Centro storico… Pezze di vergogna!!!

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Da qualsiasi prospettiva si vuole vedere restano sempre “PEZZE… DI VERGOGNA!!!

LE PEZZE ….. ALLA  VERGOGNA !
(a proposito dell’intervento sulla “ciambella”
La  Giunta  Municipale del nostro Comune, presieduta nell’occasione dal Sindaco Giammarco, ha, nella  seduta del  25 MARZO 2011, approvato  il seguente  progetto: ”PROGETTO PILOTA PER  LA VALORIZZAZIONE  DEL  CENTRO STORICO DI SCANNO – IMPORTO €  6.625.000  (sic!) APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO”.
La delibera, che porta il n. 30, non desterebbe, a  prima  vista, alcun particolare interesse, se fosse un atto propositivo di attività di programma  tendente a migliorare e non a peggiorare l’efficienza della viabilità interna del nostro paese, anche dal  punto di vista ambientale, che all’attualità, per il vero, è consimile ad una  località colpita da eventi straordinari quali la guerra o  il terremoto!  Va detto ad onore di verita’ che le vie interne si presentano , oggi disastrate,  sono state oggetto di piu’ interventi anche radicali in poco meno di un Uno stato di degrado che vediamo da diversi anni!  Le opere eseguite non hanno superato nemmeno il periodo di ammortamento breve  riservato ad interventi  similari!  Ed in virtù di quel che quotidianamente osserviamo, abbiamo voluto approfondire leggendo attentamente la delibera in argomento.
Cosa si scopre ?
Ci sforziamo di rappresentare,  con  semplicità e chiarezza, le nostre considerazioni.
Per prima cosa,   Come ricordato al Vicesindac.  il nuovo progetto esecutivo è stato redatto nel 2005 ed era cantierabile dal 2008!
Il  nuovo responsabile dei lavori pubblici del Comune, l’arch. Liberato  Libertino, lo ha rielaborato !!!  La domanda viene spontanea, il progettista e’ cambiato e perche’!!!! il vecchio progettista e’ stato liquidato!!!!???
Domande che nascono spontanee se consideramo che, a nostro avviso, il ruolo naturale del  Tecnico interno sia quella di Responsabile del Procedimento (cd. il R.U.P.).
Il progettista infatti e’ incompatibile per importi elevati come e’ il caso del progetto del centro storico.
Auspichiamo che  la legge consenta il doppio incarico e che non si debba ricorrere ad altre assunzioni. E che questo  non sia un artificio per evitare il bando pubblico di progettazione.
La domanda viene anche qui spontanea, ma se siamo in fase esecutiva il Rup chi E’??? e’ stato dato l’incarico!??
Il triennale avra’ mai luce!!????
Ci viene da chiedere, se cosi  fosse!: perche’ tanta superficialita’ e poi possiamo permetterci  tanta generosità?  E perché?
Nella premessa  dell’atto, che è (strano ma vero!) parte integrante della  deliberazione, è richiamata la presenza  di  altri professionisti , incaricati per la redazione dello stesso progetto e per la direzione lavori, che  non risultano “licenziati”. Gli atti di nomina richiamati nella  premessa dell’atto, confluiscono tutti, cosi e semplicemente , a formare la parte integrante della deliberazione.
E  per meglio rappresentare quanto andiamo affermando, stralciamo alcune parti della stessa che  di seguito puntualmente trascriviamo :

