Apprendiamo che il sindaco Patrizio Giammarco è preoccupato che con il federalismo demianiale “i suoi successori possano fare cassa vendendosi le montagne”…

La cosa ci sorprende, perché nulla si sta facendo per fermare la cessione di rive del lago pur se da noi sollecitati  interventi del Sindaco e Vice Sindaco.

Sig. Sindaco Le ricordiamo ancora che il Lago va tutelato e  non sventuto a privati per pochi euro; pertanto si preoccupi “ORA” di non fare cassa fermado l’alienazione di beni di interesse pubblico.

COME SA NOI E’ DA TEMPO CHE LA INVITIAMO A NON REGALARE I BENI PUBBLICI A PRIVATI!!!!!! 

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«Il federalismo fiscale è una minaccia per  l’orso»

SCANNO. Nessuno gli ha chiesto l’opinione, eppure rischiano di vedersi mancare, è il caso di dire, la terra sotto le zampe. Sono gli orsi e i lupi che vagano fuori dall’area protetta: col federalismo demaniale rischiano di essere sfrattati. Il sindaco Patrizio Giammarco non ci sta. I Comuni, costretti a fronteggiare i tagli, acquisendo i beni demaniali potrebbero darli in gestione o venderli a privati per fare cassa. Nell’elenco del demanio sono circa un milione di ettari i terreni sdemanializzati e di questi, una minima parte si trova nel territorio scannese. Nell’elenco provvisorio (quello ufficiale verrà pubblicato a fine mese) i terreni scannesi si trovano sia in zone urbanizzate come Piana di Sant’Egidio, Mele Dolci, che in montagna come Capo dei Marinelli. Comunque tutti in zone frequentate dagli animali selvatici, come l’orso che a Scanno è di casa. A Giammarco il federalismo demaniale non piace: «Io penso che sia un disastro. Un’amministrazione in difficoltà si troverà in discussione con se stessa. Bisogna valutare la funzione futuristica di quel bene e anche le esigenze ambientali. Noi siamo sensibili all’orso e mai approveremmo una speculazione in un’area sensibile». Il Sindaco riferisce di un incontro avuto con carabinieri, forestali e Parco per tutelare l’incolumità dell’orso e dei cittadini. Il mandato di un sindaco però ha una scadenza: «Le amministrazioni dovranno avere lungimiranza non paraocchi per piccoli tornaconto di bilancio. Noi ci teniamo all’orso e così penso anche di tutti gli operatori eocnomici. Mi auguro che i miei successori avranno la stessa sensibilità».