Scanno, si e’ svolta ieri una riunione del gruppo di minoranza e il Sindaco allargata agli ex Sindaci e altri.
Lo scopo dell’incontro, promosso dal gruppo di minoranza, per trovare una soluzione condivisa su come risolvere il contenzioso che si e’ aperto, sia sul piano contabile che amministrativo, sulla scelta discrezionale dell’Amministrazione che in contrasto con le procedure di legge ha deliberato in consiglio comunale il dissesto finanziario del Comune di Scanno.
E’ veramente incomprensibile che, nonostante le dettagliate e innovative previsioni del ricorso alla procedura di riequilibrio di bilancio, il nostro paese debba andare in “default” senza che sia esperito un tentativo di proposta per evitare al paese un simile smacco per i gravi riflessi sul tessuto socio economico del paese e sull’immagine che certamente sarebbe penalizzata.
All’incontro erano presenti tutti soggetti interessati che hanno espresso l’unanime volontà’ di trovare un modo per uscire da una situazione che certamente non aiuta il paese.
Il Sindaco non ha escluso la possibilità di un confronto in vista del consiglio comunale del 18 giugno prossimo. Tuttavia il successivo intervento del Vice Sindaco ha mostrato delle resistenze a fare un passo indietro nonostante, nel corso dell’incontro, sono state avanzate da più parti diverse incongruenze e inesattezze sui dati elaborati dalla maggioranza.
Peraltro non sono state chiarite le ragioni dell’iter amministrativo (quindi non contabile) seguito per deliberare il dissesto. Una delibera, annullata dal TAR, che peraltro, non e’ stata preceduta dalla preventiva istruttoria della Corte dei Conti e del conseguente intervento del Prefetto cosi come e’ previsto dalla procedura di riequilibrio finanziario (art. 243bis-243quinqies) a cui il Consiglio ha aderito con la delibera del consiglio del 31 agosto 2019.
Una procedura che, una volta scaduto il termine perentorio per approvare il Piano di Riequilibrio, prevede un’unica via di uscita il “dissesto guidato”.
La parola sulla legittimità’ amministrativa adesso e’ al Consiglio di Stato al quale e’ ricorsa l’amministrazione.
Cosa succederà? Lo scopriremo solo vivendo!!!!