Scanno, il Sindaco chiede supporto alla Corte dei Conti per ripristinare il dissesto annullato dal TAR

 Lettera del  Sindaco alla Corte dei Conti

cropped-cropped-logo-vivere-scanno.jpgScanno, La Piazza on Line diretta dall’ex Sindaco E. Gentile ha pubblicato oggi la lettera del 28 aprile 2020 che il Sindaco ha trasmesso alla Corte dei Conti dopo che il TAR aveva annullato la delibera del consiglio comunale del 6 dicembre 2019 con la quale era stato dichiarato il fallimento di Scanno.

Nella lettera viene riepilogata la situazione contabile dal 2014 al 2017.

Situazione pregressa ben nota alla Corte dei Conti nulla invece si sa di quella successiva ed in particolare del rendiconto 2019 di cui non si e’ riferito alcunche’.

Infatti dal 2014 in poi l’Amministrazione Spacone, in ossequio alla norma vigente, aveva proposto ed ottenuto dalla stessa Corte l’approvazione di un piano di riequilibrio del bilancio. Uno squilibrio ereditato dall’Amministrazione precedente (come certificato pure dal Commissario che subentro’ all’amministrazione Giammarco) procurato dalla revoca del finanziamento regionale di 825 mila euro  concesso per la ripartenza del Bacino di Collerotondo.

Lo stesso Commissario, esperiti tutti i tentativi bonari,  per riequilibrare il Bilancio fu costretto ad un giudizio contro la regione Abruzzo per riottenere gli 825 mila euroQuesti sono i fatti che a Scanno conoscono anche le pietre e sono puntualmente documentati agli atti del Comune per cui non si capisce per quale ragione gli 825 mila euro  riottenuti nel 2019, con sentenza giudiziale,  non debbano ripianare il bilancio in accordo a quanto perseguito dal Commissario.

In una situazione così evidente  -a fronte di una delibera amministrativa di dissesto finanziario annullata dal TAR per vizi procedurali – si chiude aiuto alla Corte dei Conti (la cui competenza e’ puramente contabile ed in specie su quella del piano di riequilibrio) per portare a tutti i costi il nostro paese al default.

Ha poi sottolineato che la sentenza del TAR si e’ basata solo sugli indicatori di cui all’art. 242 del Tuel.

La dichiarazione del dissesto dell’ente richiede una approfondita istruttoria dalla quale deve emergere l’impossibilità dell’attivazione di un diverso strumento giuridico: è quanto affermato dal TAR Abruzzo, sez. I, L’Aquila, nella sent. 23 aprile 2020, n. 135.

Ha quindi affermato che l’unico criterio da adottare e’ quello dell’Art. 244 del Tuel.

A completare il quadro di una attuale precarietà sono state citate otto condanne di ex amministratori per fatti riferiti intorno al 2000 e quindi prima dell’Amministrazione Cetrone che ha portato a termine il primo riequilibrio di bilancio (periodo 2003-2008)

Circostanza che, in quanto riferita  ad una specifica e datata situazione, non pare avesse  attinenza con il successivo squilibrio di bilancio avvenuto intorno al  2012  dopo la revoca della regione del finanziamento di 825 mila euro.

In relazione a ciò e la carenza di personale non e’ stato possibile percorrere una strada contabile.

Ci pare che  il legislatore abbia indicato per tali fattispecie la procedura del Piano di Riequilibrio che l’amministrazione non ha portato a termine ricorrendo a consulenti esterni invece di attenersi alle disposizioni della Corte dei Conti ovviamente fornendo alla stessa Corte  informazioni complete e conformi agli atti depositati nella casa Comunale..

Scanno, il Sindaco chiede supporto alla Corte dei Conti per ripristinare il dissesto annullato dal TARultima modifica: 2020-07-13T17:31:11+02:00da vivrescanno
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