La Fase 2 in Abruzzo e’ ripartita in punta di piedi.

In tale contesto si muovono i primi passi per rilanciare il turismo tra questi il Parco si e’ messo alla ricerca di idee che possano mettere a frutto le opportunita’ della Montagna che per la sua vastità consente di garantire le previste distanze sociali.

L’imprenditoria della costa si muove per creare infrastrutture che possano garantire il rispetto delle norme coronavirus nel convincimento che nei prossimi mesi non si possa prescindere dal virus Covid 19.
Una delle prime idee che sono circolate sul web e’ quella di ridurre del 40% l’utilizzo delle spiagge.
Allo stesso modo crediamo  vada applicato all’utilizzo delle strutture ricettive e di ristorazione che anch’esse non potranno prescindere dal distanziamento sociale.

La ridotta partecipazione che ha registrato la riapertura del mercato in Piazza Garibaldi la dice lunga sulla sensibilità  che hanno ormai maturato le persone  sui rischi derivanti dal  coronavirus.

La nostra comunità già segnata dalla vicenda del dissesto finanziario annullato dal TAR, pare invece, da quanto si apprende dalla stampa locale,  che sia pronto  ad accogliere la potenziale massa turistica con infrastrutture adeguate ad affrontare  in sicurezza la ormai imminente stagione estiva.

I numeri comunicati dalla regione Abruzzo sulle numerose persone che ieri sono tornate in Abruzzo da aree piu’ rischiose, crediamo debba far riflettere sulla necessità di potenziare i controlli sui flussi per preservare  in stato di  “no-Covid” il nostro territorio. Siamo infatti consapevoli che la messa a punto di una infrastruttura di sicurezza  di ausilio  al presidio dei flussi di entrata e us ita possa rendere certamente più appetibile il nostro territorio.

Immaginate cosa puo’ succedere se nei pressi o durante la stagione estiva si registrasse un caso di contagio Covid 19!

Prevenire è certamente meglio che curare!!!