Usi Civici. Solo lo Stato può decidere di “liquidare” gli usi civici. Per la Corte Costituzionale la materia non rientra tra le competenze della Regione

Scanno logoLa Regione non può emanare norme derogatorie di quelle statali (legge 16 giugno 1927 n.1766 e Regolamento approvato con R.D. 26 febbraio 1928 n.332) che introducano nuove ipotesi di liquidazione degli usi civici non previste dalla normativa statale: questo per garantire l’interesse della collettività alla conservazione degli usi civici e alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. È il principio che si desume dalla sentenza della Corte Costituzionale 113/2018 del 31 maggio 2018.
Il Comune di Scanno, con la nota n. 2493 del 16 maggio 2018, a firma del Sindaco di Scanno, Pietro Spacone, e del Responsabile dell’Area Tecnica, diretta alla Regione Abruzzo – Ufficio Usi Civici ed al Commissariato per il Riordino degli Usi Civici in Abruzzo, ha chiesto la revisione del “Progetto di sistemazione e verificazione dei terreni demaniali del territorio comunale” redatto dal geom. Marcello Accili e pubblicato nell’anno 2009.
Le criticità e le incongruenze del Progetto Accili sono state riscontrate dal Comune alla luce della presenza nell’Archivio Comunale della documentazione storico-giuridica probatoria, disattesa non soltanto dal geom. Accili, ma anche dai precedenti Periti Demaniali (quali il geom. Sidoni), sull’esistenza degli usi civici soltanto in alcune e ben delimitate zone del territorio comunale, tanto da rendere il Piano inattendibile e fortemente penalizzante per i cittadini di Scanno.

Allegati:  Comunicato stampa Usi Civici.pdf

Usi Civici. Solo lo Stato può decidere di “liquidare” gli usi civici. Per la Corte Costituzionale la materia non rientra tra le competenze della Regioneultima modifica: 2018-06-07T11:43:06+02:00da vivrescanno
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