Corte dei Conti, l’evoluzione normativa del dissesto

Evoluzione norme di dissesto

cropped-cropped-logo-vivere-scanno.jpgLa procedura del riequilibrio pluriennale è stata, in anni più recenti, introdotta per affrontare squilibri strutturali del bilancio, non superabili con i provvedimenti previsti dagli artt. 193 e 194 del Tuel e quindi in grado di provocare il dissesto finanziario. Si distingue dal dissesto perché la procedura è attivabile spontaneamente dall’ente e,
corte-dei-contidurante tutto il periodo, (massimo dieci anni), le attività dell’ente restano in capo agli organi ordinari, senza ricorso ad alcun soggetto esterno, come accade nel dissesto con l’organo straordinario della liquidazione.

È, però, prevista una condizione che inibisce l’attivazione di questa procedura, qualora sia decorso il termine assegnato dal Prefetto, con lettera notificata ai singoli consiglieri, per la deliberazione del dissesto, di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 149 del 2011. Pertanto, laddove abbia avuto corso il cosiddetto dissesto guidato, l’ente non può determinarsi nel ricorrere alla procedura di riequilibrio

Corte dei Conti, l’evoluzione normativa del dissestoultima modifica: 2020-06-18T21:00:25+02:00da vivrescanno
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