Il Primo Maggio e’ stata anche l’occasione per ripensare il lavoro, la possibilità di cambiare il modello del nostro sviluppo ed avviare la relativa contrattazione.
Dal coronavirus potrebbe infatti scaturire uno dei cambiamenti epocali ovvero lavorare a casa e quindi svincolati dal luogo di lavoro. Un cambiamento potrebbe portare benefici alle quelle piccole comunità (come la nostra) che saranno in grado di garantire una qualità della vita socio.economico migliore rispetto alle caotiche città.
Per cogliere tale opportunità e’ indispensabile da una parte realizzare le infrastrutture di integrazione con i centri di gestione ovvero collegamenti pubblici e banda larga e dall’altra diminuire la pressione fiscale.
Crediamo che tale obiettivo sia più facilmente raggiungibile mettendo in campo idee virtuose è largamente condivise.