La crisi economica del nostro paese viene da molto lontano ed ha iniziato la sua fase più critica a cavallo del 2000 in parallelo entrava in crisi anche il bacino di Collerotondo. Nel 2005 la Regione, per aiutare il paese i crisi economica, concesse un finanziamento di 1 milione di euro per far ripartire il Bacino di Collerotondo; finanziamento “poi ridottosi a 825 mila euro circa in quanto una parte fu utilizzata dalla Provincia”.
Un finanziamento che, nonostante le opere fossero state eseguite dall’amministrazione (Amm.Giammarco), la Regione non erogava per le varianti apportate alla proposta approvata all’unanimità dalla precedente Ammministrazione (Amm. Cetrone). Ciò apriva una voraggine nel bilancio comunale che ha poi condizionato tutte le amministrazioni dell’ultimo decennio, compresa quindi quella in carica nonostante il ristoro sia avvenuto nel 2019 per via giudiziaria.
Insomma ad un futuro dove sia rimesso stabilmente in “EQULIBRIO” il bene primario del paese “IL BILANCIO COMUNALE”.
Cosa fare?
Sbloccare in primis i fondi riottenuti per via giudiziaria dalla Regione (i famosi 825 mila euro) e impiegarli secondo la sua reale “destinazione” per rimuo vere il “buco” di bilancio creatosi a seguito
Chiuso il dissesto occorre ricreare un “clima” di serenità e fiducia assolutamente necessario per una buona e produttiva amministrazione della cosa pubblica.
“Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”