Corte dei Conti … fondazioni Ente locale!!!!!!!!!!

Riprendiamo un interessante intervento della sezione di controllo della Corte dei Conti della Regione Friuli Venezia Giulia sui limiti del ricorso alla fondazione da parte degli enti locali. 

La Corte chiarisce che la fondazione serve all’Ente locale per esternalizzare le sue attività e/o servizi (se ci sono) al privato secondo il principio di sussidiarietà orizzontale (dove convivono privato e pubblico).  Una convivenza sbilanciata confermata dalla cronaca giornalistica infatti in caso di crisi economiche a farne le spese sono solo e sempre le casse comunali.

Alla luce delle precisazioni della Corte una riflessione su un simile strumento  e’ doverosa visto che a fronte di corposi oneri a carico del pubblico non sussiste un adeguato riscontro per la collettività.

Lo stesso legislatore, tenuto conto delle problematiche segnalate dalla Corte dei Conti, ha ritenuto di prendere una strada diversa riformando il  terzo settore (no-profit) e puntando sul  principio di sussidiarietà verticale che individua i distinti ruoli e oneri tra privato e pubblico.  Un “modus operandi” più trasparente peraltro già adottato nel nostro paese, che quest’anno è stato  migliorato con una programmazione condivisa.

Perche’ allora un Ente locale dovrebbe costituire una propria fondazione?

La domanda è d’obbligo. Noi qui prendiamo atto solo che la sussidiarietà orizzontale (detto anche in house) tra pubblico/privato non ha prodotto frutti anzi.  Da qui la riforma del “no-profit” con la nascita degli ENTI del SETTORE.

ENTI che devono essere registrati  al  Runts (Registro Unico del Terzo Settore) dal Notaio previa verifica dei requisiti previsti dal Codice del Terzo Settore che garantisce la stabilita’ e la correttezza della gestione dell’ENTE.

ENTI che collaborano con gli Enti pubblici con il principio di sussidiarietà verticale che garantisce la massima trasparenza.

Il legislatore ha ritenuto quindi che per gli Enti locali e’ più utile e conveniente affidarsi al TERZO SETTORE!!!!!!!!

Sono Enti che operano sul territorio e quindi conoscono bene  i reali bisogni  dei cittadini, peraltro sotto gli occhi di tutti.  Vi lasciamo solo immaginare quali disagi possano  incontrare i cittadini (in prevalenza anziani)  per Vivere Scanno un paese  situato in alta montagna e con una viabilità ridotta all’essenziale.

Perché allora  mettere i fondi pubblici su un modello operativo superato e non impegnarli sui servizi sociali ai cittadini?