Scanno, domani la decisione della Corte dei Conti sul fallimento di Scanno?

cropped-cropped-logo-vivere-scanno.jpgCosa deve valutare?

Prima di tutto se la Sezione Regionale ha rispettato gli orientamenti dettati dalla Sezione Autonomie con la delibera del 2012 con  la quale ha definito con chiarezza il ruolo della Sezione Controllo sull’innovativo inserimento della procedura di “dissesto guidato”.

Una procedura che si propone di dare maggiori garanzie ai cittadini facendo diventare la dichiarazione del dissesto un evento vincolato a precisi e puntuali presupposti di legge. A tal fine  il ruolo di controllo  non si deve limitare ad un semplice controllo cartolare della situazione ma deve proporre allEnte inadempiente le misure correttive ritenute idonee a ristabilire l’equilibrio finanziario. In modo che il dissesto non sia frutto di una scelta discrezionale dell’Ente ma sia il risultato conclusivo del procedimento  di controllo (quindi eventuale) dopo che l’Ente ha attuato le misure di correzioni indicate dalla Corte dei Conti e che, nel caso di reiterato inadempimento dell’Ente passare gli atti al Prefetto (in questi caso non vi sarebbero i presupposti economici ma inadempienza quindi potrebbe essere nominato commissario ad acta)


Ecco cosa statuisce la Sezione Autonomie sulla procedura di dissesto guidato che deve essere applicata dalle Sezioni di Controllo regionali e quindi anche abruzzese.

599119F6-E09D-4BE2-9343-4E531B8657AFNe discende che solo in caso l’Ente, che in questo nodo si assumerebbe di conseguenza le responsabilità, non adotti le misure indicate dalla Corte dei Conti sezione controllo si verificano i presupposti per l’invio degli atti al Prefetto (e quindi invitare l’Ente a dichiarare il dissesto). La Corte sezione Autonomie nella sua delibera sottolinea infatti che le sezioni regionali “al termine dell’esame prognostico individuano le misure per ristabilire l’equilibrio finanziario e poi verificano la loro attuazione”.

9C64801C-ED5A-4AB9-9649-A42830659C28Di tale orientamento non vi e’ traccia nel procedimento seguito per il nostro paese che, pertanto, non sembra aderente alle statuizioni della Sezione Autonomie sul dissesto guidato. Infatti, nello stralcio che segue,  la stessa sottolinea che il relativo procedimento  e’ diverso da quello preesistente,   di cui all’articolo art. 1, co 168, 1. n. 266/2095 al quale forse si e’ riferita la Sezione Controllo dell’Abruzzo,  in quanto prevede piu’ puntuali adempimenti in una procedura distinta in  2 momenti che la Sezione Controllo deve scandire con due specifiche delibere: la prima per individuare le misure per riequilibrare il bilancio, la seconda con  l’inadempimento dell’Ente sulle misure della prima delibera e con il conseguente (Quindi EVENTUALE) invio degli atti al Prefetto.

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A meno che non abbiamo perso qualche atto nel caso di Scanno non c’è nulla di tutto ciò. La procedura di dissesto guidato, iniziata dalla  Corte dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha rigettato la sospensiva della sentenza del TAR, infatti ha saltato completamente  la prima fase passando direttamente gli atti al Prefetto.

Perche’ non e’ stata seguita tale procedura aderente si vincoli legge applicati dal TAR annullando il dissesto?

Eppure di tempo c’è ne sarebbe stato tanto in quanto la delibera del Consiglio Comunale era stata annullata ad aprile dal TAR, con una motivazione ben chiara (il dissesto e’ vincolato a presupposti  di legge e non può essere scelta discrezionale) vincoli che nel 2012 sono stati recepiti nella procedura del dissesto guidato statuita con la delibera in discorso  della  Corte dei Conti Sezione Autonomie. Delibera; una procedura a cui le sezioni regionali di controllo sono vincolare. Come peraltro abbiamo sottolineato nei giorni scorsi si vogliono evitare assolutamente “i dissesti automatici”(vedi Tar)  ovvero l’Ente non fa proposte risolutive (vedi non presenta il piano di riequilibrio)  la Corte dei Conti “PRENDE ATTO DI CIÒ” e senza una istruttoria volta a proporre all’Ente le misure correttive da attuare  passa gli al Prefetto.

E’ curioso, nel caso nostro,  che mentre da una parte il legislatore interviene per rendere meno facile il dissesto finanziario degli Enti locali (per ragioni ben note e facilmente comprensibili per gli effetti del dissesto sui cittadini) e dall’altra  i soggetti deputati a scongiuralo non mettono in atto neanche un tentativo per evitarlo anzi. Ci troviamo da quasi un anno in un contenzioso continuo che si riflette negativamente pure sulle casse comunali.

La Corte dei Conti riunita in sede giurisdizionale domani  si atterra’ alla delibera della Sezione Autonomie  provvedendo ad accertare in maniera oggettiva gli stessi presupposti di legge applicati dal TAR per dichiarare il dissesto?
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Scanno, domani la decisione della Corte dei Conti sul fallimento di Scanno?ultima modifica: 2020-10-11T13:49:46+02:00da vivrescanno
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