dalla Legge di Stabilità. Sulla proposta di nuovo calendario nazionale per il completamento del passaggio alla televisione digitale, presentato nel Cnid dello scorso primo marzo, il ministro, raccogliendo il parere favorevole emerso nella discussione odierna da gran parte degli attori presenti ha definito il nuovo Calendario per il passaggio alla televisione digitale, con un anticipo di sei mesi rispetto alla data ultima precedentemente prevista di fine 2012.

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Il Calendario 2011/2012 è così articolato: secondo semestre 2011: Liguria, Toscana. Umbria, provincia di Viterbo, Marche, Abruzzo, Molise; primo semestre 2012: Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia.
Tenendo conto del dibattito svoltosi durante i lavori del Cnid e, in particolare, rispondendo alle esigenze poste dalle associazioni delle Tv locali e da alcune Regioni, il ministro ha predisposto un gruppo di lavoro per approfondire l’impatto che il processo di razionalizzazione dello spettro radioelettrico avra’ in ognuna delle Regioni interessate

Anversa degli Abruzzi venerdì 3 giugno ore 18.30 presso la biblioteca comunale

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orso bruno.JPG IL PROGRAMMA COMPLETO

INVITO
Seminario Orso Bruno

Venerdì 3 giugno 2011
Biblioteca comunale – Ufficio dell’Oasi ore 18,30
 
Seminario promosso sull’Orso Bruno che si terrà venerdì 3 giugno ad Anversa degli Abruzzi ore 18,30 presso la Biblioteca Comunale- Ufficio Oasi e Riserva Gole del Sagittario.

 
 
Distinti saluti.
La Segreteria dell’Oasi WWF+

 

Il programma:

Venerdì 3 giugno si terrà ad Anversa il seminario dal tito lo “L’ORSO BRUNO: dalle Alpi all’Appennino”   

Interverranno :

  • Mauro Belardi, responsabile area alpina WWF  LIFE Arctos


   

  • Massimiliano Rocco, responsabile WWF Italia LIFE Arctos

 

 

L’appuntamento è alle ore 18:30 presso la Biblioteca Comunale.
Cordiali saluti.
 


 

Dott.ssa Filomena Ricci Direttore Riserva Naturale Regionale “Gole del Sagittario” P.zza Roma, 10 67030 Anversa degli Abruzzi (AQ) tel 0864/49587; fax: 0864/490930

Bilancio senza sviluppo, si continua a raschiare il fondo…

bilancio_medium.jpgAncora un bilancio senza investimenti… E i lavori pubblici? …  inesistenti!!!…

Insomma ancora un bilancio in difesa che non fa vedere barlumi di sviluppo.

 

 

Politiche ambientali!!!  La raccolta differenziata dei rifiuti? .. ferma!!!

Politiche di salvaguardia del territorio!!! rive del lago cedute per attività agricole… Centro storico con infissi di aluminio!!!

 

Che Scanno sia nella stessa scia di Pacentro!!!!!!!!

Bilancio, minoranza: rischio dissesto e maggioranza che vacilla
(82 letture)
martedì 31 maggio 2011
PACENTRO – Durante il consiglio comunale di Pacentro di ieri, i
consiglieri di minoranza del gruppo “Rinnovamento” hanno
pubblicamente denunciato la grave situazione di dissesto finanziario che interesserebbe il Comune. Lo fa sapere il capogruppo Guido Angelilli.
Stando all’analisi dei documenti fatta dall’opposizione sull’Ente
graverebbe un disavanzo di oltre 1 milione di Euro, a fronte invece dei
circa 19mila euro di avanzo dichiarati dall’amministrazione.
Al termine della relazione esposta dal capogruppo Guido Angelilli,
l’opposizione ha richiamato i consiglieri alle proprie responsabilità nei
confronti dei cittadini esortandoli ad accogliere l’invito a non approvare il consuntivo 2010.
Al momento del voto la giunta si sarebbe spaccata in due con l’astensione degli assessori Battaglini e
Garofalo che, unita all’assenza in consiglio dell’assessore Saccoccia, ha ridotto a sei i numeri della
maggioranza. Red.
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