Turismo, 800 posti letto in più

Crescono le strutture alberghiere con i Progetti integrati territoriali

SULMONA. Più posti letto alle strutture ricettive nel Centro Abruzzo grazie ai Pit (Progetti integrati territoriali), che in sei anni – dal 2000 al 2006 – hanno riversato in quest’area 18 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno per un’economia in crisi, che consacra il turismo quale volàno di sviluppo. Quasi tutta la somma, infatti, è andata a proprietari di alberghi, bed & breakfast e agriturismi fra Valle Peligna e Alto Sangro. Come conferma il bilancio sull’uso dei fondi comunitari stilato in questi giorni dalla Regione, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico e l’Uval.  STRUTTURE RICETTIVE. In base ai dati sugli alberghi, i centri che hanno beneficiato in misura maggiore dei fondi sono stati quelli dell’Alto Sangro: con Roccaraso passato da 1.540 posti letto a 1.836. Un risultato importante per il centro turistico montano, la cui amministrazione è guidata da Francesco Di Donato. Pescasseroli da 1.272 a 1.473, Barrea da 93 a 122, Villetta Barrea da 164 a 264, Pescocostanzo da 208 a 276. Buono anche il dato di Scanno salito da 784 a 842. Pescocostanzo, invece, registra un primato per gli agriturismi, coi posti letto saliti da 32 a 44. Stabili Campo di Giove e Anversa, con i loro 30 posti. Nel complesso il settore alberghiero nell’area dei Pit è cresciuto del 14 per cento, a fronte di una crescita del 5 in tutta la provincia dell’Aquila.  L’IMPIEGO DEI FONDI. Il 60 per cento è assorbito dalla misure per il sostegno a progetti imprenditoriali (300 in tutto) di valorizzazione del patrimonio ambientale, storico-culturale e ricettivo Le restanti risorse sono ripartite tra interventi di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali e il miglioramento infrastrutturale, a cui sono destinati 3 milioni e 389mila euro (con 25 interventi in totale). Per la tipologia dei progetti ben 300 sono quelli di sostegno alle imprese; 11 sono classificati come riqualificazione di aree industriali e artigianali (di cui 3 gestiti dal Consorzio industriale e cinque dai Comuni); 8 come recupero di centri storici, strutture di servizio e intervento arredo urbano (di cui due gestiti dalla Comunità montana e sei dai Comuni); 6 sono di restauro di strutture museali (tutti gestiti da singoli Comuni).  I PIT. Nell’ambito della Valle Peligna e dell’Alto Sangro ricadono 31 Comuni, 21 dei quali situati in aree protette fra il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Nazionale della Majella, 28 in aree Sic (Siti di importanza comunitaria). Per una popolazione complessiva che si attesta su quasi 67mila persone.  RIPARTIZIONE. Sul piano finanziario, la dotazione complessiva del Pit Sulmona-Alto Sangro è di circa 18 milioni di euro per il periodo 2000-2006. Il 38 per cento delle risorse complessivamente assegnate proviene dall’Europa, il 44 da capitali nazionali e, infine, il 18 da stanziamenti regionali.

Turismo, 800 posti letto in piùultima modifica: 2011-11-03T08:42:00+01:00da vivrescanno
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