Scanno, come noto il commissario con delibera n. 12 dell’OSL, al fine di ripianare il bilancio comunale, invitava l’amministrazione a riscuotere le pregresse e necessarie tasse comunali.
Con la successiva delibera n. 13 il commissario, per contrastare l’inerzia (!) della stessa, invitava una società a fare un preventivo delle attività necessarie per riscuotere dette tasse pregresse ancora non pagate nonostante la grave situazione delle casse comunali.
In tale contesto l’ex Consigliere delegato ai tributi e finanze, alla luce della sua diretta esperienza, interviene oggi sul Gazzettino della Valle del Sagittario con argomentazioni e citazioni di atti pregressi assunti per riscuotere “crediti” (in parte ora prescritti) per un ammontare complessivo rilevante (superiore al milione di euro). Argomenti peraltro non trascurabili per la rilevante ricaduta sul quotidiano dei cittadini che ormai da anni fanno sacrifici per risanare le casse comunali senza mai vedere la fine del tunnel. Tra i punti toccati nell’articolo di seguito ci soffermiamo su quelli che sono frutto della sua diretta e documentata esperienza:
- Come delegato dell’allora Sindaco Spacone al coordinamento dell’Ufficio Tributi, ho curato (direttamente e gratuitamente!) il caricamento nella banca dati del Comune dei versamenti eseguiti con modello unificato di pagamento, con la periodicità prevista dei flussi informativi e contabili, provenienti dall’Agenzia delle Entrate” a tutto il mese di maggio 2018.
2) Al termine del nostro mandato amministrativo avevamo lasciato un Ufficio Tributi aggiornato e pronto per la riscossione, anche contestuale di tutte le annualità non ancora prescritte, dal 2013 al 2017, dei tributi IMU–TASI–TARI evasi.
3) Nel corso dell’ultimo consiglio comunale del mio mandato amministrativo, il 4 giugno 2018, in occasione dell’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2017 avvenuto con la deliberazione n. 20 del 4 giugno 2018, avevo fornito i dati relativi all’evasione IMU degli ultimi cinque anni ed avevo evidenziato che l’imposta non versata spontaneamente negli anni 2013–2017 era superiore agli 840 mila euro.
4) Avevo, inoltre, quantificato in 500 mila euro gli importi ancora da riscuotere per la TARI riferita al periodo 2010 – 2015, mentre per l’anno 2017, a fronte di un importo complessivo previsto di circa 383 mila euro, risultava ancora versato a maggio 2018 meno della metà del dovuto.
Siamo di fronte ad atti pregressi già pronti all’uso che, ove confermati, avrebbero un’incidenza determinante sulla salute delle casse comunali e di conseguenza sul bilancio comunale alla base del dissesto finanziario!