LA GIUNTA COMUNALE

VISTA la Delibera di Giunta Regionale n° 171 del 21 febbraio 2005, con la quale si assegna la somma di € 1.500.000,00 (euro unmilionecinquecentomila) per la realizzazione di progetti pilota finalizzati alla valorizzazione dei nuclei abitati di alta valenza storico – architettonica – ambientale, attraverso opere di arredo urbano e recupero dell’ambiente costruito e/o bonifica ambientale degli impianti a rete, per i comuni di Pacentro, S. Stefano di Sessanio e Scanno;
……… omissis ………….
VISTA la Determina n° DN20/31 del 12 aprile 2005 ad oggetto: “Provvidenze regionali per promuovere il recupero dei centri storici. LR. 121/97, art. 4 così come modificato dall’art. 137 della L.R. 15/2004 comuni di Pacentro, S. Stefano di Sessanio e Scanno”, con la quale si stabilisce:
– l’assegnazione di € 500.000,00 per ciascun Comune indicato nella D.G.R. n° 171/2005 per  “cofinanziamento” dell’80% dell’importo complessivo degli interventi che le amministrazioni comunali proporranno;
– che la differenza del 20%, pari a € 125.000,00, è la quota che spetta al Comune di Scanno come somma da cofinanziare per la realizzazione del progetto di che trattasi il cui importo complessivo ammonta a € 625.000,00;
VISTA la Delibera di Consiglio Comunale n° 17 del 31 maggio 2005, con la quale è stato deliberato l’assunzione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per cofinanziare la quota parte del 20% a carico del Comune, pari a € 125000,00, per la realizzazione del progetto di che trattasi il cui importo complessivo ammonta a € 625.000,00;
VISTA la Delibera di Giunta Comunale n° 103 del 30 luglio 2005 con la quale è stata approvata la “Scheda Sintetica dell’intervento” ed il “Quadro Economico dettagliato dell’intervento”;
VISTA la delibera di Giunta Comunale n° 120 del 22 ottobre 2005 con la quale è stato approvato il progetto preliminare dell’intervento;
….. omissis …………
VISTA la Determina Dirigenziale n° 230 del 27 dicembre 2006 con la quale è stata affidata la mansione di direzione lavori e coordinamento della sicurezza ai tecnici Ing. Tancredi Rossicone da Scanno, Ing. Donato Santilli da Castel di Ieri e Arch. Juan Rosario Campagna da Sulmona;
VISTA la Perizia di Variante redatta in data 10 marzo 2008 dai tecnici in caricati avente ad oggetto “Progetto pilota per la valorizzazione del centro storico di Scanno” dell’importo complessivo di € 625.000,00, approvata con Delibera di Giunta Comunale n°44 del 09/04/2008;
DATO ATTO CHE:
alla Regione Abruzzo non è stata inviata la perizia di variante per gli adempimenti di rito;
la stessa è priva dei prescritti pareri ambientali;
è stata redatta con il prezziario regionale 2007;
è priva di particolari costruttivi;
è priva del piano di manutenzione;
prevede lo smantellamento dell’intera pavimentazione esistente e conseguente posa di ciottoli tagliati e bocciardati in opera affogati in un  letto di malta;
VISTA inoltre la nota della Regione Abruzzo 19/01/2011 prot n° 531  di sollecito degli adempimenti di convenzione entro il termine di 90 giorni;
VISTA la delibera di Giunta Comunale n° 12   del  12-02-11 con la quale si stabiliva di pro cedere alla rielaborazione del progetto esecutivo al fine di renderlo cantierabile e confacente le esigenze dell’Amministrazione recuperando la pavimentazione esistente ed estendendola in aree contigue  degradate e si dava mandato all’Arch. Liberato Teberino, in qualità di Responsabile dell’Area Lavori Pubblici, per la redazione di un nuovo progetto esecutivo secondo dell’importo complessivo di € 625.000,00;
VISTO il un nuovo progetto definitivo/esecutivo redatto dall’Arch. Liberato Teberino, in qualità di Responsabile dell’Area Lavori Pubblici, dell’importo complessivo di € 625.000,00 costituito dai seguenti elaborati:
… omissis ……..
Con voti unanime

DELIBERA
Le premesse sono parte integrante e sostanziale del deliberato:
…… OMISSIS …….

