Il Presidente non convoca il Consiglio Comunale richiesto dalla Minoranza …

cropped-logo-vivere-scanno.jpg…. Altro che Amministrazione partecipata qui si evita anche  quella essenziale prevista dalla legge, tanto che e’ dovuto intervenire il prefetto.

Ce la farà la minoranza ad evitare al paese il fallimento?

Crediamo infatti occorrerà tanta energia per contrastare una evidente volonta’ dell’amministrazione di non desistere.

Vediamo come siamo arrivati in questa situazione!

La Corte dei Conti, a seguito di una nota successiva alla sentenza del TAR del Comune di Scanno, ha invitato lo scorso 8 maggio  l’Amministrazione a porre in essere le misure correttive tagliando le spese superflue (vedi post blog  Vivere Scanno).
L
a minoranza, vista l’indisponibilita’ della maggioranza emersa in un preventivo incontro informale,  formalizzava al Presidente la richiesta del consiglio straordinario per approvare un piano di riequilibrio idoneo a soddisfare, entro il termine di 30 giorni indicato dalla Corte dei Conti,  le richieste avanzate dalla stessa Corte.

Il presidente del Consiglio, pur in presenza di un tema molto rilevante per il paese, non ha  convocato il Consiglio ne’ entro il termine indicato dalla Corte dei Conti (ormai scaduto) ne’ entro il termine di 20 giorni dalla richiesta della minoranza previsto dalla legge che ha  comportato la diffida del Prefetto.
Si auspica ovviamente che il Prefetto (soggetto ultimo della procedura dissesto guidato attivata dalla Corte dei Conti dopo la sentenza del TAR) abbia reso noto alla stessa Corte che e’ in corso di convocazione  il  Consiglio Comunale che riteniamo  non possa essere esautorato di uno dei suoi ruoli fondamentali.

Un fatto anomalo che verrebbe dopo una dichiarazione di dissesto assunta (in contrasto con la minoranza) senza attendere gli adempimenti di competenza della Corte dei Conti prima e del Prefetto poi.

Due passaggi obbligati del dissesto guidato voluto dall’Amministrazione che ha ritenuto,  a sua discrezione,  di non predisporre, entro i termini perentori di legge (90 giorni dalla delibera di agosto 2019), il previsto Piano di Riequilibrio; un adempimento che la legge pone a carico  dell’Ente; il dissesto infatti e’ una soluzione di ultima istanza dopo aver esplorato tutte le alternative.

A nostra memoria peraltro il Consiglio – ovvero quello che dovrebbe indicare la linea all’organo di governo –  dal 6 dicembre 2019 non e’ stato mai convocato pur a fronte di cambiamenti epocali prodotti dal  Coronavirus che ha visto il governo stanziare ingenti risorse (che solo qualche mese fa sembravano impossibili) proprio per evitare dissesti degli Enti locali e  del Sistema in genere.

Cio’ nonostante al nostro paese  non sembra vi sia altro futuro  se non  la strada del dissesto. Non sarebbe questo compito del Consiglio??
Certo che se non si mettono in campo idee e azioni  il fallimento  e’ inevitabile…

E’ notorio infatti che costruire e’ certamente piu’ complicato.


Segue Cartolina odierna a stralcio della Piazza On Line

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Il Presidente non convoca il Consiglio Comunale richiesto dalla Minoranza …ultima modifica: 2020-06-10T13:04:47+02:00da vivrescanno
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