Scanno, le ultime schermaglie poi resta solo la decisione del Consiglio di Stato prevista nell’adunanza pubblica del  prossimo 25 giugno 2020.

Oggi sono state presentate le memorie della minoranza e dei cittadini e quella di replica del Comune di Scanno; resta quindi da effettuare il deposito della controreplica della minoranza e cittadini.

Siamo peraltro venuti a conoscenza che la minoranza e i cittadini hanno impugnato alla sezione riunita della Corte dei Conti anche la delibera del 7 maggio 2020 sul merito “contabile” contestando  la situazione economica rappresentata che non sarebbe aderente  a quella reale.

La matassa insomma e’ sempre piu’ ingarbugliata, speriamo pertanto che il Consiglio di Stato faccia definitiva chiarezza su un tema che ha visto pure l’intervento della Cassazione (nel 2014) che sulla delibera di dichiarazione di dissesto dell’ente locale il giudice  è necessariamente incentrato alla verifica del corretto esercizio del potere (di azione) in ordine all’accertamento dei presupposti di fatto previsti dalla legge.

La cosa che balza agli occhi e’ che, di fatto, le scelte sono state rimesse alle sedi giudiziarie quando  ci sarebbe potuta essere una strada condivisa che avrebbe chiuso  i contenziosi giudiziari e le radiografie del passato. Peccato! Un treno perso.

E’ inoltre curioso che l’amministrazione si sia  assunta la responsabilità di dichiarare il dissesto quando poteva attendere le decisioni degli organi istituzionali di controllo ed invece ha lasciato ai giudici decisioni che andavano assunte dagli organi di governo locale.

Chiudiamo con un vecchio detto scannese:

Cu vuo’ fa trist a ch c’ capta