Sul Gazzettino della Valle del Sagittario è stato pubblicato un articolo a firma di Paolo Di Loreto sul Bacino di Collerotondo dal titolo: UN’OCCASIONE MANCATA? (Leggi)
In esso viene ripercorsa l’idea originale del progetto (anni 50-60) che prevedeva la costruzione di una serie di impianti in grado di collegare con il tempo lo Scalone all’Aremogna realizzando un comprensorio che nell’Italia centrale non avrebbe avuto rivali. Un progetto che non andò avanti per le forti divisioni nel paese, la mancanza di fondi nel bilancio comunale e il limitato sostegno degli Enti sovraccomunali.
Perplessita’ che per la verità non sembrano totalmente svanite. Tuttavia riteniamo sia percorso da riprendere per la sua valenza strategica per l’Abruzzo.
Con il nostro “post(leggi)”, di alcuni giorni, infatti abbiamo colto con ottimismo alcuni spiragli in controtendenza con il pessimismo/scetticismo che registriamo da più parti.
Il Governo con un bando del 2024 del ministero del turismo (sostenuto pubblicamente dalla regione Abruzzo) ha messo a disposizione degli “investitori” una somma consistente di 230 milioni di euro destinati agli interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione degli impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale. Un’occasione che il presidente regionale si augura sia colta dai titolari delle stazioni di risalita.
Il Comune di Scanno (senza sostanziali contrapposizioni) sta investendo moltissimo sul rilancio del bacino sciistico con l’acquisizione della Seggiovia di arroccamento dalla Provincia e degli impianti di risalita ex Valle Orsara. Un bacino, potenziale porta di ingresso ad un comprensorio più ampio, che ora e’ nella piena disponibilità del Comune di Scanno pertanto unico interlocutore degli “investitori” che credono sullo sviluppo del nostro territorio.
Elementi che crediamo siano il sintomo di un cambiamento e di speranza per il nostro paese.