In arrivo 4,3 miliardi per i comuni. E 400 mln per buoni spesa ai cittadini

cropped-cropped-logo-vivere-scanno.jpgEmergenza Coronavirus, il Governo stanzia aiuti per i comuni 6,55  miliardi di euro per il 2020.

 Una significativa boccata di ossigeno che obbliga i municipi a rimodulare tutti i bilanci comunali e in particolare quelli che si trovano in fase di risanamento delle casse comunali. Sono inoltre previste facilitazioni per i mutui in corso.

Un sacrificio di tutta la collettivita’ che auspichiamo le Amministrazioni metteranno a frutto al meglio secondo saranno i sani principi del buon padre di famiglia.

Si auspica pertanto che  questa boccata di ossigeno sia volta per avviare la rinascita del nostro paese e con esso di tutta la vallata.  Pensiamo che sia un treno da cogliere in rispetto dei forti sacrifici che lo stato (quindi tutti) sta facendo per far ripartire l’Italia.

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Prima di Pasqua il ministero dell’interno anticiperà agli 8.000 municipi italiani il 66% del Fondo di solidarietà comunale (il cui ammontare totale è di 6,55 miliardi per il 2020), liquidando le quote spettanti ai sindaci ben prima della scadenza per il pagamento fissata dalla legge al 31 maggio.

conte

In arrivo 4,3 miliardi per la liquidità dei comuni, più 400 milioni destinati ai sindaci per consentire l’erogazione di buoni spesa ai cittadini più bisognosi o la distribuzione diretta di generi alimentari e di prima necessità. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di aver firmato il dpcm che consentirà al ministero dell’interno di anticipare prima di Pasqua agli 8.000 municipi italiani il 66% del Fondo di solidarietà comunale (il cui ammontare totale è di 6,55 miliardi per il 2020), liquidando le quote spettanti ai sindaci ben prima della scadenza per il pagamento che sarebbe stata fissata dalla legge al 31 maggio.

A queste risorse che andranno a sostenere la spesa corrente dei sindaci, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus, si aggiungono 400 milioni stanziati con un’ordinanza di Protezione civile e destinati ad alleviare il peso della crisi sulle fasce più deboli della popolazione. La misura concordata tra palazzo Chigi, Mef e Anci dà immediata risposta all’allarme lanciato dai comuni dopo che negli ultimi giorni sono stati segnalati i primi casi di proteste da parte di cittadini esasperati perché a corto di liquidità a causa della chiusura di molte attività produttive e della contrazione dei consumi. “Nessuno sarà lasciato indietro, noi sindaci faremo la nostra parte”, ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, che proprio ieri ha dovuto fronteggiare le prime proteste della cittadinanza per le difficoltà di accesso al credito presso le banche.

I 400 milioni finalizzati alla distribuzione di buoni spesa e generi alimentari saranno erogati direttamente ai comuni sulla base della dimensione demografica e dell’indice povertà. Nell’attuazione della misura, hanno spiegato il premier Conte e il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, “saranno coinvolti anche i servizi sociali, il mondo del volontariato e del terzo settore”. “L’idea è quella di creare una grande catena di solidarietà che possa coinvolgere anche la grande distribuzione da cui ci aspettiamo che possa collaborare con la nostra iniziativa applicando uno sconto aggiuntivo del 5-10% a chi pagherà con i buoni spesa erogati dai comuni”, ha spiegato il presidente del consiglio.

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Conte ha, infine, annunciato che sono in arrivo misure per favorire le donazioni da parte di cittadini e imprese. “Non vogliamo tassare la solidarietà”, ha detto.

“Destinare ai comuni 400 milioni con il vincolo di utilizzarli per le persone che non possono fare la spesa, per distribuire generi alimentari ai nostri cittadini é un provvedimento che va incontro alla voce che i sindaci avevano portato, tramite il presidente Anci Antonio Decaro, al governo, sostenuta anche dalle autorevoli parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella”, ha osservato il vicepresidente Anci Roberto Pella. “Soprattutto nei comuni di minore dimensione demografica, che in Italia ricordo sono ben 6000 su un totale di 8000, si era resa davvero complicata la gestione della distribuzione e della sorveglianza dei nostri cittadini, costretti a spostarsi anche di molti chilometri per l’approvvigionamento di beni di prima necessità. Sapremo, ancora una volta, dimostrarci all’altezza dei compiti e della definizione di sentinelle per le comunità locali che il presidente conte ci ha affidato”.

Tornando all’anticipazione del Fondo di solidarietà comunale, i 4,3 miliardi che i comuni riceveranno prima di Pasqua, rappresentano un primo aiuto concreto alla sostenibilità dei bilanci comunali in attesa del decreto legge di aprile con cui il governo è pronto a investire risorse ingenti ( la prospettiva è di almeno due miliardi di euro di impegno finanziario ndr) per sostenere la spesa corrente dei municipi. “Si tratta di risorse già di spettanza dei comuni, quindi non stiamo dando loro nulla di più di quanto già non sia di loro competenza”, ha osservato il sottosegretario all’interno Achille Variati che ha lavorato al dossier. “Volevamo dare un segnale di vicinanza ai sindaci impegnati in prima linea nel contenimento della pandemia, anticipando i pagamenti. Con il prossimo decreto legge, come detto, sarà la volta delle misure necessarie a sostenere la spesa corrente e mettere in sicurezza i bilanci comunali, a rischio per il comprensibile calo delle imposte locali che rende ormai non più certe le entrate preventivate”. Nel decreto legge di aprile troverà posto anche un corposo pacchetto di norme finalizzate a sostenere gli investimenti municipali in opere immediatamente cantierabili. “Dobbiamo iniziare a pensare alla ripartenza del Paese”, ha concluso il sottosegretario, “e i comuni dovranno svolgere un ruolo essenziale nella ripresa

In arrivo 4,3 miliardi per i comuni. E 400 mln per buoni spesa ai cittadiniultima modifica: 2020-03-29T19:19:39+02:00da vivrescanno
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