Riportiamo di seguito le comunicazioni dell’ufficio stampa del Comune di Terni con le quali nel 2018 ha dato conto della dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente ad opera del Commissario Straordinario nominato dal Prefetto a conclusione della procedura di riequilibrio finanziario di cui agli articoli 243 bis del TUEL e seguenti di cui in calce si riportano i rifermenti.

(Ufficio stampa – approvazione rendiconto 2019) ha comunicato che   il Consiglio comunale, nel tardo pomeriggio del 30 giugno 2020)  ha deliberato con 20 voti a favore e 12 contrari il rendiconto della gestione per l’esercizio 2019 e la annessa relazione della giunta comunale.
Lo stesso ufficio nel 2018 aveva comunicato che il commissario straordinario (Antonino Cufalo)  ha deliberato aveva  dichiarato il dissesto del Comune di Terni dopo la mancata approvazione del piano di riequilibrio da parte della sezione di controllo della Corte dei Conti dell’Umbria  e la mancata deliberazione di dissesto finanziario da parte del Consiglio comunale, entro i termini assegnati dal Prefetto.

Insomma in pieno dissesto il comune di Terni ha regolarmente approvato il rendiconto 2019 senza sollecito del Prefetto. Nel nostro paese non vediamo proprio cosa ci sia di particolare  visto che addirittura la giustizia Amministrativa ha addirittura annullato il dissesto dichiarato dal Consiglio Comunale e quindi in uno stato migliore (piena operatività del Consiglio).

D’altra parte il rendiconto di gestione 2019 e’ l’unico strumento che consente di riscontrare l’effettivo stato attuale del bilancio comunale che, ricordiamo, la Consulta lo scorso giugno ha ribadito essere “un bene pubblico non frazionabile ovvero unico”.

Ci domandiamo allora:

A Terni vige o no la stessa normativa di Scanno?

Riferimenti:

Ufficio Stampa-dichiarazione del dissesto

Ufficio stampa. Approvazione rendiconto 2019