La maggioranza ha rigettato tutti gli ementamenti proposti.
Il relatore smentisce questo rischio ribattendo al Capogruppo di minoranza che lo statuto è diverso leggendo testualmente il passo del documento in suo possesso. Il Segretario Comunale smentisce il relatore affermando che l’atto depositato è quello citato dalla minoranza (e non quello in suo possesso); nonostante si prendeva atto che il “relatore” aveva espresso i necessari pareri (ancorché non vincolanti) su un documento diverso da quello depositato agli atti lo statuto veniva messo a votazione nella versione proposta dalla maggioranza rigettando gli emendamenti proposti dalla minoranza.
Lo stesso “relatore” che aveva condiviso la critica della minoranza (ritenendo ancora valida la versione in suo possesso) ha votato con la maggioranza il testo dello statuto con il vizio “evidenziato” dalla minoranza.
Il Commissario cosa ne pensa?
Come avevamo previsto, commentando la pubblicazione della riconvocazione del consiglio comunale (clicca qui), la “Fondazione Scanno”, non considerata prioritaria per il paese, continua a dividere il paese (come la scelta del consiglio di dichiarare il dissesto finanziario) e a riaccendere le contrapposizioni che sembrano sopite con la proposta della minoranza di arrivare ad uno statuto condiviso all’unanimità.
Un clima che non ha fatto il bene del paese in passato e crediamo non lo faccia neanche in futuro continuando a penalizzare sia le scelte necessarie per il rilancio dell’economia del paese sia quelle necessarie di potenziamento delle infrastrutture e i servizi ai cittadini.
Quale catastrofe sarebbe successa al paese se fossero stati accolti gli emendamenti di buon senso presentati dalla minoranza?
Chiudiamo ricordando un passo del testo di una canzone datata di Lucio Dalla “L’anno che verrà di Lucio Dalla” che è sempre bene non dimenticare:
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c’è una grande novità
L’anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va …”