Pietro Spacone, gia’ Sindaco di Scanno risponde alla Maggioranza. “Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico”.

L’ex Sindaco Pietro Spacone con un intervento sul Gazzettino della Valle del Sagittario risponde al comunicato stampa diffuso dalla maggioranza consigliare

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LE FUORVIANTI DICHIARAZIONI
DEL SINDACO DI SCANNO

di Pietro Spacone, già Sindaco di Scanno

359C2B90-158B-4A45-B118-F5D4F1BE5355SONO COSTRETTO, mio malgrado, ad intervenire in quanto profondamente sconcertato per le dichiarazioni rese dal Sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, nell’annunciare la volontà sua e dei Consiglieri di Maggioranza di voler far ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo con la quale è stata annullata la deliberazione del dissesto n. 34 del 6 dicembre 2019.

Sono sconcertato sia per l’ostinazione dimostrata nel voler portare ad ogni costo il nostro paese verso il baratro del dissesto finanziario, sia per le altre dichiarazioni che dimostrano come sia il Sindaco che gli attuali consiglieri di maggioranza abbiano dedicato poco tempo a leggere gli atti amministrativi per conoscere quanto accaduto nella vita finanziaria del nostro Comune negli ultimi anni.
Se il Sindaco ed i Consiglieri di maggioranza avessero dedicato un po’ del loro tempo a leggere le delibere della Sezione di Controllo della Corte dei Conti, dal 2013 in poi, ed avessero letto anche le relazioni che la mia Amministrazione ha puntualmente trasmesso alla Corte, dovrebbero chiederci solo scusa!
Come hanno potuto il Sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza dichiarare durante il Consiglio comunale del 6 dicembre 2019 che il dissesto finanziario è un toccasana per tagliare i ponti col passato, senza precisare, però, con quale periodo del passato, se hanno dimostrato di non avere conoscenza dei fatti e degli atti degli ultimi anni?
I consiglieri di maggioranza hanno contezza che tutti gli atti della Corte dei Conti sono riferiti principalmente all’analisi della situazione finanziaria del periodo 2008-2012 e che alle numerose criticità, anche gravi, emerse in quel periodo, l’Amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere ha cercato soltanto di porre rimedio, ripristinando una corretta gestione del bilancio?
Come può ancora il Sindaco, in modo demagogico e fuorviante, dichiarare che la mia Amministrazione abbia responsabilità sulla cattiva gestione dei fondi per la costruzione dei nuovi loculi cimiteriali? Se il Sindaco avesse avuto l’umiltà di leggersi le relazioni prodotte dalla mia Amministrazione e i documenti contabili, avrebbe capito che le somme versate dai cittadini di Scanno per prenotare i loculi cimiteriali sono state versate nelle casse comunali nell’aprile 2012 e che a giugno sempre del 2012 erano già sparite.
Ad amministrare Scanno in quel periodo non c’eravamo noi, ma altri! Tant’è che il progetto dei loculi è stato pagato da noi con i fondi di anticipazione liquidità concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, proprio perché quando ci siamo insediati, nel giugno del 2013, non vi erano più somme a disposizione.
È nel periodo tra il 2008 e il 2012 che i capitoli delle somme vincolate sono stati svuotati per attingere la liquidità necessaria per pagare i lavori effettuati sul bacino sciistico di Collerotondo, in seguito al mancato trasferimento da parte della Regione degli 825 mila euro.
Perché, invece, l’attuale Sindaco ed il suo diretto collaboratore Vice Sindaco insistono a scaricare le responsabilità sulla mia Amministrazione quanto tutto il disastro finanziario proviene proprio da quel periodo? Se vogliono davvero fare chiarezza e affermare la verità sulle cose successe si studino gli atti ed indichino apertamente i responsabili delle criticità contabili che si trascinano ormai da anni.
Se fossero stati più umili e attenti, avrebbero evitato di incassare in modo errato gli 825 mila euro assegnati dalla Regione, pervenuti al Comune di Scanno a ristoro delle somme spese negli anni 2008-2012 per sostenere gli impianti di risalita di Collerotondo.
E’ bene che gli Scannesi tutti e gli attuali amministratori sappiano che nel 2013, nonostante le numerose criticità contabili evidenziate già nella Relazione di Inizio Mandato e i numerosi debiti esistenti, anche fuori bilancio, la mia Amministrazione ha sempre lavorato, assumendosi tutte le responsabilità, contro il fallimento del nostro Comune. Se avessimo avuto la stessa ostinazione degli attuali amministratori nel perseguire il dissesto, se avessimo voluto utilizzare lo stesso dissesto come finalità politica, non avremmo avuto alcun problema, perché allora sì che vi erano tutti i presupposti per dichiararlo.

Invece, per il bene della nostra Scanno,  sollecitati anche da tanti operatori economici, presidente della COTAS Giuseppe Marone in testa, abbiamo preferito impegnarci, convincendo anche la  Sezione di Controllo della Corte dei Conti nell’adunanza del 18 dicembre 2013, per evitare  di affossare il paese portandolo al fallimento.

Per finire, vorrei invitare l’attuale Sindaco a leggersi gli atti, prima di dichiarare che la mia Amministrazione ha istituito le tasse al massimo!
Forse gli sfuggono le deliberazioni del Commissario Prefettizio che già nel 2012 aveva istituito l’IMU con l’aliquota ancora oggi vigente e confermata anche lo scorso anno.
Forse gli attuali Amministratori non hanno letto gli atti del 2013 con i quali la mia Amministrazione ha eliminato l’aumento del 30% sulla Tarsu deliberato dal Commissario Prefettizio per far fronte ai debiti del periodo precedente ed ha perfino rimborsato la Tarsu indebitamente versata dai cittadini di Scanno.

L’unica tassa introdotta durante la mia amministrazione, perché prevista dalla legge, è stata la TASI, successivamente abolita, sempre per legge, sull’abitazione principale.

Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.

Pietro Spacone, gia’ Sindaco di Scanno risponde alla Maggioranza. “Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico”.ultima modifica: 2020-04-28T00:33:17+02:00da vivrescanno
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