LA TASSA SUI RIFIUTI E’ UN TRIBUTO E QUINDI ESENTE DA IVA. INIZIATA LA CORSA ALLE RICHIESTE DI RIMBORSI PER 10 ANNI.
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 238 del 16 luglio 2009 ha messo la parola fine sulla diatriba se TIA (Tassa di igiene ambientale) e TARSU (Tassa sull’asporto rifiuti solidi urbani) siano tributi o corrispettivi di un servizio.
La raccolta dei rifiuti solidi urbani, sia nella versione TIA sia nella versione TARSU, è un tributo. L’imposizione dell’Iva (aliquota ridotta del 10%) è illegittima perché non è ammissibile l’imposizione di una tassa su di una tassa.
Che fare? si può chiedere il rimborso dell’IVA per gli ultimi dieci anni.
Il comune o l’ATO a cui avete pagato la Tarsu hanno 90 giorni per rispondere alla vostra richiesta di rimborso. Se non rispondono vale il principio del “silenzio diniego”.
Potete presentare la richiesta di rimborso fino al 24 luglio 2011, ovviamente più aspettate più slittano i termini di prescrizione. In pratica entro il 2009 potete chiedere il rimborso fino al 1999, dal 2010 potete risalire al 2000 e così via…
Se l’Ente non riconosce la sentenza della Corte costituzionale e vi nega il rimborso, o non risponde, potete presentare un ricorso alla commissione tributaria provinciale. Potete farlo come singolo contribuente se il valore della causa risulti inferiore a 2.582,28 euro. Al di sopra di questa cifra è necessario farsi assistere da un avvocato. Per fare ricorso alla commissione avete 60 giorni di tempo dal momento in cui ricevete la risposta negativa dell’ente o dal termine dei 90 giorni dalla presentazione della richiesta di rimborso.
… la maggioranza travolta da una crisi che blocca il paese.
La politica del fare costi quel che costi sta ora producendo effetti che potrebbero risultare devastanti per la nostra economia: il bacino di collerotondo rischia nuovamente il fermo, il parcheggio coperto rischia il finanziamento, l’aumento vertiginoso della tassa sui rifiuti solidi urbani, …
A questo va aggiunto GLI EFFETTI della politica dello SCONTRO E RICORSI GIUIDIZIARI stratificatasi nelle più recenti legislature … che ha portato all’assoluto IMMOBILISMO e DECLINO DEL PAESE… e trasferito i DANNI sulle future generazioni … e che alcune sono alla scadenza che potrebbero portare al dissesto finanziario del Comune.
CIO’ nonostante l’esperienza pregressa pare che ad alcuni ancora non sia sufficiente.
NOI PENSIAMO INVECE SIA IL TEMPO DI SUPERARE SCONTRI PERSONALI E CHIACCHIERICCI e DEDICARSI, IMPEGNARSI, ADOPERARSI PER LA RINASCITA DI SCANNO.
METTENDO AL CENTRO IDEE, PROGETTI e AMORE PER SCANNO..
LE RAGIONI DELLE DIMISSIONI … NEL GRUPPO DI MAGGIORANZA PREVALENZA DI PERSONALISMI RISPETTO AGLI INTERESSI GENERALI DEL PAESE (segue lettera di dimissioni).
CI VERREBBE DA DIRE MEGLIO TARDI CHE MAI… finalmente “UNA VOCE CHE CONFERMA” LE NOSTRE RICHIESTE (operate in dall’insediamento in consiglio comunale) AD UN CAMBIAMENTO DI “METODO E NEL MERITO DELLE PROPOSTE”. SOLLECITAZIONI RIBADITE NELL’ULTIMO QUADRIFOGLIO DI APRILE 2010 e che IL COORDINAMENTO VIVERE SCANNO ha ESPLICITATO, CON UN APPELLO ACCORATO, in una lettera INVIATA A TUTTI I GIORNALI ON LINE LOCALI che RIPROPONIAMO NUOVAMENTE NEI SUOI ELEMENTI ESSENZIALI (segue la lettera)
CI SPIACE CHE “UNA POSIZIONE POLITICA COSI’ FORTE” NON SIA STATA ESPRESSA nella sede istituzionale “IL CONSIGLIO COMUNALE”…
La crisi nell’Amministrazione comunale sembra rientrata !…
Un consigliere di maggioranza si dimette denunciando insanabili spaccature all’interno del gruppo di maggioranza.
Speriamo che i chiacchiericci e ipotesi fantasiose di possibili incarichi del nostro capogruppo (prima presidente del consiglio e poi addirittura di vice sindaco) LASCINO IL POSTO AI PROBLEMI REALI DEL PAESE… AGGRAVATI DALLE SPACCATURE DELLA MAGGIORANZA.
NON E’ PIU’ TEMPO di CHIACCHIERICCI E PERSONALISMI …. impegnamoci per la RINASCITA DI SCANNO.
abbiamo letto l’articolo “A piè di pagina” apparso il 14 aprile sul vostro giornale in ordine alla nostra richiesta di pubblicare una “lettera aperta per la Foce”.
Vogliamo precisare – per quanto ovvio – che con essa non si sono voluti mettere assolutamente in discussione diritti di espressione, pubblicazione o altro.
Pensiamo tuttavia che -di fronte a ipotesi da tempo artamente diffuse nel paese che vedevano il nostro capogruppo prima come “presidente del consiglio” e poi addirittura “vice sindaco” – non potesse mancare la più ampia informazione possibile per una corretta vita democratica e, cosa per noi più importante, per il bene di Scanno
Si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.
COORDINAMENTO VIVERE SCANNO
VIVERE SCANNO – IL COORDINAMENTO SCRIVE AL GIORNALE LA FOCE.
Serve una CHIARA discontinuità con il passato. IL PAESE LO CHIEDE.
NON PAROLE MA FATTI CONCRETI. Segue lettera