.
.
.. crediamo che sia il segno tangibile che certe scelte non possano farsi con maggioranze risicate rette da rapporti clientari ma occorre un impegno ampio e convergente di responsabilità per il bene collettivo.
^^^
Una situazione che da tempo noi evidenziamo nel nostro paese che ha bisogno dell’apporto di tutti per le scelte che vanno assunte che certamente non sono quelle del governare l’ordinaria amministrazione peraltro male!
Occorre presto uscire dalla “contrapposizione continua” e parlare un linguaggio nuovo che guardi al bene comune con idee e progetti proiettati al futuro che ci consentano di recuperare il tempo perso e le posizioni di primato che ci sono consone!
Premier-Tremonti, scontro totale
Tutti accusano il superministro
Romani: vuoi mandare a casa Silvio. La replica: no, ma il problema è lui
GOVERNO DIVISO
|
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti (a sinistra) con il premier Silvio Berlusconi (Ansa) |
ROMA – Chi si aspettava un Giulio Tremonti sul banco degli imputati, esposto al pubblico ludibrio, messo in croce dai suoi colleghi in maggioranza schiacciante contro di lui all’ufficio politico del Pdl nato e svoltosi come un vero consiglio di guerra, è rimasto un po’ deluso.
Un j’accuse , forse prevedibile, c’è stato: Renato Brunetta ha criticato duramente il collega, e più tardi lo ha fatto Fabrizio Cicchitto, ma Tremonti non c’era già più. Lui, raccontano, avrebbe replicato con un sorriso ai fendenti del titolare della Funzione pubblica, avrebbe ascoltato tranquillo le obiezioni di chi insisteva sulla necessità di varare per decreto le misure pretese dall’Europa, e avrebbe lasciato il gruppo prima di uscire per raggiungere il Consiglio dei ministri congedandosi da Berlusconi con un buffetto sulla guancia che somigliava a una carezza.