IL DISSESTO FINANZIARIO E LA GIURISPRUDENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

cropped-cropped-logo-vivere-scanno.jpgSul Gazzettino della Valle del Sagittario  interviene l’ex assessore alle finanze, dott. Roberto Nannarone, sul tema del dissesto finanziario.

In particolare, con una puntuale argomentazione, ha affrontato due aspetti connessi al ruolo  esercitato dal Consiglio di Stato  su una decisione cautelare del TAR (nel caso del nostro parse conclusa con una “sentenza breve”).

In primo luogo ha evidenziato taluni limiti di censura sull’operato del TAR prendendo  a riferimento un caso specifico che ha interessato il Comune di Paola dove era stata impugnata una semplice sospensiva provvisoria.

In secondo  luogo evidenzia come nel caso nostro il revisore dei conti sia intervenuto ex post su una proposta di deliberazione dell’amministrazione quanto tale delibera doveva essere conseguenza  degli accertamenti dello stesso sulla  presenza o meno dello stato di dissesto.

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IL DISSESTO FINANZIARIO
E LA GIURISPRUDENZA
DEL CONSIGLIO DI STATO
 
di Roberto Nannarone
 
IL CONSIGLIO DI STATO è già intervenuto in passato sulla questione, con l’ordinanza n. 1152/2013 emessa dalla V Sezione il 27 marzo 2013, con riferimento al Comune di Paola, affermando che il dissesto è un evento di carattere eccezionale e drammatico nella vita di un comune, perché l’Ente comunale cede parte della sua autonomia allo Stato Centrale che penetra nell’Ente con un Organo Straordinario di Liquidazione, chiamato a gestire tutte le passività ed a recuperare tutte le entrate per farvi fronte.
Il Comune perde, inoltre, la propria capacità di autodeterminazione nelle normali scelte amministrative ed è obbligato, per i cinque anni successivi alla dichiarazione del dissesto, a predisporre delibere, non revocabili, di aumento massimo di tutte le aliquote/tributi e tasse, con l’obbligo di riduzione drastica del personale in eccedenza, il divieto di nuove assunzioni, il congelamento dei crediti e delle procedure esecutive e dei pignoramenti, il blocco assoluto dell’accensione di nuovi mutui o finanziamenti e il taglio dei servizi indispensabili (mense scolastiche, scuolabus, interventi sociali, contributi ad associazioni, etc.).
Nel caso esaminato, il Comune di Paola, omettendo il ricorso alla normativa anti-default prevista dal decreto Monti “Salva-Comuni”, aveva dichiarato il dissesto finanziario del Comune, ex art. 244 TUEL.
In primo grado, il TAR di Catanzaro aveva …
 
IL DISSESTO FINANZIARIO E LA GIURISPRUDENZA DEL CONSIGLIO DI STATOultima modifica: 2020-04-28T23:54:18+02:00da vivrescanno
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