Che batosta!! E’ questa la esclamazione fatta dagli operatori che viene riportata nella stampa.
E’ ovvio che fino a quando le tariffe saranno legate ai metri quadrati gli Hotel devono pagare una tassa dei rifiuti sproporzionata rispetto ad altre attivita’ che forse producono molti piu’ rifiuti ma pagano molto meno perché l’attività richiede spazi molto piu’ contenuti.
Una inequità che diventa ancora piu’ vistosa se si vanno a considerare quelle attivita’ che utilizzano per la loro attività aree di pertinenza dell’unità immobiliare e/o spazi pubblici che oltre a risparmiare sulla tassa dei rifiuti pagano molto meno anche come IMU.
Insomma una sperequazione che deriva dal fatto che si continua a fare le tariffe utilizzando “l’aritmetica” e non si tiene conto delle situazioni reali. Un modo di agire che rischia di mettere in seria difficoltà attività, come le strutture alberghiere, che sono fondamentali per il turismo. Attività che ricordiamo ai “tassatori” debbono farsi carico di rilevanti costi di manutenzione proprio per gli elevati spazi richiesti, per la numerosità delle dotazioni impiantistiche necessarie e per i sempre più crescenti servizi che devono offrire, non possono certamente essere comparabili con le altre attività che operano nel paese.
Perche’ penalizzare gli Hotel? C’è forse qualche attinenza con i contrasti registrati di recente?
Ricordiamo peraltro che i maggiori rifiuti prodotti da tali attività riguardano la ristorazione che costituisce attivita’ complementare a quella alberghiera.
Si è tenuto conto di ciò?
Noi pensiamo di no..