Scanno ….Un nuovo gestore per la seggiovia

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Dopo la nuova rottura con il gestore di Collerotondo riinizia la rincorsa per trovare un nuovo gestore del Bacino di Collerotondo. Uno scenario purtroppo già visto diverse volte negli ultimi anni.  L’unica parentesi di stabilità l’abbiamo avuta con Sciare a Scanno che fu costituita proprio in virtù delle diverse esperienze negative vissute.

Pur tuttavia non sembra cambiare la linea dell’amministrazione  pur se, sulla sua pelle, ha dovuto toccare con mano quanto sia rischioso affidare in consessione ad  un soggetto un bene così importante per l’economia del nostro paese.

Cosa deve succedere ancora???

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Monte Rotondo, il Comune punta su un affidamento ventennale

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Scanno… Come dare stabilità a Collerotondo??

imageimagelogo VIVERE SCANNO NEWdonne di scanno

Le prime notizie che ci arrivano non ci sembrano rassicuranti anzi..

sembra infatti che si insista sul concetto di sempplice affidamento in concessione che in quiesti anni non ha fatto altro che creare contenziosi, exstracosti per le casse comunali  e problemi di continuità funzionale degli impianti (se si esclude la parentesi “Sciare a Scanno”).

Ci pare inconcepibile non prenderne atto che anche questa estate la Seggiovia è rimasta chiusa proprio per colpa del “gestore” che ha riconsegnato le chiavi “senza” giustificazioni nel pieno della stagione estiva. Le conseguenze per il paese sono state molto pesanti sia sotto il profilo economico che di immagine. Ancora una volta ci resta propabilmente un “giudizio civile”  per ottenere il risarcimento dei danni “economici”  ma certo non potranno essere risarciti i tanti turisti che non hanno potuto fruire della Seggiovia.

Ci pare che anche le altre proposte pubblicate non si discostano dalla linea dell’amministrazione. L’unica cosa che si può condividere è certamente quella di fermare il bando di revisione generale e far convergere tutte le risorse disponibili su un “unico” progetto volto a garantire una stabile funzionalità almeno nei prossimi dieci anni. Un progetto nel quale “il Comune”, alla luce anche delle più recenti sperienze,  non può e non deve estraniarsi . A cosa sono servite infatti le volture delle utenze al gestore???

Come prevedibile “a nulla” anzi , per assicurare il collaudo dell’impianto,  il paese si è dovuto sobbarcare anche dei costi del riallaccio delle utenze “tagliate per morosità”.  E i preventivi controlli???

Riconfermiamo ancora una volta che,  in accordo alla normativa vigente, occorre ricorrere al “project financing”  dove  far confluire sia le ingenti risorse pubbliche già disponibili (Comunali e Provinciali che quelle private per garantire per almeno dieci una stabile funzionalità del bacino di Collerotondo.   Un progetto integrato di  “lavori, manutenzioni e  conduzione   che da una parte offrirebbe al pubblico più idonei strumenti di controllo e al privato di contenere i rischi di gestione. In tale progetto andrebbero a confluire pure  i fondi regionali di 825 mila euro, a suo tempo revocati,  ma che la stessa regione si è impegnata a rifinanziare.

Un progetto che pensiamo possa essere il primo passo per la rinascita di Scanno!!!

 

 

Scanno… albo pretorio on line del Comune!

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Ieri abbiamo dato le precisazioni che il Sindaco circa le ricorrenti criticità che interessano il bacino di Collerotondo. Sappiamo che da più parti, infatti, vengono espressi dubbi sulla opportunità di continuare ad investire su un bacino che stenta a stabilizzarsi e poco appetibile al mercato. Lo stesso Sindaco,  che invece ha ribadito l’impegno a dare stabilità al bacino, pur rappresentando  le recenti difficoltà a trovare (dopo la inusuale riconsegna delle chiavi da parte del gestore degli impianti)   un gestore per l’estate  ha dato corso alla revisione degli impianti, entro entro il 3 agosto, per poter garantire il regolare svolgimento della stagione invernale.

Alla luce comunque di voci contrastati  ribadiamo  la necessità di una informativa completa e facilmente fruibile dagli utenti  evitando i continui e generici rinvii ad allegati e/o norme che spesso fanno perdere  gli elementi essenziali  degli atti pubblicati sull’albo :  l’indirizzo dell’organo di governo (la giunta)”, “l’obiettivo della delibera e/o determina”, “il contesto normativo di riferimento””; le analisi effettuate”; “la scelta assunta”.

E’ infatti evidente che una pubblicazione su “internet”  indirizzata a “tutti” non può utilizzare un linguaggio “burocratese”  incomprensibile spesso anche agli addetti ai lavori.

Quando si passerà al  linguaggio del “buon padre di famiglia” (cioè della gene comune) fatto di  pochi ma chiari concetti  (cosa si vuole fare e la sua legittimità,  perchè e come serve per  realizzarlo, quanto costa”).

Infatti,   come diceva un grande cantante,  “tutto il resto è noia”.