Riprendiamo ora le nostre considerazioni, quelle di comuni cittadini che amano il proprio paese,  per manifestare  seri  dubbi,  in merito alla soluzione come traslata nell’atto deliberativo,  che  ci appare affetta da seri e  forti sospetti  di illegittimità.
Ad ogni buon conto, siamo qui ad augurarci che non nascano nuovi guai;  siamo anche i Cittadini che stanno pagando i guasti ormai sotto gli occhi di tutti!  Un altro pasticcio che porti ad alimentare debiti  non farebbe che aumentare quelli già esistenti. Lo ha denunciato, senza essere smentito da alcuno, il consigliere di maggioranza  Aldo Tarullo, nel corso dell’ultimo consiglio comunale.  Il Sindaco con delega al bilancio cosa ci dice?  Forse che non vi sono debiti?
I Consiglieri Comunali democraticamente eletti sono chiamati ad amministrare il bene comune e ad accrescere le risorse economiche ed il patrimonio a vantaggio della Comunità.   Non sono stati eletti per accrescere debiti ed imporre inutilmente nuove tasse ai Cittadini, soltanto per incapacità politico amministrativa, come nel caso in esame, con il ritardo nell’esecuzione di un’opera pubblica con evidenti aumenti dei costi di realizzazione e conseguente riduzione  degli interventi possibili.  Ma quel che si profila all’orizzonte è un ulteriore aumento delle conflittualità, che porterà, inesorabilmente, ad accrescere solo risorse per tecnici ed avvocati.
Lo affermiamo questo, sempre come Cittadini e nessuno, ancora,  e per fortuna ce lo può  impedire!
Ma il punto su cui vogliamo fermare la nostra attenzione è  in particolare quanto segue.
Le nuove scelte progettuali, in forma stringata,  dicono nella premessa quanto  segue “ …….. recuperando la pavimentazione esistente ed estendendola ad aree contigue“ .
E’ sotto gli occhi di tutti lo stato in cui versano via Silla e dintorni!   Appare sempre più  una strada listata  a lutto per le innumerevoli buche tappate da cemento o da asfalto e cosparsa  da evidenti erosioni in ogni dove; assomiglia sempre più ad una “groviera ” e non ad una strada atta al suo uso.   Ed il degrado è sempre cresciuto negli anni.
E  l’elemento imputato quale può essere?   E’ semplicemente la  pietra di “Apricena”, non adatta  ai nostri luoghi  e alle nostre temperature!    Ed allora cosa si è pensato di fare con il nuovo progetto esecutivo?   Sostituiamo  le pietre  ora rovinate ed allarghiamo le previsioni progettuali includendo nei lavori altre strade (Castellaro solo ora il posto più bello di Scanno e Sant’Eustachio!). Non sembra proprio un scelta da  manuale della perfezione  e per questo la contestiamo, criticandola con forza.   E ci chiediamo per quali ragioni ciò può accadere.   Cerchiamo in proposito solo  di formulare  qualche ipotesi.
Ebbene, il nuovo progetto  prevede  la  semplice sostituzione delle pietre danneggiate (quasi tutte!) senza considerarne la sostituzione, in quanto il materiale non è adatto alle esigenze ed alle condizioni climatiche del nostro paese. Sarà per la poca resistenza dei suoi componenti  e di quante altre negative qualità, che non  hanno  dato un  positivo riscontro nei nostri luoghi.   Il risultato è ogni giorno sotto gli occhi di tutti!
Appena  posizionata, la pietra di Apricena ha  mostrato  tutti i limiti per classificarlo un lavoro non riuscito. Anzi un pessimo lavoro ed una pessima scelta.  A dire il vero a queste cose siamo ormai abituati, se solo volessimo ricordare l’intervento realizzato lungo Via Abrami e Via Vincenzo Tanturri fino alla piazza vecchia, che è costato parecchi quattrini ai contribuenti, e, ad appena qualche anno, è stato completamente rifatto ed il nuovo acciottolato è stato accettato  senza entusiasmo.
A questo punto sorge legittima la domanda:  il primo ed il secondo intervento sono stati poi definitivamente collaudati ?  O pendono ancora  collaudi non definiti presso gli Organi preposti?  Ed anche nel caso di Via Silla si tende a creare altra consimile situazione?Forse …..?
Forse la scelta  è stata adottata , e questa è un’altra ipotesi, allo scopo di contenere la ulteriore  spesa entro i limiti di €  625.000,00, per non  far ricorso ad un finanziamento aggiuntivo a carico del bilancio comunale?
Si è temuto un ulteriore interessamento della  Corte dei  Conti,  ormai di casa nel nostro Comune?
Perché, in questo  caso  l’intromissione ci poteva stare per via della negligenza evidente per non aver eseguita l’opera, già pronta per l’uso, salvo ritocchi , dal 2008? E poter dare giustificazioni a detta situazione sarebbe stato forse complicato?
Sono tutti interrogativi a cui gradiremmo facesse seguito, finalmente, una chiara quanto esaustiva risposta del  Sindaco (finalmente ancora!), quale unico e responsabile interlocutore dei  CITTADINI.  Soprattutto per la loro tranquillità!
Ancora altri dubbi, altri interrogativi.
Il progetto, che appare  essere  più vicino ad una  straordinaria manutenzione, soddisfa tutte le esigenze volute dal Bando Regionale?
Le nuove previsioni sono state sottoposte alle valutazioni della Regione che deve  erogare  le risorse?  E’ d’accordo la Regione su quanto nuovamente progettato?
Non esiste, forse, il pericolo analogo a quello capitato per i famosi ………. 825.000 euro che tanto ci preoccupano?
E  non si può far finta di ignorare  le leggi e le procedure che  vanno  comunque e sempre rispettate.
Non crede, Signor Sindaco, che, prima o dopo,  i nodi verranno al pettine?
Vede, sig. Sindaco, noi  cerchiamo di sollevarla dalle secche a cui, forse, la portano  i cattivi ….. consigli(eri)?
Vogliamo fare un appello: Sindaco, prima che sia troppo tardi, salvi la nostra “Ciambella”!
Riveda le previsioni progettuali deliberate. Un atto di umiltà non è mai una sconfitta! E’  un accrescimento personale, oltre che un atto di responsabilità.  E’ la possibilità che uno ha per riaprire un ragionamento e correggere errori  (forse) involontariamente generati.
E lo faccia, sig. Sindaco, nella imminenza della  Pasqua,  che  a Scanno ha  come dolce  della tradizione, proprio una CIAMBELLA , che  merita considerazione e rispetto.  E come segno di rispetto ad essa, riveda i suoi progetti:  ascolti i Cittadini che hanno voglia di aiutarla  a  fare  scelte responsabili e  condivise.
Il tutto, Sig. Sindaco, Le servirà come atto di purificazione in attesa della Pasqua di Resurrezione.
Un appello anche a  tutti i Consiglieri  di maggioranza e di opposizione.
Il paese è di tutti ed ognuno deve intervenire, nell’ambito delle proprie competenze e delle responsabilità pubbliche, per contribuire alla rimozione di uno stato di cose che sicuramente  causa  danni  ulteriori  all’immagine del nostro amato “PAESE”.   A tutti  va  un grazie per l’azione doverosa che vorrete mettere in  atto  per la salvaguardia estetica ed  architettonica del nostro PAESE.   “ S C A N N O

Centro storico… Pezze di vergogna!!!ultima modifica: 2011-04-11T22:42:00+02:00da vivrescanno
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