Scanno, mentre Roccaraso fa di tutto per evitare il dissesto (considerandolo un’eventualita’ sciagurata) nel nostro paese il dissesto appare un’opportunità visto l’oneroso incarico necessario per la ricostruzione storica della contabilita’.
Quali i benefici per il paese reale? La manifestazione, dagli articoli della stampa locale (Piazza di Scanno, Gazzettino della Valle del Sagittario), non li ha concretizzati in maniera espressa ANZI.
Il prof. Ziruolo, assente in consiglio comunale, su richiesta della minoranza ha confermato di non aver avuto evidenza documentale dei crediti da riscuotere, in una ricostruzione storica comunque parziale (partita dal 2005), che crediamo fosse indispensabile per avere un quadro completo della situazione finanziaria.
L’ex Sindaco Spacone peraltro avrebbe, con l’ausilio dei numeri) smontato buona parte della relazione del consulente esterno incaricato di verificare le criticità del bilancio.
Il Capogruppo di minoranza, nel confermare l’assenza dei presupposti per il dissesto (che ricordiamo non e’ una facolta’ ma un obbligo), ha rilevato sul piano formale che sul dissesto mancherebbe il parere del responsabile dell’area finanziaria.
Il paese ormai pende dalla decisione del TAR al quale l’amministrazione sembra aver rimesso l’onere di chiarire lo stato effettivo dei Conti comunali, non essendo bastato il responsabile dell’area amministrativa, il revisore dei conti e da ultimo il consulente esterno. A Roccaraso (il 22 dicembre scorso) e’ stato sufficiente il Ragioniere comunale a rassicurare il Sindaco sull’assenza dei presupposti per dissesto, peraltro indicando, in maniera comprensibile a tutti, i punti a sostegno delle sue affermazioni .
Da noi invece, dopo la giustizia ordinaria e la Corte dei Conti, la contabilita’ passa al vaglio anche della giustizia amministrativa. Una sorta di cessione di sovranita’ ai giudici che, come noto a tutti i cittadini, dovrebbe rappresentare una estrema razio considerata anche la rilevante entità delle spese legali sostenute, da tempo, dalle sofferenti casse comunali.
Crediamo che bisognerebbe trarne le conseguenze e ridare voce ai cittadini.