La Procedura richiamata dall’organo straordinario di liquidazione prevede (per le dimensioni del nostro paese) che entro 180 giorni dall’insediamento sia accertato un piano di rilevazione della massa passiva comprensivo – dei debiti di bilancio e fuori bilancio verificatisi entro il 31 dicembre dell’anno precedente dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato (nel nostro caso si riferisce al 2019); – dei debiti derivanti da eventuali procedure esecutive estinte ai sensi dell’articolo 248, comma 2 (non risultano pubblicate al momento procedure della specie); – dei debiti derivanti da transazioni compiute dall’organo straordinario di liquidazione ai sensi del comma 7 (non risultano pubblicate al momento transazioni della specie).
Il 18 marzo 2021, pubblicata sul blog il 20 marzo, l’OSL concedeva la Proroga dei termini per presentare le richieste debitorie motivata da una sommatoria della massa passiva notevomente inferiori a quella attesa.
Il 19 marzo 2021 il Consigliere di minoranza Silla A. faceva richiesta di accesso agli atti per avere informazioni sullo stato della massa passiva.
Il 27 marzo 2021 l’OSL riscontrava la richiesta non fornendo le informazioni richieste. Precisava infatti, ai sensi della normativa di riferimento (Art. 254 TUEL), che sarebbe stata Sua cura pubblicare la massa passiva una volta completata la definizione della stessa.
Il 19 giugno 2021 il Gruppo Scanno Insieme, in conferenza stampa, ha lamentato che ad un giornale locale l’OSL ha diffuso dati non definitivi sulla massa passiva, peraltro non ancora pubblicati sul sito Istituzionale. L’ultimo documento pubblicato dalla OSL sul sito Istituzionale “Amministrazione trasparente|Avvisi|News” risale al 3 giugno 2021 con la delibera n. 11 NON AMMISSIONE ALLA MASSA PASSIVA DI LIQUIDAZIONE DI OMISSIS”. Insomma una chiara disparità di trattamento tra il Consigliere di minoranza ed il giornale locale. Perchè?