Scanno, dissesto o no. La Sezione Autonomie n. 13 del 2013 conferma il dissesto e’ l’ultima spiaggia!!!!

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Prosegue l’analisi della procedura del dissesto guidato. Ed in particolare il caso in cui si arriva a tale procedura quando l’Ente omette di presentare il Piano di riequilibrio. Un comportamento che non consente alla sezione controllo punti di riferimento. In questo caso. la legge prevede che la Sezione controllo imponga  all’Ente delle misure correttive.
Cio’ conferma quanto  da noi espresso nella riunione degli ex Sindaci ovvero che  “non e’ possibile che si possa mandare il nostro paese in dissesto senza che sia stato fatto  neanche  un tentativo per evitarlo”.   Un principio che conferma la bontà dei vecchi ma sempre verdi principi del buon padre di famiglia  ora confermati anche nelle sedi deputate alla interpretazione della legge come la Sezione Autonomie. Principi che dovrebbe essere la “bibbia” per le sedi regionali di controllo!!!!!!???????
D’altra parte i piu’ esperti (!?) ci dicono che in cassa ci sono oltre 300 mila euro non utilizzabili in bilancio perche’ vincolati al bacino di Collerotondo che, cio’ nonostante, intanto  resta fermo con grave perdita economica per il paese. A che cosa servono allora?
Ci dicono pure che  ci sono fondi per investimenti di vario genere e di certo non tutti indispensabili. Solo per riequilibrare il bilancio pare che non ci siano. Eppure il legislatore pone il bilancio in testa alle priorità.
Insomma i fondi  ci sono, i sevizi migliorano ma il bilancio cartolare dice il contrario. Dove sta la realta’?.

corte-dei-conti Il bilancio nel 2018 era in equilibrio ma a dicembre era irrimediabilmente squilibrato. Cosa e’ successo? …mistero!!!

Ma vediamo invece cosa avrebbe voluto  la Sezione Autonomie nel caso specifico di Scanno. Dove il bilancio 2018 era a posto eppure ad agosto 2019 si ricorre alla procedura di riequilibrio. Un atteggiamento cautelativo?
Invece in zona Cesarini si omette di presentare  il Piano di Riequilibrio. In tale fattispecie per la Corte dei Conti  sezione Autonomie “… rivive il procedimento valutativo iniziato dalla SRC e approdato all’individuazione delle misure correttive che devono essere imposte all’ente.”. Invece e’ successo tutt’altro che ci ha portato ad un caos giudiziario che e’ sotto gli occhi di tutti.


Sezione Autonomie n. 13 del 2013

CONSIDERATO
5) Diversa è la situazione nell’ipotesi in cui sia stata sospesa temporaneamente la procedura di dissesto guidato e l’ente non abbia presentato il piano di riequilibrioTale evenienza, che rappresenta una situazione che si colloca fuori della portata regolativa ordinaria della procedura di riequilibrio fin qui esaminata (dove l’Ente prova ad evitare il dissesto), Per tale discrasia  la Corte ritiene necessario un raccordo tra le due procedure poiché le norme devono essere interpretate affinché abbiano un significato.7B515BF1-9C19-4567-BD7E-98A7CCFF433EInfatti  i piani di riequilibrio devono contenere  le misure correttive accertate dalla Corte dei Conti,  cio’ consente di fatto consente una valutazione compiuta sulla sussistenza dei presupposti del dissesto. pertanto se manca Con la manca il piano di riequilibrio vengono a mancare tali elementi di valutazione per cui  e’ necessario che le misure correttive individuate dalla sezione Controllo vengano imposte all’ente.

Infatti la mancata presentazione del piano di riequilibrio, come ogni comportamento omissivo,  non elide la necessità che sia definitivamente accertata la capacità, o meno, dell’ente di riequilibrarsi secondo 

Dissesto finanziarioi criteri e le valutazioni concluse dalla sezione regionale di controllo. (in sostanza sostiene che la passività’ dell’Ente non cancella la necessita’ che Corte dei Conti accertarti la sussistenza dei presupposti di legge per il dissesto).
Una situazione che non si verifica negli altri casi  (diniego di approvazione del piano, mancato rispetto degli obiettivi, mancato riequilibrio) perché in quei casi la valutazione sul piano di riequilibrio  della Sezione regionale di controllo  ha consentito di accertarli.

Insomma senza aver individuato le misure correttive (ne’ dall’Ente ne’ dalla Corte dei Conti) ci ritroviamo alla situazione censurata dal TAR ovvero con una dichiarazione di dissesto senza aver accertato che non esistono alternative al dissesto.

COME SI VEDE IL TAR E LA SEZIONE AUTONOMIE SONO ALLINEATE, E LA SEZIONE CONTROLLO PERCHE’ NON HA IMPOSTO AL COMUNE LE MISURE CORRETTIVE?

Scanno, dissesto o no. La Sezione Autonomie n. 13 del 2013 conferma il dissesto e’ l’ultima spiaggia!!!!ultima modifica: 2020-10-29T20:41:33+01:00da vivrescanno
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