VIVERESCANNO.myblog.it

Scanno, Strada della discordia, Scanno Insieme contro gli ambientalisti

Netta posizione assungta dal Capogruppo di Scanno Insieme sulla proposta di Uncem di realizzare una strada che faccia uscire dall’isolamento le aree interne ed in parcicolare il nostro paese. Dura la risposta anche all’intervento del Presidente del Parco :  “Scanno è nel Parco, ma non del Parco, sappia il presidente Cannata, che farebbe bene a dimettersi, se la sua è una contrarietà a prescindere, e che non è stato nominato né è pagato per fare un bilanciamento costi-benefici sulle infrastrutture – continua Scanno Insieme -. Abbiamo atteso, prima di stendere questo comunicato, credendo che i Sindaci facessero sentire le ragioni delle proprie comunità, tanto più che da anni il consiglio comunale di Scanno ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che sosteneva una viabilità alternativa con gallerie, che avvicinassero Scanno a Roma e, quindi, Roma a Roccaraso. Pronti a chiedere un consiglio comunale per sostenere la proposta dell’Uncem”.

Riportiamo di seguito l’articolo completo pubblicato sul  IL GERME

Un “no” a chi dice “no”: il gruppo consiliare di opposizione Scanno Insieme si schiera senza tentennamenti dalla parte della strada delle discordia, quella che dovrebbe attraversare Parchi e zone protette per collegare l’Altopiano delle Cinquemiglia a Scanno. Un progetto da 750 milioni di euro che ha sollevato la dura reazione di ventuno associazioni, ambientaliste e non, che chiedono a sindaci, Regione e Province di cancellare la scheda progettuale dai piani da finanziare con il Recovery Fund, per dirottarli sulla manutenzione e la valorizzazione delle strade esistenti.

“L’ennesimo no arriva per un’opera infrastrutturale, che non solo rivoluzionerebbe la mobilità del centro Abruzzo, ma metterebbe in sicurezza anche la fauna selvatica. Un’infrastruttura avveniristica – scrive il gruppo consiliare – come quella presentata dall’Uncem non solo risolverebbe annosi problemi di mobilità, ma rappresenterebbe un’opportunità per la tutela ambientale. Se le Gole del Sagittario, come proposto da anni, divenissero patrimonio dell’Unesco, magari con la destinazione a riserva, e soluzioni viarie alternative consentissero un’accessibilità facilitata all’ Alta Valle del Sagittario, a Scanno e quindi al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, sarebbero coniugati al meglio la tutela dell’ambiente e i diritti di cittadini, che non meritano di essere trattati marginalmente alla stregua degli Indiani in una riserva”.

Ricorda il gruppo che fa capo ad Amedeo Fusco i troppi “no” detti dagli ambientalisti, anzi dai “talebanismi ambientalisti”, e che hanno minacciato opere utili, come la depurazione del lago, le pale eoliche a Cocullo, la messa in sicurezza della 479, fino anche al progetto Snam “che avrebbe dato la possibilità agli enti locali, durante la fase contrattuale, di spuntare benefici economici e occupazionali per il territorio e che, se realizzata invece, nel principio dell’interesse nazionale, sarà solo una decisione subita”.

Scanno, Strada della discordia, Scanno Insieme contro gli ambientalistiultima modifica: 2021-02-21T03:54:17+01:00da
Reposta per primo quest’articolo