IL SINDACO – TIRATO IN BALLO DA SILVANI CHE SOSTIENE CHE IL PROBLEMA È’ POLITICO – PER IL MOMENTO TACE.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA NEI GIORNI SCORSI SI ERA ESPRESSO IN MANIERA POSSIBILISTA SULLA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA PRECISANDO SUCCESSIVANTE CHE SI TRATTAVA DI UNA POSIZIONE POLITICA PERSONALE.
ORA DOPO CHE DA TEMPO LA QUESTIONE È ALLA RIBALTA, SILVANI CHIEDE CHE IN CONSIGLIO COMUNALE SI PRENDA UNA POSIZIONE A FAVORE DEL PUNTO NASCITA DI SULMONA.
VEDIAMO LA REALTA’: ECCO DOVE SONO NATI I BIMBI DEL CENTRO ABRUZZO(reteabruzzo)
Dei 436 nati in totale nel centro Abruzzo nel 2014, 46 sono stati registrati nell’ospedale di Pescara, 37 in quello diAvezzano, 36 a Chieti, 19 a Isernia, 13 a L’Aquila, 8 a Roma, 19 in altre realtà. Non passano inosservati i 24 del nosocomio di Capua (15 mamme da Castel di Sangro -paese in cui sono nati 52 bimbi di cui 8 nell’ospedale sulmonese e 13 ad Isernia-, 3 da Roccaraso, 1 da Barrea, 1 da Pescasseroli, 3 da Ateleta, 1 da Scontrone) e gli 8 in quello di Napoli (3 da Castel di Sangro, 2 da Ateleta, 1 da Raiano, 1 Rivisondoli, 1 da Pescasseroli).
Su 16 scannesi 5 hanno scelto Sulmona, 7 Avezzano 2 L’Aquila e 2 Roma.
Il consigliere comunale di Scanno Luca Silvani interviene così sulla questione del punto nascita. “Il problema è, come spesso accade, politico e non tecnico, la peculiarità di un territorio montano, la conformazione e le reali esigenze dei suoi abitanti non possono essere messe da parte – scrive in un’accorata nota – per questi motivi sono certo che la stessa popolazione di Scanno è contraria alla chiusura del reparto, in totale disaccordo con le affermazioni del consigliere Fusco che rischiano di isolare ingiustamente Scanno dalla necessaria coesione politica della Valle del Sagittario e del comprensorio peligno-sangrino. La chiusura del punto nascite di Sulmona rappresenterebbe un pregiudizio al diritto alla salute che dovrebbe essere garantito alla nostra popolazione parimenti a quello che possono vantare i cittadini della costa. Ma allo stesso tempo, tale scriteriato atto politico sarebbe l’ennesimo schiaffo al sistema socio-economico del nostro territorio, già fortemente spogliato di tanti altri servizi. Chi governa la nostra Regione deve assumersi l’onere di garantire non solo la permanenza del punto nascite, ma deve operare per renderlo ancora più sicuro e efficiente di quanto possa esserlo ora. Sarà mia cura investire il Consiglio Comunale di Scanno di un ordine del giorno ad hoc, nel quale sia espressa il reale convincimento della massime Assise scannese su tale tematica”.