E’ ampiamente noto a tutti compreso la Corte dei Conti che il nostro paese nel 2012 ha rasentato il dissesto finanziario. Sciagura evitata dall’amministrazione Spacone attraverso un piano di rientro idoneo a superare il disavanzo tanto che la stessa Corte dei Conti con delibera n. 3 del marzo 2015 interrompeva la procedura di dissesto (Cfr. Stralcio che segue).
Un piano di riequilibrio avviato nel 2015 e modulabile per legge fino a venti anni (Quindi fino al 2035); il legislatore infatti privilegia tale procedura al dissesto che e’ piu’ doloroso sia per i cittadini (anche per i rilevanti costi del commissario) che per l’economia reale.
Con la Delibera del 7 maggio 2020, invece riesamina nuovamente i bilanci comunali compreso il 2018 che e’ stato approvato ad agosto 2019 e contestualmente si aderiva alla procedura di riequilibrio senza che la stessa Corte avesse fatto rilievi (nella delibera non sono richiamati). Infatti nel seguente stralcio emerge come dal rendiconto del dicembre 2017 si passa direttamente al novembre 2019 (circa due anni senza che siano citati fatti rilevanti).
Perché tanto tempo senza controlli sull’avanzamento del piano di riequilibrio? Quantomeno non abbiamo visto nella delibera traccia di rilievi della Corre in tale periodo.
In tale contesto, e’ curioso che nella delibera del maggio 2020 venga minacciato il dissesto guidato a pochi giorni dalla sentenza del TAR che aveva invece accertato l’assenza dei presupposti di legge. Se del caso la Corte, preso atto della Sentenza del TAR, avrebbe dovuto, secondo la procedura statuita dalla Sezione Autonomie nel 2012, sopperire alle carenze dell’Ente (che dopo averlo deliberato il 31 agosto 2019 non e’ stato in grado di rimodulare il piano in corso) provvedendo ad individuare attraverso detta procedura le misure correttive per recuperare il disavanzo e poi verificare che il Comune di Scanno le abbia concretamente attuate.
Il legislatore infatti nel 2012 ha introdotto il dissesto guidato proprio per evitare “dissesti” dove i soggetti coinvolti (Ente e Organi di controllo) non abbiano fatto almeno un tentativo per evitarlo con soluzioni alternative.
PERCHE’ TUTTO CIÒ’ NON E’ STATO FATTO?