Pascoli sui monti, si temono speculazioni

Di Nisio (Lega popolare) alla Regione: «Riservare gli alpeggi solo ad aziende abruzzesi»

SCANNO. L’avanzata delle grandi aziende agricole del Nord Italia rischia di cancellare gli allevamenti abruzzesi. A lanciare l’allarme sono allevatori e pastori che, preoccupati, sollecitano la Regione a intervenire. La richiesta è riservare gli alpeggi del territorio abruzzese a quelle aziende agricole che traggono beneficio dal pascolo per il bestiame, che è di fatto presente nelle stalle nell’anno di riferimento per l’assegnazione. L’obiettivo è evitare che si possano mettere in atto intenti speculativi volti soltanto alla riscossione di premi comunitari. Sulla vicenda interviene anche la Lega Popolare. Il segretario Francesco Di Nisio ha già scritto al presidente Gianni Chiodi e all’assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo. Finora, però, non è arrivata alcuna risposta. «L’assegnazione degli alpeggi ai pastori d’Abruzzo è a rischio» afferma Di Nisio «a questo punto la Regione batta un colpo. La nostra richiesta, tesa a combattere gli intenti speculativi a danno dei pastori abruzzesi, è quella di sollecitare, da parte della Regione Abruzzo, le autorità demaniali come Comuni e Azienda delle foreste demaniali regionale ad avvalersi delle procedure che consentono l’affidamento in trattativa diretta per contratti sotto soglia e per i contratti sopra soglia». Si tratta di procedure agevolate per tutelare i piccoli e medi allevatori, altrimenti schiacciati dai grandi colossi del settore. L’intento, infatti, è evitare che l’assegnazione degli alpeggi abruzzesi, che si trovano in alta montagna, sia condizionata dalla legge del più forte, mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende del territorio che rappresentano un sostegno considerevole per l’economia e l’occupazione locale. «Dalle denunce di alcuni allevatori» continua Di Nisio «è emersa la presenza di una sorta di traffico dei pascoli che spesso si traduce in forme di subaffitto, anche vietate dalla legge, o di strani accordi. È grave che ad un accorato appello degli allevatori abruzzesi la Regione non dia alcuna risposta. Chiediamo che alle belle parole» conclude Di Nisio «seguano poi atti concreti a difesa del territorio». (c.b.)

Pascoli sui monti, si temono speculazioniultima modifica: 2013-01-31T18:45:00+01:00da vivrescanno
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