Dopo il fallimento del Consiglio Comunale, INCREDIBILE MA VERO… il Capogruppo di Maggioranza se la prende con il mondo intero (noi compresi) e con l’ex Vicesindaco Amedeo Fusco reo, a suo dire, di lavorare per mettere in difficoltà l’ Amministrazione e il PD; insomma si riproporrebbe a Scanno quello che è già accaduto al Sindaco dell’Aquila Cialente (PD).
La correttezza dovuta ai lettori ci obbliga a ribadire “ai più distratti” come ilo stesso Capogruppo, sempre presente, che NOI con estrema chiarezza e trasparenza riaffermiamo che:
-abbiamo operato e opereremo sempre anteponendo gli interessi della COLLETTIVITA’ a quelli particolari.
– non siamo avvezzi ai giochetti di palazzo che hanno caratterizzato la vita politica a Scanno e chi da quarant’anni occupa posti di responsabilità ne è stato attore principale… senzaperò mai riconoscerle per i disastri procurati al paese;
– non ci MERAVIGLIAMO delle scaramucce del Capogruppo. Purtroppo – senza ottenere nessuna utilità per Scanno – abbiamo assistito a suoi scontri ben più violenti orientati solo a mantenere rendite di posizioni;
Siamo assolutamente favorevoli al Cinema ma ancor prima RITENIAMO PRORITARIO salvare le CAsse comunali daL DISSESTO. Siamo a marzo ed ancora non si parla di consuntivo 2010 nè di preventivo 2011 con il relativo piano triennale d’intervento.Nessuna certezza di riavere il finanziamento di 825.000 euro dalla Regione,quindi non si ha contezza contabile su debiti,se esistono,se sono fuori bilancio o no.
Come dimenticare i guai causati dalle errate procedure adottate nel bacino di Collerotondo, i regali elargiti con la permuta di un bene di interesse pubblico per realizzare un ristorante privato, i rischi al quale sono stati esposti i nostri ragazzi costretti ad operare in una scuola ancora non completamente sicurezza, l’aumento vertiginoso delle tasse sui rifiuti e così via fino ad arrivare ai giorni nostri con una variante al PRG che toglie a cittadini il dovuto;
Gli esiti del lavoro del Capogruppo e dei Suoi affiliati, passati e presenti, sono sotto gli occhi di tutti: la perdita del finanziamento per Collerotondo, i continui richiami, inascoltati, della Corte dei Conti, le censure al revisore dei conti e la condanna definitiva della Corte dei Conti a risarcire i danni creati al Comune, i danni che ancora il Comune potrebbe subire. Fatti che in qualsiasi paese normale avrebbero portato CHIUNQUE a rimettere il mandato.
PECCATO PER IL PAESE CHE NON SI CONOSCA LA NORMALITA’….