Navigando nei siti ci colpisce il commento del Direttore del Gazzettino sulla situazione di Villalago, un paese che si trova in condizioni finanziarie critiche per aver forse rischiato troppo. Senza voler entrare nel merito quello che ci pare rilevante che i due paesi con a centro un lago che tanti ci invidiano sono in difficolta’. Sara’ la crisi, saranno le scelte sbagliate, sara’ altro, una cosa è certa non vanno eppure non ci manca nulla.
Sarà forse un problema strrutturale?
Riteniamo proprio di si. Va ripensata l’organizzazione e superati i vecchi campanili, gli strumenti legislativi per aggregare le comunità ci sono da tempo ed oggi sono stati ulteriormente potenziati. Un modello dei tanti piccoli comuni orientato alla gestione del quotidiano cortiletto (che spesso ci fa inventare l’acqua calda) messo in crisi dal mercato globale. Un sistema che chiede efficienza e competitività. A tal fine occorre necessariamente allargare la dimensione territoriale e l’utenza per essere appetibili sul mercato. I “bandi andati deserti” di Collerotondo sono la risprova concreta che occorre cambiare marcia.
Forse e’ maturo il momento per rivedere il perimetro delle nostre comunità a partire proprio da Scanno e Villalago che uniti dal lago non hanno proprio piu’ ragioni di essere divisi.