Scanno, nell’editoriale di ieri il Direttore della Piazza on line, un po’ sottotraccia, rilancia la proposta degli ex Sindaci. Una proposta che, ricordiamo, in sostanza prevedeva:
– il superamento della onerosissima stagione giudiziaria che a nostro modesto parere (oggi come ieri) per la politica dovrebbe essere l’ultima istanza e non una scelta strategica;
– la predisposizione di un piano di azione (di cui peraltro non vi e’ cenno nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale anzi) e l’assunzione delle relative responsabilita’ di portarlo, con determinazione, a termine per scongiurare al paese lo smacco del fallimento.
Una proposta che, incomprensibilmente, e’ stata rispedita al mittente delegando ogni soluzione agli avvocati e alle diverse sedi giurisdizionale coinvolte (amministrative, contabili, legittimita’, costituzionali e cosi via).
Soluzioni ai bilanci sin qui non se ne vedono tanto che non si conosce ancora il rendiconto allo stato attuale (ovvero a circa due anni dal precedente).
Tanta confusione e accanimento verso il nostro paese con conflitti giurisdizionali ipotizzati, con giudici contabili che rivendicano competenze su un contenzioso squisitamente amministrativo, organi di controllo Contabile che invece di controllare i conti invitano ad impugnare sentenze amministrative.
Insomma tante carte bollate ma alla fine l’ultimo bilancio approvato dal Consiglio Comunale rimane sempre quello del 2018, chiuso peraltro in equilibrio, e nessuna proposta correttiva messa in campo dall’Amministrazione in grado di aiutare Scanno ad uscire dalla palude in cui e’ finito.
Che fine hanno fatto i politici che stavano dalla parte dei cittadini?
Noi sempre dalla parte dei piu’ deboli e fedeli ai vecchi ma sempre attuali principi degli scannesi che da sempre faticano per portare avanti la baracca la pensiamo cosi’