i Comitati cittadini per l’ambiente chiedono le dimissioni del presidente Del Corvo e dei consiglieri peligni.

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giovedì 09 giugno 2011 Immagine attivaSULMONA – “Non è una dimenticanza, ma una scelta: la Provincia dell’Aquila ha dunque deciso di non ricorrere dinanzi al Tar del Lazio contro il decreto del Ministero dell’Ambiente che dà il via libera al grande metanodotto Sulmona-Foligno ed alla centrale di compressione di Sulmona. Se avessero senso di responsabilità istituzionale dovrebbero rassegnare le dimissioni dal loro mandato”. Dopo il mancato ricorso contro la centrale e il metanodotto della Snam, i Comitati cittadini per l’ambiente (foto) chiedono le dimissioni del presidente Del Corvo e dei consiglieri peligni.
“Il presidente Del Corvo – scrivono in una nota i Comitati – spieghi ai cittadini per quali ragioni l’Ente che più di ogni altro avrebbe avuto motivi validissimi per impugnare il provvedimento governativo (ben 103 Km. su 167 del tracciato interessano il territorio provinciale) ha invece rinunciato ad avvalersi di tale diritto.
Ma una spiegazione ai cittadini-elettori riteniamo debbano darla anche la vice-Presidente Di Nino (che è di Pratola), nonché i consiglieri provinciali Gerosolimo (di Sulmona) e Caparso (di Pacentro): tre Comuni che sono attraversati dalla devastante opera della Snam e che, giustamente, hanno presentato ricorso al TAR.
Ci domandiamo: ma se i rappresentanti del comprensorio peligno non danno prova del loro impegno politico neppure in occasione di interventi che massacrano il nostro territorio, senza beneficio alcuno per la nostra comunità, che ci stanno a fare in Provincia? Che si dimettano. Ma, ovviamente, non lo faranno.
Non si può che convenire con il consigliere Enio Mastrangioli – continua la nota – che ritiene di “assoluta gravità” l’inadempienza della Giunta Provinciale, la quale è stata sorda ad ogni sorta di sollecitazione: non solo è caduto nel vuoto il nostro appello, ma a nulla sono valse anche le iniziative in seno agli stessi organismi provinciali, così come inutile è stato il documento approvato, con voto unanime, dal Consiglio Provinciale nella seduta del 31 gennaio 2011.
Il voltafaccia della Provincia rappresenta un vero e proprio tradimento per un territorio altamente sismico già martoriato dal disastroso terremoto del 6 aprile 2009.
La Snam, naturalmente, ringrazia.
Per completezza di informazione va detto che, a quanto è dato conoscere, hanno presentato ricorso al TAR oltre ai Comuni di Sulmona, Pratola Peligna e Pacentro, anche Corfinio e la Comunità Montana Peligna.
Hanno impugnato il decreto del Governo, entro il termine del 4 giugno, anche il Comune dell’Aquila ed il WWF nazionale.
E’ mancato invece all’appello, per restare nel nostro comprensorio, il Comune di Roccacasale che pure è interessato pesantemente dal progetto Snam. Il metanodotto infatti, in questo Comune attraversa il fiume Sagittario in una zona di massimo rischio di esondazione, secondo la classifica di pericolosità stilata dalla Regione.
I pubblici amministratori – concludono i Comitati – sappiano che i cittadini non sono distratti e non dimenticano: sanno ben distinguere tra chi difende, con convinzione ed efficacia il territorio, e chi invece fa solo finta ma sta, in realtà, dall’altra parte”. Red.

i Comitati cittadini per l’ambiente chiedono le dimissioni del presidente Del Corvo e dei consiglieri peligni.ultima modifica: 2011-06-10T13:00:07+02:00da vivrescanno
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