I genitori della valle subequa non mollano e chiedono a regione e governo di passare dalle parole ai fatti “Siamo parte del Mondo”.
Dopo aver evitato la pluriclasse per l’anno prossimo richiedono ora un vertice a Regione Abruzzo e Governo per discute un ordine del giorno già condiviso con le comunità locali.
Vista l’indifferenza che regna su un tema di grande per il futuro delle aree interne, i genitori hanno deciso di scendere in campo come “cittadinanza attiva” applicando un vecchio detto “ chi fa da sé fa per tre…..”
L’obiettivo infatti è quello di garantire il diritto all’istruzione di chi abita nelle scuole delle aree interne, a tal fine chiede di sedere al tavolo di confronto come “portatore di un interesse collettivo”. In un confronto aperto al pubblico è emersa infatti la necessità di una riforma della scuola di montagna che cambi i parametri definiti. In provincia dell’Aquila, dove vi e’ maggior numero di aree interne, lo spopolamento e la denatalità prefigurano uno scenario di desertificazione impossibile da arginare con la normativa vigente.
Nelle aree interne, la scuola sostiene le microeconomie e’ centrale per la vita delle famiglie ed è capace di attivare la popolazione, legandosi alla vita di un paese.