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Accordo su anti-spread e salva Stati
Al vertice Ue, vince l’asse Roma – Parigi
A Bruxelles Mario Monti ottiene un risultato politico importante: l’intesa su ricapitalizzazione delle banche e un pacchetto di misure per rassicurare i mercati e mettere un freno alla speculazione
Borse subito in positivo. Piazza Affari guadagna oltre 3 punti, crolla il differenziale Btp/Bund
Dopo tredici ore di vertice , cominciato alle 15 di giovedì (leggi la cronaca ora per ora di ieri), il risultato politico è netto: l’Italia e la Spagna hanno vinto, la Germania (con la spalla della Finlandia) ha perso e la Francia ne è uscita senza danni. Il premier italiano Mario Monti annuncia: “Le nostre richieste sono state accolte, l’eurozona adesso è più forte”. Ma ripercorriamo le tappe: nella tarda serata Monti e il premier spagnolo Mariano Rajoy mettono il veto su tutti i punti in discussione, soprattutto Tobin Tax piano crescita da 120 miliardi, per costringere la Merkel a cedere sul cosiddetto meccanismo anti-spread, cioè un uso con meno vincoli dei fondi salva Stati Efsf e Esm (il secondo deve ancora essere costituito). La forzatura ha pagato, alla fine la Merkel ha ceduto
Di Stefano Feltri