Scanno, questa mattina si sarebbe dovuto tenere un consiglio comunale con all’ordine del giorno tredici punti.

Quello che sembrava potesse essere utile al paese era il piano di riequilibrio per risanare il deficit di bilancio che si trascina ormai da anni. Un deficit che la precedente Amministrazione Spacone aveva previsto di ripianare con un piano pluriennale in accordo con le norme vigenti.

Piano che l’attuale  amministrazione, al di là della delibera del 31 agosto 2019, ha mostrato chiaramente  di non voler proseguire tanto che il 6 dicembre 2019, in maniera immotivata e improvvisa, provvedeva a dichiarare il fallimento del paese senza rispettare le procedure di legge.

Dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato emessa lo scorso 25 giugno 2020 che, rimodulando la sospensiva concessa con decreto del presidente di sezione,  ha ritenuto di tutelare l’esigenza rappresentata  (rischi  verso creditori) solo con una tempestiva  fissazione dell’udienza pubblica indicata nel 19 novembre 2020 (lasciando impregiudicata ogni altra valutazione) si sarebbe auspicato un cambio di atteggiamento da parte dell’amministrazione. Infatti in questo modo il Consiglio di Stato non ha ripristinato il dissesto ma ha solo accorciato il tempo per la decisione di merito ridando, nel frattempo, piena operatività al consiglio comunale.

Ciò nonostante l’amministrazione   ha comunque deciso di svolgere il consiglio comunale con pareri del Responsabile dell’area finanziaria sul piano di riequilibrio motivati dal dissesto.

Una ordinanza del Consiglio di Stato che al contrario, al di là del linguaggio tecnico utilizzato, ha nella sostanza invitato l’amministrazione a proporre il risanamento del bilancio (già avviato dalla precedente Amministrazione Spacone) attuando le previsioni di legge (si qui disattese con valutazioni discrezionali non conformi alla legge).

Un atteggiamento che evidentemente non deve essere piaciuto alla minoranza che, eccependo sulle modalità di convocazione e non solo,  ha fatto saltare per la seconda volta in pochi giorni la seduta del consiglio.

Siamo convinti che, invece, si debba con urgenza fare una seduta ordinaria di consiglio per approvare il rendiconto 2019  e, se la situazione comunale non sia nel frattempo migliorata,  il piano di risanamento rimodulando, eventualmente, quello in essere.