La finalità della Fondazione sarebbe quello di reperire fondi e risorse dai “partner privati”selezionati, a seguito di pubblica manifestazione di interesse, dalla commissione composta da 3 esperti scelti dall’amministrazione.
La commissione ha avuto il ruolo di valutare le offerte sulla base dei requisiti previsti all’articolo 2 dell’avviso pubblico che, in particolare, richiedeva ai “partner” il possesso della capacità tecnica ed economica necessaria per realizzare progetti di interesse “pubblico” volti a soddisfare bisogni della collettività scannese e non solo.
Una iniziativa, pertanto, che riteniamo sia stata messa in atto dall’amministrazione per liberare risorse “umane” ed “economiche” dell’Ente anche per sostenere le attività svolte dai diversi Enti del “terzo settore” non coinvolti ma operanti nel nostro paese.
Un rapporto tra Enti pubblici e associazioni/fondazioni del terzo settore infatti che, con una recente legislazione, e’ stato rinnovato e adeguato al principio costituzionale di “sussidiarietà” per rendere più efficiente e strutturato tutto il comparto “no profit”.
Tra le novità introdotte sottolineiamo l’obbligo di iscrizione di tutte le associazioni/fondazioni del terzo settore (ETS), riconosciute o meno, nel “Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)”.
L’iscrizione in tale registro va fatta seguendo una procedura ben definita da eseguirsi, per gli enti riconosciuti, necessariamente a cura del Notaio per la certificazione dei requisiti previsti dal Codice del Terzo Settore (CTS). Una semplificazione e razionalizzazione che dovrebbe certamente far bene sia al comparto che alla collettività.