Scanno… Lettera aperta di Costanzo Rapone ai lettori della Foce!!

roccaraso sci

Caro Direttore,

ho letto con attenzione i vari articoli che avete dedicato nel numero di dicembre al tema del turismo invernale e delle infrastrutture (realizzate e da realizzare) per assicurare a Scanno un’offerta turistica invernale adeguata.

Ho letto un giornale (La Foce) che, prima ancora di informare, vuole guidare il lettore, quando non addirittura l’intervistato, verso  conclusioni ritenute giuste.

Non e’ la prima volta che una tesi “di parte” trova spazio nell’intera costruzione del giornale (piuttosto che in un singolo articolo di opinione, come sarebbe doveroso fare).

Ve lo dico con affetto, sperando che il contributo sincero di un lettore possa farvi riflettere e trovare nuovamente quel distacco, obiettivita’,  curiosita’ e rigore che sono necessari a dare un’ informazione corretta e completa: vero supporto alla conoscenza ed alla soluzione di un problema.

Il problema e’ la seggiovia e la tesi e’ quella di sempre, (purtroppo facile a riscuotere consensi tanto rapidi quanto poco informati, perche’ apparentemente di facile esecuzione ed intrinsecamente gratificante, come ogni critica): la seggiovia non rende, e’ stato un errore farla, buttiamo tutto, non sperperiamo altri soldi.

In prima pagina: “Quale (con) fine”: il gioco di parole vuole enfatizzare che il bacino di Monterotondo e’ piccolo, bisogna pensare in grande.

Ecco subito il  progetto (neanche nuovo, perche’ avevo i calzoni corti quando ne ho sentito parlare la prima volta): “Il feudo di Chiarano, un territorio storicamente tutto scannese” in quarta pagina, e “Passo Godi abbraccia Roccaraso” in quinta pagina. Chiarano com’era e come sara’ domani quando sara’ realizzato il collegamento con gli impianti di Roccaraso.

Poi il parere tecnico, perche’ si vuole somministrare al lettore la soluzione giusta: Impianti di risalita, ne parla l’esperto”.

Qui il caro Mattia giornalista chiede al dotto professore quello che vorrebbe sentire, cercando nella domanda di suggerire la risposta: “Professore, il prodotto sci e’ un prodotto maturo…, “La seggiovia di Scanno ha prodotto negli anni una voragine debitoria gigantesca. Secondo lei come mai ci si ostina..?” Cio’ che si percepisce qui a Scanno e’ la forte difficolta’ di comunicare quanto sia reale ed ormai radicata la crisi del modello di turismo montano fin qui portato innanzi..”e’ dunque possibile un turismo montano alternativo?

Il professore, che e’ persona seria e preparata, non si fa tirare per la giacca ed ecco la sorpresa (per la Foce che vuole buttare alle ortiche la seggiovia e strizza l’occhio a progetti faraonici che forse gratificano l’ego ma distolgono da un’analisi serena e completa della situazione, delle prospettive e delle difficolta’ di realizzazione): “Purtroppo non conosco Scanno e quindi temo di non essere in grado di rispondere adeguatamente…”, “La complessita’ ed onerosita’ delle operazioni di riconversione sono uno dei motivi per cui ci si ostina a tenere in vita impianti in perdita…””Prima di chiudere gli impianti di una piccola stazione, anche se vecchi, e’ meglio pensarci bene…”, Di fronte all’evidente crisi dello sci di massa sono le piccole stazioni ad essere avvantaggiate…”Sono insomma le piccole stazioni ad essere piu’ addattabili alla crisi e potenzialmente piu’ creative e aperte al cambiamento..”

A questo punto, il Professore ci spiega le mille cose che potremmo fare con il nostro piccolo impianto (che abbiamo gia’ pagato quasi venti milioni di euro e che costerebbe almeno altrettanto smaltire…):

Realizzazione in sicurezza di itinerari di fuori pista facili su versanti diversi con rientro accompagnato…(vogliamo andare alle Ciminiere, scendere al Carapale, tornare attaccati con la corda al gatto, farci un bel pranzo al ristorante e sentirci come Messner?? A SCANNO LO POSSIAMO FARE!!.

Una pista per slittini.

Una pista di pattinaggio in quota.

Un anello escursionistico di piu’ giorni (estate ed inverno, sci, ciaspole, piedi, bicicletta, cavallo) con pernottamento negli stazzi, degustazioni tipiche etc.. A SCANNO LO POSSIAMO FARE!!!!.

Insomma, non so’ quale sia la soluzione giusta, ma il fatto che della petizione che ho lanciato su Internet (Change. Org) per stimolare una proposta seria di far girare il nostro piccolo impianto, non sia data alcuna notizia, mi fa pensare che prima e sopratutto si voglia ostacolare ogni iniziativa che possa compattare il paese e l’Amministrazione nel valorizzare quello che’ gia’ si ha.

PERCHE??

Perche’ questo consente:

a chi non ha investito di dire: “lo sapevo che era un progetto sbagliato…”

a chi non ha votato gli amministratori che si sono impegnati per realizzarlo di dire: “Ecco cosa succeede a votare le persone sbagliate….”

a tutti i citadini che lamentano questa o quella carenza dell’Amministrazione, o piu’semplicemente si lamentano delle tasse…di dire: ecco, manca questo io pago le tasse e si buttano i soldi con la seggiovia…

FACCIAMO ATTENZIONE E SOPRATUTTO LAVORIAMO ASSIEME. Perche’ il futuro non puo’ prescidere dal passato ed il bene comune si costruisce con la buona volonta’ e lo sforzo (solidale e non fazioso) di tutti.

Concludo precisando, per chi volesse firmare la petizione (www.change.org, cercate con la parola testuale Scanno) che lo scopo non e’ quello di chiedere soldi ma di raccoglierci davanti ad un problema per cercare assieme la soluzione, dando con il nostro supporto peso politico a tutte le iniziative che si vorranno e si dovranno intraprendere.

Caro Direttore, spero vorrete dare evidenza a questa mia lettera che vuole essere aperta a tutti i lettori della Foce.

Grazie.

Costanzo Rapone.

Scanno… Lettera aperta di Costanzo Rapone ai lettori della Foce!!ultima modifica: 2016-01-07T22:17:51+01:00da vivrescanno
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