Scanno… aspettando “ju Catenacce”

Scanno (AQ) – Un borgo fra le montagne

Scritto da  Alberto Osti Guerrazzi

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Scanno (AQ)Il bel borgo di Scanno fa meritatamente parte dei  Borghi più belli d’Italia, sia per la splendida collocazione nel cuore dei monti Marsicani, ai confini orientali del Parco d’Abruzzo, sia per la bellezza del borgo medioevale, con le sue chiese, case e viuzze dal grande fascino, solo in parte deturpato dai brutti edifici dell’epoca del boom turistico degli anni ’70.
Il territorio di Scanno è al centro di grandi e fino in epoca recente inaccessibili montagne, fatto questo che  più di altri paesi dell’Abruzzo lo isolò per secoli, tanto che la particolarità del costume tipico delle donne scannasi si fa risalire proprio a questo isolamento.
Sull’origine del nome vi sono due ipotesi, l’una per cui il nome deriverebbe dalla conformazione dello sperone roccioso su cui sorge il paese, simile ad uno sgabello, scamnum in latino, l’altra, più probabile, che lo deriva dal nome di una varietà di orzo coltivato dagli scannasi, scandalo in abruzzese.
Il territorio era già abitato in epoca romana, e se fu risparmiato per la sua inaccessibilità dalle invasioni barbariche, non lo fu da quelle saracene, tanto che si pensa che la forma tipica del copricapo del costume tradizionali delle donne, simile ad un turbante, derivi proprio da influenze orientali.
Il borgo rimase come si diceva isolato fino in epoca recente; solo nel 1909 alla strada che lo collegava ad Anversa degli Abruzzi per le gole del Sagittario si aggiunse quella che saliva a passo Godi per scendere poi a Villetta Barrea.
Scanno visse per secoli di pastorizia e il suo periodo d’oro fu ne secoli XVII e XVIII, quando le famiglie notabili del paese lo arricchirono con bei palazzi, molti dei quali ancora sopravvivono ai nostri giorni. Poi con il Regno d’Italia arrivarono il brigantaggio, la crisi dell’economia basata sulla pastorizia e la decadenza, l’emigrazione: e se ancora negli anni ’30 Scanno contava circa 4000 abitanti, oggi è sceso sotto i 2000, e ciò nonostante una certa rinascita dovuta al turismo negli anni ’70 e ’80.
Il paese vive tutt’oggi di turismo, per le sue indubbie bellezze artistiche e naturali; nel paese, la cui bellezza è soprattutto nel tessuto medievale del borgo antico, vi sono alcuni interessanti monumenti, come la chiesa di S.Maria della Valle, in stile romanico abruzzese, e la chiesa di San Rocco; anche alcuni palazzi sono interessanti, come palazzo Serafini,  palazzo di Rienzo e palazzo Tanturri
Tra le manifestazioni, il 14 agosto la festa di Ju Catenacce rievoca un matrimonio in tradizionale costume scannese; ma più importanti sono le Glorie, tre manifestazioni di chiara origine pagana che vedono l’accensione di  grandi falò, il 16 gennaio, con offerta di sagne alla ricotta, il 23 giugno e il 10 novembre.

Scanno… aspettando “ju Catenacce”ultima modifica: 2013-08-13T19:30:00+02:00da vivrescanno
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