Scanno, arrivato un decreto ingiuntivo per il mancato pagamento di € 285.750,12, oltre gli interessi e le spese della fase monitoria, liquidate in € 3.000,00 per compensi ed € 634,00 per esborsi, oltre spese generali IVA e CPA.
Il presunto mancato pagamento e’ relativo al contratto d’appalto n. 2707, stipulato in data 31 marzo 2016, con il quale sono stati affidati alla ditta CCM FINOTELLO S.r.l. i lavori di Revisione Generale ed ammodernamento della seggiovia biposto Scanno-Collerotondo.
Un decreto meriterebbe opposizione in quanto il contratto prevedeva che il pagamento fosse subordinato al trasferimento delle risorse da parte della Regione Abruzzo. A tal fine è stato dato incarico di opporsi all’Avv. Anna Iannozzi del foro di Sulmona per complessivi euro 4.000,00 oltre IVA.
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Sin qui la delibera che mostra come non vi sia pace nella gestione del Bacino che ha prodotto un nuovo e oneroso contenzioso presso il Tribunale di Sulmona. Una delibera che comunque si presta a qualche doveroso quesito: 1) se la Regione non da il finanziamento l’Impresa perde i soldi? 2) la clausola ha validità anche dopo la “chiusura del contratto di appalto”? 3) è stata accettata esplicitamente la clausola dall’impresa? 4) non si configurerebbe in tal caso la ditta come finanziatore alternativo alla “Banca” ? 5) si potrebbe configurare la stessa come evasore di Iva?
Quesiti che mostrano come sia delicata la materia e soprattutto la ricorrenza di situazioni giudiziarie nella gestione dei contratti pubblici.