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IL NOSTRO PAESE E’ BELLO E NOI LO AMIAMO!!!!!!

IL NOSTRO PAESE E’ BELLO E NOI LO AMIAMO!!!!!! Mio nonno materno era un pastore ed era perfettamente in armonia con l’ambiente; faceva la transumanza; riusciva a coniugare le due esperienze, godersi il paese e incontrare il mondo fuori. Mio padre faceva il carpentiere, non trovava lavoro in paese, andava in Sicilia o al Nord. Mio zio andava in Germania a lavorare e tornava nei mesi più freddi in paese. Una sorella di mio padre era sposata in procura con un giovane del paese che era in America e dopo lo ha raggiunto. Due sorelle di mia madre, sposate con uomini del paese erano: una a Sulmona e l’altra in Puglia; il fratello, più tardi, era andato a Roma con la sua famiglia. Anche il fratello più giovane di mio padre lavorava a Roma e lì aveva conosciuto una donna di un altro paese e se l’era sposata. C’è stato un momento che eravamo rimaste solo noi a Scanno, il nonno pastore che si occupava dell’orto insieme alla mamma e la nonna paterna che trigliava le gonne, misurava le “canne” di legna, aiutava a vestire i morti e partecipava alle veglie funebri; noi due bambine frequentavamo la scuola e dopo pranzo eravamo impegnate nei nostri creativi giochi di gruppo autogestiti. E così mia madre si è armata di coraggio ed è andata, anche lei, a lavorare a Roma, ovviamente portandoci con lei. “CIAO SCANNO! CIAO AMORE! CIAO AMICI!” “E’ per migliorare la nostra condizione!” ci diceva . Così è stato! Abbiamo vissuto la grande città e quello che ci offriva! E’ stato molto bello anche se dentro di noi portavamo il dolore dello sradicamento, e quando eravamo insieme io, mia madre e mia sorella, lo sentivamo più forte, faceva eco nei nostri cuori. Ho giocato in ogni angolo del paese sotto il sole, nella pioggia e nella neve, in libertà. A casa c’era la mamma che si prendeva cura di me! CHE BELLA INFANZIA!!! Ho incontrato il primo amore a dodici anni, un ragazzo del paese: amore innocente, puro! Amore ostacolato e allontanato!Il cuore si è spezzato! “Sono sulla corriera con mia madre per tornare a Roma, lui è là fuori, tra tanta gente, agitato, io piango.. non riesco a trattenermi…. lo avevo incontrato il giorno prima e mi aveva detto che non poteva restare, i suoi genitori lo portavano in Venezuela! PAESE MIO come vado nel mondo con tutto questo dolore? Ho continuato a respirare insieme alle mie montagne che mi proteggono, a guardare in alto il cielo e il movimento delle nuvole che mi rilassano e mi fanno entrare nella Contemplazione! Di tutta la mia famiglia vivono in paese un cugino e una cugina; ho imparato a tornare e ad andare con piacere: qualcuno mi chiama PASTORA ! Angela Giovannelli

IL NOSTRO PAESE E’ BELLO E NOI LO AMIAMO!!!!!!ultima modifica: 2012-01-18T23:33:00+01:00da
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