Una scelta che l’amministrazione ha assunto senza un preventivo confronto con la forza politica di riferimento, con la minoranza e con il paese ritenendolo “inderogabile” . Come mai un tale cambio di marcia?
Tutto pare deriva da una relazione di un esperto peraltro sembra, da quanto riferito dalla stampa, che vi siano responsabilita’ della passata amministrazione.
E’ sconcerto considerato che la passata Amministrazione, dopo una duratura osservazione della Corte dei Conti, evitava il fallimento sottoponendogli un piano di rientro ventennale.
Un piano oggetto di rimodulazione (per modifiche normative del governo centrale) con la boccata di ossigeno degli 825 mila euro (riottenuti con sentenza giudiziale) che pare non abbia sortito i benefici sperati anzi.
In tale delicata situazione la nuova amministrazione, dopo un anno e mezzo, ha scelto di inboccare una nuova strada (mai esplorata dal paese) dimenticando forse un vecchio detto “chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa cosa lascia ma non sa quel che trova”.